Eurodonne: Italia-Spain 15-11

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FASE PRELIMINARE

REGOLAMENTO: la prima classificata di ogni girone direttamente in semifinale, seconda e terza ai quarti di finale.

Girone A: Russia e Greece 6; Netherlands e Great Britain 0

Girone B: Greece 6; Italia e Spain 3; Germany 0

Seconda giornata – Venerdì 20 gennaio

ITALIA-SPAIN 15-11 (4-3, 4-1, 3-3, 4-3)

Italia: Gigli, Abbate 1, Casanova, Aiello, Queirolo 1, Lapi 1, Di Mario 3, Bianconi 3, Emmolo 4, Rambaldi Guidsci, Cotti 1, Frassinetti 1, Gorlero. All. Conti.

Spain: Ester, Chillida, Espar 1, Tarrago 1, Ortiz, Pareja 4, Miranda, Pena, Blas 1, Meseguer 1, Garcia 2, Lopez 1, Herrera. All. Oca.

Arbitri: Peris (Cro) e Brguljan (Mne).

Superiorità numeriche: Italia 5/7, Spagna 3/9.

Note: uscite per limite di falli Rambaldi Guidasci (I) a 2’45 ed Espar (S) a 6’32 del quarto tempo. Ammonito Oca (allenatore Spagna) per proteste nel quarto tempo.  Spettatori 1000 circa. In tribuna il presidente della Federnuoto Paolo Barelli.

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.

EINDHOVEN – L’Italia batte la Spagna 15-11 ed ipoteca il quarto di finale con l’Olanda, a meno di imprevedibili ribaltoni.

LA CRONACA. L’Italia chiude il primo tempo sul 4-3 pur difendendo con ordine e disegnando buone geometrie in attacco.  Il primo gol lo realizza Pareja approfittando di un’incertezza di Gigli. In precedenza Frassinetti aveva perso le gambe ai due metri sola davanti alla porta. Emmolo pareggia (1-1) e Lopez riporta avanti le iberiche sfruttano le prime superiorità della partita. Poi c’è il primo allungo delle azzure che piazzano un break di 3-0 con Bianconi (2-2), che buca Pareja sul primo palo, Emmolo (3-2) lanciata davanti a Ester da Di Mario e Frassinetti (4-2) che schiaccia ai due metri la seconda superiorità numerica servita da Bianconi. Sul finale l’evitabile ritorno di Blas in parità.

L’Italia ribadisce il vantaggio con Queirolo (5-3) in superiorità numerica (3/3), Di Mario (6-3) dalla distanza e Cotti (7-3) scalata a sinistra, nella prima parte del secondo parziale. Funzionano i tagli dall’esterno e il doppio centro, già provato contro la Grecia. Le azzurre nuotano molto, si muovono in sincrono e si trovano facilmente. E’ un bel vedere. La Spagna torna in gol con un’iniziativa di Garcia (7-4) che buca al centro, ma arriva immediatamente la risposta di Lapi (8-4). E’ solo Setterosa, perfetto in superiorità numerica (3/3) e pronto a sfruttare la staticità avversaria, privata dei punti di riferimento con raddoppi e anticipi tesi alla controfuga.

Nel terzo tempo l’Italia continua a difendere bene in inferiorità numerica (1/5) e, dopo aver subito una beduina di Garcia, passa con Bianconi prima con un rigore guadagnato da Frassinetti, poi con una conclusione dalla distanza per il 10-5, massimo vantaggio, ridotto da due gol consecutivi di Pareja (10-7). Il mini break iberico, comunque, è subito reso vano da Abbate, autrice del 4/4 in più per l’11-7. Nel quarto tempo l’Italia continua a sfruttare appieno le superiorità numeriche con Emmolo per il 5/5 e il 12-7. Pareja (12-8) continua a tenere a galla la Spagna, ma sono iniziative personali, frutto di talento, che non incidono sul risultato. L’Italia si permette anche di fallire una superiorità numerica e regalare la controfuga del 12-9 a Espar. Emmolo e Di Mario mettono subito le cose in chiaro con due conclusioni precise e potente per il 14-9 a -3′ che chiude i giochi. Nel finale i gol di Meseguer, su terzo fallo grave di Rambaldi, Di Mario in palombella (15-10) e Tarrago in superiorità numerica (3/9).

