Ma i nostri giovani campioni…

Gli azzurri campioni del mondo Under 18
E’ stato un 2012 semplicemente fantastico per la pallanuoto italiana, e in particolare per le Giovanili azzurre che hanno vinto prima gli Europei ’79 e poi i Mondiali ’78. Le domande che molti si pongono, in questo momento, sono le seguenti: avranno un futuro nella nazionale maggiore i giovani campioni di Pesci e Pomilio? Quanti di loro potranno farcela? Non è facile dare una risposta, a titolo puramente informativo pubblichiamo l’attuale stato di servizio dei tredici azzurrini che il 27 agosto del 2007, sotto la guida di Piero Ivaldi, vinsero la medaglia d’argento ai Mondiali nati ’87.
Dove giocava | Campionato |
Dove
gioca |
Campionato |
Ha preso
parte alle Olimpiadi 2012 |
|
Washburn W. | Chiavari | A1 | non gioca più | no | |
Patrone N. | Bogliasco | A1 | Non gioca più | no | |
Ninfa | Catania | A1 | Dinamica TO | Serie B | no |
Saccoia | Posilipo | A1 | Posillipo | A1 | no |
Giorgetti | Bissolati | A1 | Debrecen | Ungheria | si |
Caliogna A. | Sori | A2 | Nervi | A1 | no |
Figari | Camogli | A1 | Pro Recco | A1 | no* |
Ferrone M. | Acquachiara | A2 | Acquachiara | A1 | no |
Lapenna F. | Florentia | A1 | Pro Recco | A1 | no* |
Lo Cascio | Telimar | A2 | Telimar | A2 | no |
Nora | Camogli | A1 | Brescia | A1 | no* |
Guidaldi | Sori | A2 | Bogliasco | A1 | no |
Gennaro | Pro Recco | A1 | non gioca più | no |
* attualmente sono nel giro della nazionale
Sull’argomento abbiamo intervistato Amedeo Pomilio, commissario tecnico della Nazionale Under 18 campione del mondo.
Cosa serve ad un giovane d’interesse nazionale per entrare a far parte in pianta stabile della nazionale maggiore?
Non sono sufficienti le doti tecniche e la preparazione dal punto di vista tattico. Servono anche e soprattutto capacità mentali che consentano al ragazzo di sopportare la grande pressione psicologica che accompagna un impegno progressivamente sempre più massiccio.
C’è sempre il rischio, dunque, che un atleta anche dalle buone potenzialità tecniche si perda per strada…
Certo, ma ciò può accadere anche per l’insorgere di altri fattori. Impegni di studio e opportunità lavorative possono indurre l’atleta a scegliere strade diverse.
Hanno ragione coloro i quali sostengono che i successi ottenuti dalla tua nazionale e da quella di Pesci sono stati determinati più dalla grande efficacia del sistema tecnico-organizzativo azzurro che dalle qualità tecniche dei singoli?
Il materiale umano c’è, su questo non c’è dubbio. Adesso bisogna vedere, come ho già detto, se nei prossimi anni questi ragazzi sapranno superare gli ostacoli che incontreranno sulla loro strada.
Non dipende soltanto da loro, ma anche dai tecnici delle società di appartenenza…
Questo è ovvio. Posso aggiungere che negli ultimi anni è cresciuto moltissimo il livello di collaborazione tra gli allenatori di club e i tecnici responsabili delle varie nazionali.
Giocano un minutaggio sufficiente questi ragazzi nelle squadre di club?
Direi che anno dopo anno stanno ottenendo sempre maggiore spazio e sempre maggiori responsabilità. Ciò è stato determinato non solo dalla riduzione del numero degli stranieri ma anche dalla crisi economica che ha spinto molte società a investire maggiormente sui giovani.
Mario Corcione
By tifoso azzurro, 8 gennaio 2013 @ 13:27
io penso che pomilio ha dato una risposta diplomatica sul valore dei suoi giocatori… io credo che tranne qualche eccezione non vi siano campioni del futuro tra le medaglie d’oro Under 18 e penso che la vittoria sia arrivata grazie soprattutto alle doti caratteriali del gruppo e alla sua unità… tutti per uno… di questo è chiaro bisogna dare atto allo stesso pomilio, ci vuole sempre il manico giusto per ottenere il meglio dal materiale a disposizione
By sincero, 8 gennaio 2013 @ 13:37
I giovani di belle speranze sono molti, forse più di quelli che pensiamo perchè ce ne sono tanti che non riescono a farsi conoscere perchè non giocano. Ho visto i roster delle squadre, escluso il Savona nessun altra delle squadre che vanno per la maggiore da molto spazio ai giovani, anzi alcune non ne danno proprio
By boris, 8 gennaio 2013 @ 13:42
IO SONO PREOCCUPATO PER IL SETTEBELLO PERCHE’ DITEMI VOI CHI C’E’ ALLE SPALLE DI AICARDI COME CENTRO? TANTO E’ VERO CHE CAMPAGNA A LONDRA HA PORTATO PREMUS E ADESSO CHE LUI HA SMESSO NON HA ANCORA TROVATO CHI PUO’PRENDERE IL SUO POSTO
By critic, 8 gennaio 2013 @ 13:47
Perchè il mio commento è stato cancellato? Stavolta cosa ho scritto che non andava????
