Sfoghi, proteste, esternazioni (lettera di Eliana Commisso)
Sono la mamma di un’atleta di pallanuoto.
Sono ormai diversi anni che seguo mia figlia, ma ieri nella partita di A2 femminile NUOTO CLUB MILANO-COMO sono rimasta basita nell’assistere ad un incontro violento (altro che partite allo stadio).
L’arbitro non è stato in grado di gestire un Como aggressivo, falloso, sono volate gomitate, pugni, calci… copricostumi rotti
Forse è il caso di cercare di ottenere il doppio arbitraggio.
Non voglio sembrare polemica, so benissimo che non fanno danza classica, ma nemmeno voglio assistere a queste partite dove viene a mancare la base dello sport, la velocità, la tattica, il nuoto… Certo, ci vuole anche l’agonismo, ma non di sicuro quello che si è visto domenica.
Se l’arbitro non è in grado di smorzare queste situazioni forse e meglio che faccia altro.
Scusate lo sfogo, tanto non serve a nulla, ma mi piacerebbe qualche volta vedere pubblicate anche le ns. impressioni.
Eliana Commisso
NOTA DELLA REDAZIONE: Attendiamo, se vorrà farla, la replica del Como.
By oldwaterpolo, 13 marzo 2013 @ 09:57
assisto da tempo a partite del campionato femminile di A2 e spesso ho potuto verificare come molti arbitri conducano gli incontri
a) utilizzando lo stesso metro delle partite maschili non rendendosi conto delle differenze fisiche e tecniche esistenti tra le due categorie;
b) non avendo la capacità di frenare sul nascere il gioco eccessivamente “pesante” quando sarebbe sufficiente punire gli eccessi con un minimo di severità sin dalle prime avvisaglie.
Inoltre spesso appare evidente la mancanza di preparazione nella direzione di incontri senza il supporto del secondo arbitro che si traduce in gravi pecche nella visione complessiva di quello che succede in tutto il campo di gioco.