LE DICHIARAZIONI DEL CT CONTI: “La Spagna non è certamente la Grecia, ma resta una squadra in crescita, di alto livello e vice campione d’Europa nel 2008 a Malaga. Avevamo impostato la partita soprattutto a livello difensivo. Non mi interessava subire qualche espulsione in più perché eravamo preparati. Questo aspetto potrebbe aiutarci a crescere. L’inserimento di Di Mario ha dato maggiore qualità, ma non ha modificato il nostro tipo di gioco. La porta resta aperta a tutte le grandi atlete”.

LE DICHIARAZIONI DI CAPITAN CASANOVA. “Rispetto alla partita con la Grecia ci sono stati maggiore dinamismo, continuità e cattiveria. Stiamo lavorando da settembre. Non stacchiamo mai la testa, anche quando siamo nei club. Vogliamo arrivare in alto e l’argento della World League e il quarto posto dei mondiali ci hanno trasmesso entusiasmo e consapevolezza. Abbiamo inserito ulteriori elemente tattici e tecnici e ne stiamo traendo beneficio. E’ ancora presto per parlare del quarto di finale con l’Olanda. C’è un’altra partita di mezzo da vincere, ma se dovessimo affrontarla sarà determinante mantenere la stessa pressione e intensità per tutta la partita”

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RUSSIA-GREAT BRITAIN 15-10

Russia: Kovtunovskaya, Fedotova 4, Prokofyeva 1, Konukh 2, Kurochkina 1, Belova 3, Lisunova 2, Khokhriakova, Tankeeva 1, Beliaeva 1, Ivanova, Antonova, Karnaukh. All. Kabanov.

Great Britain: Nicholls, Wilcox 1, McCann, Snell 2, Rutlidge, Leighton 2, Hawkins 1, Gibson-Byrne 2, Gibson, Winstanley-Smith, Clayton 1, Kershaw 1, Morris. All. Fekete

Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Mauss (Ger)

EINDHOVEN – Qualche anno fa la Great Britain avrebbe preso 15 gol di scarto dalla Russia, oggi a sei minuti dal termine le ragazze di Fekete si sono trovate a sole tre lunghezze dalla formazione di Kabanov (11-8). Al di là di questa considerazione sulla crescita delle britanniche, la vittoria delle russe non è mai stata in discussione.

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GERMANY-GREECE 6-12 (2-3; 1-3; 1-3; 2-3)

Germany: Ahrens, Krieter 1, Steinhauer 1, Blomenkamp, Seyfert, Kruszona 1, Kern, Stiefel, Wengst, Gelse 1, Zollner 2, Lueg. All. Reimann.

Greece: Kouvdou, Tsoukala 1, Melidoni, Psouni, Liosi 2, Avramidou, Asimaki 3, Roubesi 1, Gerolymou 5, Manolioudaki, Antonakou, Lara, Diamantopoulou. All. Morfesis.

Arbitri: Dutilh (Ned) e Koganov (Aze)

ENDHOVEN – Dopo un primo tempo equlibrato (2-3), le campionesse del mondo prendono un certo vantaggio (2-6) che consente loro di giocare senza particolari patemi il resto della gara. Gerolymou mattatrice con 5 gol.

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HUNGARY-NEDERLANDS 9-8 (4-4; 1-1; 1-3; 3-0)

Hungary: Bolonyai, Csabai 1, Antal 1, Kisteleki H., Szucs 2, Takacs, Dravucz 1, Keszthelyi 2, Toth 1, Bujka 1, Illes, Menczinger, Gangl. All. Meresz

Neherlands: van der Meijden, Smit, Cabout F. 1, Hackverdian, van der Sloot, Stomphorst 2, van Belkum 3, Remers 1, Sevenich 1, Vermeer, Klaassen, Cabout H., Heinis. All. Maugeri

Arbitri: Gomez (Ita) e Stavridis (Gre)

EINDHOVEN – La squadra di Maugeri continua a giocare bene ma resta a zero punti. E potevano essere sei. Sì, perchè dopo aver regalato la vittoria alla Russia, le olandesi si sono ripetute contro l’Hungary. In vantaggio 6-8 alò termine della terza frazione, nel quarto tempo le padrone di casa hanno sprecato quattro superiorità numeriche subendo la rimonta delle magiare. Di Toth la rete della vittoria, per giunta favorita da una gravissima disattenzione difensiva. Ha diretto bene Gomez in coppia con il greco Stavridis. Unico dubbio un rigore non concesso all’Hungary sul punteggio di 7-8.