RISPOSTA: Per la millesima volta sono costretto a ricordarvi che termini offensivi non sono ammessi su questo sito. E “schiappa” sicuramente lo è.
By Roberto, 8 gennaio 2013 @ 15:30
Penso che come centro sia molto utile ancora Deserti ( il quale puo’ dare minuti per rifiatare ad Aicardi ), e dei giovani Baraldi.
By , 8 gennaio 2013 @ 15:39
Ognuno la pensa come vuole.
Solo il Savona da spazio ai giovani? mah proprio non mi sembra, nel senso che non è l’unica Società che ne presenta qualcuno in a1 (e quando si stuferà di spender centinaia di migliaia di euro per arrivar terza o quarta sempre, forse l’uso sarà ancora più massiccio…giustamente.).
Preoccupato per i giovani centri? Qualcuno in a1 di belle speranze si intravede, ma se l’unica cosa che sembra contare son i gol certo che i giovani preferiscon star al largo e tirar da fuori.
Portieri siam ampiamente coperti di ogni età e di ogni categoria.
Però Campagna lavora bene e saprà cosa fare di certo anche di necessità virtù (a meno che come l’Arrigo nazionale……).
Per altre considerazioni basta leggere i nomi dei convocati per il raduno 7bello e riflettere un pò per capire.
grazie per lo spazio.
Sostituire sc…ppa con “grammo” che a peso non offende nessuno.
Ovviamente si scherza un po’.
L’argomento sicuro suscita la voglia di dire la propria.
Ciri
By by roby, 8 gennaio 2013 @ 16:48
per ” sincero “. Sono d’accordo che potenziali giovani di belle speranze ce ne sono piu’ di quelli che solitamente leggiamo su questo bellissimo sito. E’ anche vero che, a parte realtà come il Camogli (costretto dalle circostanze a giocare con quasi tutti givanissimi che hanno cosi’ la possibilità di crescere in modo esponenziale ), le Società che sono riuscite ad avere un budget +/- importante DEVONO assolutamente fare risultato. Con ciò si minimizza l’apporto di giovani e si opta per chi ha esperienza. Praticamente meglio una gallina oggi che un uovo domani! Con ciò non dico che sia la cosa più giusta.
By DANIELA, 8 gennaio 2013 @ 17:56
Non dimentichiamoci che è uno sport di squadra e conta molto l’intesa tra i migliori giocatori,l’allenatore ed essere tutti al top nel medesimo momento.Alla squadra juniores 2007 è mancata la continuazione nell’ottica della nazionale maggiore, ciò nonostante chi non ha mai smesso di allenarsi,di cercare di migliorarsi è ancora ai vertici della nostra pallanuoto.Il carattere è fondamentale.
By giulio, 8 gennaio 2013 @ 19:01
UNA COSA VORREI DIRE: NEGLI ULTIMI TEMPI CAMPAGNA HA FATTO PIU’ RICORSO AGLI ATLETI NATURALIZZATI, E LA COSA SUCCEDERA’ ANCHE CON CONTI: LO SANNO TUTTI CHE GIL NON APPENA DIVENTERA’ ITALIANA GIOCHERA’ NEL SETTEROSA. QUESTO SIGNIFICA CHE POI TUTTI QUESTI TALENTI SU CUI CONTARE IN ITALIA NON CI SONO
By love waterpolo, 8 gennaio 2013 @ 20:13
in risposta al TIFOSO AZZURRO vorrei precisare che, senza levare nulla al lavoro fatto da Pomilio, ritengo invece che ci siamo elementi validi che potrebbero diventare ottimi giocatori.Certo qualora venisse a mancare la forte capacità mentale che serve potrebbero diventare solo buoni giocatori.Ad majora ai ns.azzurrini!!!!!
By Enea, 8 gennaio 2013 @ 23:37
Penso che gli azzurri del 2007 non hanno avuto la fortuna di essere inseriti costantemente nella Nazionale maggiore come capita con Campagna. Mentre per il mondiale di Perth conta più la mentalità del gruppo che l’allenamento perchè non è sufficiente meno di un mese per preparare la squadra.