ITALIA-SPAIN 20,30 (diretta su Raisport 1)

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Prima giornata – Mercoledì 18 gennaio

GREECE-ITALIA 10-9 (2-2, 2-0, 3-3, 3-4)

Greece: Kouvdou, Tsoukala 2 (1 rig.), Melidoni 1, Psouni 1, Liosi, Avramidou, Asimaki 1, Roubesi 1, Gerolymou, Manolioudaki, Antonakou 3, Lara 1, Diamantopoulou. All. Morfesis.

Italia: Gigli, Abbate 2, Casanova 1, Aiello 1, Queirolo, Lapi, Di Mario 1, Bianconi 1, Emmolo 1, Rambaldi Guidasci, Cotti 2, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.

Arbitri: Fekete (Ung) e Detko (Gbr).

Superiorità numeriche: Grecia 3/5, Italia 5/10.

Note: uscite per limite di falli Melidoni (G) al 4′ e Abbate (I) a 7’01 del quarto tempo.  Spettatori 1000.

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.

EINDHOVEN – Ancora Grecia. Come agli Europei di Zagabria 2010 e ai Mondiali di Shanghai 2011. L’Italia proprio non riesce a scardinare il sistema di gioco ellenico, attendista, “succhiaruota”, quasi impeccabile nell’ottimizzare lo sforzo avversario e punirlo al primo spazio, buco utile. Si perde 10-9 all’esordio dei campionati europei di pallanuoto femminili in svolgimento al Pieter van den Hoogenband stadium di Eindhoven e resta tanto rammarico per non aver sfruttato la disparità di superiorità numeriche. C’è tanto carattere, però. Voglia di crescere. Il lavoro pagherà.

LA CRONACA. Il primo tempo non brilla per velocità, del resto la Grecia conferma il proprio sistema di gioco: possesso palla, difesa stretta, ricerca della controfuga sugli esterni. E’ l’Italia a dover fare la partita senza concedere troppi spazi e lasciarsi irretire. Le azzurre ci provano con una zona a emme molto dinamica e passano con un fendente di Abbate, a cui replica immediatamente Psouni (1-1). Casanova continua a lavorare benissimo al centro e produce la prima superiorità numerica della partita, però non trasformata da Di Mario. Ne approfitta Tsoulaka che trova ancora spazio dalla media distanza per il vantaggio ellenico (2-1). Tra la fine del primo e il secondo tempo le azzurre continuano a rincorrere e subiscono il mini break. Cotti (1/2) chiude il parziale segnando il 2-2; poi Antonakou solca il gap in superiorità numerica (1/1) e con la palomba del 4-2. Il digiuno dell’Italia è interrotto da un colpo di biliardo, forte e preciso, Di Mario dal centro a 1’22 (4-3), a cui risponde Asimaki ai due metri. Le azzurre non demordono e finalmente tornano a trasformare l’espulsione guadagnata da Frassinetti con una combinazione che porta Casanova a realizzare il 5-4 (2/6). Le azzurre continuano a giocare col doppio centro, a guadagnare espulsioni e arriva il pari griffato Bianconi (5-5) a 10′ effettivi da giocare. Ma la gioia dura poco. Tsoulaka trasforma il rigore del nuovo vantaggio e Antonakou segna il 7-5 a fil di sirena tirando ad occhi chiusi. Nel quarto tempo la Grecia raggiunge il massimo vantaggio con Melidoni (2/3) in superiorità numerica e Melidoni dalla distanza. Abbate scuote il gruppo con una palombella bella per gesto tecnico e fotografi, ma non utile a cambiare l’inerzia della partita, come dimostra la beduina di Lara (10-6). L’Italia ci riprova con Emmolo che trasforma una doppia superiorità numerica (4/9, fuori per limite di falli Melidoni), e Cotti (5/10), ma non basta. Aiello segna il -1 troppo tardi, a 19 secondi dalla fine. Che peccato.

LE DICHIARAZIONI DEL CT CONTI. “La partita ha dimostrato che la Nazionale ha compiuto un piccolo salto di livello. Però non basta per affrontare e vincere contro squadre come la Grecia campione del mondo. Soprattutto se perdi lucidità in superiorità numerica e ai due metri. Abbiamo preparato bene e finalizzato male. Inoltre fatichiamo ancora ad adattarci agli arbitraggi. Continueremo a lavorare su questi aspetti. Sono certo che la squadra crescerà nel corso del torneo e comunque l’obiettivo è quello di testare la nostra preparazione contro squadre di top level in vista del torneo di qualificazione olimpica”.