Forza Italia, grande Settebello
By Andrea, 9 gennaio 2013 @ 00:00
Per giulio e sincero: credo che di giovani centri su cui puntare ce ne sono alcuni. Ad esempio Marziali(’91) o Baraldi(’90) e sinceramente non punterei su Sadovyy che non mi piace come gioco.
By , 9 gennaio 2013 @ 10:39
Io penso invece che molto dipende anche dalla influenza dei club di provenienza ed a volte rimane nel giro anche colui che è “un tantino” meno forte di colui che ritorna a casa, ma più fortunato poichè ha dietro un staff potente che lo supporta e lo crea come personaggio. E’chiaro che poi lavorandoci sopra, dedicandogli tempo l’atleta migliora ma purtroppo vince sempre il solito sistema italiano. Nei ragazzi del giro delle nazionali, soprattutto nelle giovanili, la differenza la fa il club! Devi essere oltre che bravo “fortunato” di giocare in una squadra che conta!!
By , 9 gennaio 2013 @ 10:50
correzione:(….uno staff…)
By , 9 gennaio 2013 @ 12:26
Andrea fare due nomi mi sembra caduta di stile…… anchwe perchè uno dei nominati il centro lo fa a spizzichi e bocconi e non al 100%. L’altro non saprei ma a guardare le due partite a cui ho assistito non mi pare un fenomeno e ha già 23 anni.
Meglio lasciar lavorar Campagna che di segnalazioni ne ha già a iosa.
Saro di parte ma Sadovy va benissimo rispetto ai menzionati.
ciao
By Antonio, 12 gennaio 2013 @ 08:53
Sono d’accordo con Giuseppe sulle giovanili. Per quanto un ragazzo abbia delle capacità se nn sei di un club “importante” nn ti si fila nessuno. Al massimo puoi contare su qualche rappresentativa ma già per la nazionale u15 se nn vieni da società di nicchia nn hai speranze. Ed allora? Il futuro quale è?
By andrea, 12 gennaio 2013 @ 11:54
puntare sui giovani non si improvvisa dall’oggi al domani,di questi tempi tutti puntano sui giovani ma solo qualcuno ci crede davvero,troppi lo fanno solo perche’ i giovani li puoi pagare con calorose pacche sulle spalle e promesse di rimborsi futuribili tanto a livello economico li mantengono i genitori e i ragazzi si contentano di giocare a fianco di campioni e di aumentare il loro livello di appetibilita’ con sincronette e ragazze in genere.Quello che mi convince poco e’ l’uso un po’ troppo utilitaristico di questi ragazzi che mi sembra troppo spesso facciano un unico ruolo che e’ quello di difensore da utilizzare x ripartire il carico di falli della squadra.Mi sembra un limite,e poi o punti sui giovani o punti alla classifica,le due cose sono difficilmente compatibili a mio avviso ovviamente.E poi non e’ che si corre il rischio che il suddetto giovane che da un anno o due si spacca un c… gigante x allenarsi al massimo e scendere in acqua i soliti pochi minuti giusto x prendere i tre falli di rito poi si ritrovi sempre in mezzo al guado senza sapere veramente se ha le qualita’ x diventare un vero giocatore da A(e pagato adeguatamente) e se valga la pena sacrificare studi e quant’altro x inseguire questo sogno?
By pitto, 12 gennaio 2013 @ 12:38
Il confronto ieri/oggi sulle nazionali giovanili per me è sempre fonte di riflessioni. Innanzi il fatto che non siano arrivati tutti in nazionale (o nel giro) è qualcosa di prevedibile e dovuto a tanti fattori che vanno dal mancato aiuto del club(poco minutaggio, poco tenuto in considerazione, ecc….) all’essere arrivato al massimo “sviluppo pallanuotistico” molto giovane (il mio discorso è generico e non riferito a qualcuno). Oltre a questi includerei anche le scelte di vita che secondo me sono le più importanti e le meno considerate quando si fanno questo tipo di analisi. Infatti ci possono essere diversi atleti che potrebbero ambire a grandi palcoscenici(e con le capacità di farlo) e invece non li raggiungono perché danno precedenza a lavoro/studio/famiglia
By by roby, 13 gennaio 2013 @ 07:03
Sig. Corcione, rimango perplesso che praticamente mai un tecnico ( lo dico in generale ) esprima un ” mea culpa “. Lei per ben due volta tocca il tasto del perchè un giovane atleta si possa perdere strada facendo. La prima volta il Sig. Pomilio risponde che le cause possono essere gli impegni di studio o le opportunità lavorative, la seconda volta dice che ANNO dopo ANNO stanno ottenendo maggior spazio e responsabilità. E’ mai possibile leggere o sentire che ci possano essere responsabilità un pò meno imputabili all’atleta? cordialmente