CURIOSITA’. In vasca sei atlete della storica finale olimpica di Atene 2004 che assegnò all’Italia il titolo: Di Mario e Gigli – che a 19 anni e 48 giorni divenne la più giovane atleta italiana vincitrice della medaglia d’oro olimpica – Melidoni, Liosi, Roumpesi e Lara. Rispetto ai Mondiali di Shanghai, invece, l’Italia schiera Di Mario, Aiello e Queirolo per Pomeri, Colaiocco e Martina Savioli. Le elleniche confermano il blocco che ha vinto il titolo a Shanghai ad eccezione del secondo portiere Diamantopoulou per Goula ed ha battuto l’Italia in semifinale 14-11. Agli europei di Zagabria, nel 2010, le azzurre persero nel girone 7-5 e in semifinale 10-5. Il primo sette europeo di Eindhoven è stato composto da Gigli, Abbate, Cotti, Emmolo, Di Mario, Bianconi e Casanova.

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GREAT BRITAIN-HUNGARY 9-19 (1-4; 3-4; 3-7; 2-4)

Great Britain: Nicholls, Wilcox 1, McCann 2, Snell 1, Rutlidge, Leighton 1, Hawkins, Gibson-Byrne 1, Gibson 2, Winstanley-Smith 1, Clayton, Kershaw, Morris. All. Fekete

Hungary: Bolonyai, Csabai 2, Antal 3, Kisteleki H., Szucs 1, Takacs, Dravucz 4, Keszthelyi 5, Toth 1, Bujka 3, Illes, Menczinger, Gangl. All. Meresz

Arbitri: Grandin (Fra) e Mauss (Ger)

EINDHOVEN – Arbitraggio tutto al femminile per la gara inaugurale del torneo e primo gol firmato Gbr, opera di Gybson-Byrne. Ma la partita diventa subito ungherese con le due Rita in evidenza: Dravucz perfetta al tiro (4 su 4), Keszthelyi top scorer con una cinquina.

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SPAIN-GERMANY 22-12 (7-3; 3-3; 7-4; 5-2)

Spain: Ester, Chillida, Espar, Tarrago 3, Ortiz 1, Pareja 3, Miranda 1, Pena 2, Blas 2, Meseguer 3, Garcia 6, Lopez 1, Herrera. All. Oca.

Germany: Ahrens, Krieter, Steinhauer 1, Blomenkamp, Seyfert, Kruszona 2, Kern 1, Stiefel 1, Wengst 2, Gelse 2, Zollner 3, Lueg. All. Reimann.

Arbitri: Dutilh (Ned) e Stajkovic (Mkd)

ENDHOVEN – Non c’è mai partita ma la gara non annoia il pubblico presente. Si vedono belle conclusioni vincenti, in particolare dal centro, dove gioca una certa Garcia. Sarà il suo Europeo? Chissà. Per il momento la boa del Sabadell campione d’Europa ha già fatto vedere quanto è brava anche qui ad Eindhoven: 6 i gol al suo attivo all’esordio.

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NETHERLANDS-RUSSIA 10-11 (2-3; 5-3; 2-2; 1-3)

Netherlands: van der Meijden, Smit 1, Cabout F. 3, Hackverdian, van der Sloot, Stomphorst, van Belkum 6, Remers, Sevenich, Vermeer, Klaassen, Cabout H., Heinis. All. Maugeri

Russia: Karnaukh, Fedotova 2, Prokofyeva, Konukh, Kurochkina, Belova, Lisunova 4, Khokhriakova, Tankeeva 2, Beliaeva 1, Ivanova 2, Antonova, Kovtunovskaya. All. Kabanov.

EINDHOVEN – Fatta eccezione per lo 0-2 iniziale, la squadra di Maugeri (trascinata da un’ottima Van Belkum) costringe sempre le campionesse d’Europa in carica ad inseguire, ma senza riuscire mai a stacccarle. Gioca meglio, rispetto alle rivali, la Netherlands, però nel finale di gara commette errori determinanti che regalano i tre punti alla formazione di Kabanov. Dopo essere andata sul 10-11 con un gol fortunoso di Cabout, che spiazza completamente Karnaukh grazie ad una deviazione, la squadra di Maugeri subisce il pareggio per un autentico infortunio di Hackverdian, che si lascia sfuggire sotto porta un pallone consegnandolo a Fedotova. Poi è Lisunova, in superiorità numerica, a gelare il pubblico di casa con la rete decisiva in superiorità numerica. Partita molto fisica, arbitraggio equo ma che premia troppo le difese rispetto agli attacchi.

Nnostante la sconfitta, Maugeri è soddisfatto: “Avevamo di fronte una delle squadre più forti al mondo, le mie ragazze hanno giocato molto bene e con grande attenzione. Faccio loro i miei complimenti”.

7 commenti

  • By basito, 17 gennaio 2012 @ 10:42

    8 accompagnatori per la squadra nazionale maschile campione del mondo ( e sono tanti davvero) agli europei e ben 10 alla femminile!!!! Ma siamo diventati ricchi senza saperlo? come è possibile una assurdità del genere?

  • By Gogo82, 18 gennaio 2012 @ 10:38

    A casa mia non si chiamano accompagnatori (che sembra che siano in vacanza)ma si chiamano componenti dello staff di una nazionale, ovvero persone importanti per cercare di ottenere un risultato.
    Si vede che Basito non ha mai fatto sport: ognuno ha il proprio ruolo all’interno di un gruppo.
    Non facciamo polemica ad ogni costo e non facciamoci influenzare da chi critica SEMPRE E COMUNQUE.

  • By marco, 18 gennaio 2012 @ 21:11

    mi sbaglio io o su raisport l’audio e il video sono leggerissimamente non sincronizati? mi pare che l’audio arrivi con qualche frazione di secondo di anticipo rispetto al video. per esempio sui goal si sente prima i commentatori che annunciano la rete e poi vediamo la rete stessa. quindi diciamo che questa cosa toglie un po’ il ‘gusto’ alla partita. domando: e’ solo una mia considerazione o lo avete notato tutti? e se e’ cosi’ si puo’ risolvere questo problema?

  • By Antonio, 19 gennaio 2012 @ 08:20

    Concordo con marco la differenza toglie la suspance per l’esito dell’azione.
    Bisognerebbe che alla rai se ne accorgessero visto il canone che pretendono.

  • By Stefano, 21 gennaio 2012 @ 01:25

    Marco, hai pienamente ragione, è una cosa fastidiosissima, ovviamente credo che la colpa sia principalmente del segnale del digitale terrestre, anche se nelle trasmissioni via satellite non è la prima volta che si verifica questo inconveniente, ma penso anche che i tecnici Rai sarebbero perfettamente in grado di ovviare all’inconveniente.Di certo vista la copertura data al nostro sport, il canone Rai quest’anno lo pago decisamente più volentieri. Semmai avrei una cosetta da dire a Failla, anzi, due: la prima, meno importante:e piantala di dire che dire “uomo in più” o “uomo in meno” non è sessismo, lo capirebbe alla prima anche una femminista inferocita degli anni ’70!La seconda invece è più “sottile”:caro Failla, stasera finalmente ti ho sentito dire una cosa davvero molto arguta e raffinata a livello tecnico: “non capisco perchè la Gigli vada sempre a due mani”.Concordo, è una vera catastrofe, prende sempre gol gratuiti, e se parasse a una mano sarebbe il più forte portiere al mondo. Peccato, Failla, che tu la risposta la sai benissimo, dato che per anni nelle telecronache hai decantato le lodi di chi stava impostando Elena a parare sempre a due mani per “irretire l’avversario”. Peccato che con certe tiratrici se vai a due mani l’unica cosa che irretisci sia la tua difesa.Ma non se ne rendono conto, in dieci che ci sono, di questo???

  • By utente, 21 gennaio 2012 @ 01:46

    PER IL DISTURBO AUDIO-VIDEO HO TROVATO LA SOLUZIONE GIUSTA!!! TOLGO L’AUDIO. IN QUESTO MODO NON SENTO PIU’ GLI OCCHI DI TIGRE, GALLO SCOPERTO DA CUFINO, ESTER ROSSI CHE HA FATTO NASCERE SUKNO, GLI ARBITRI CHE NON SI VEDONO QUINDI HANNO ARBITRATO BENE, ETC. ETC. E’UNA PACE, UNA GODURIA!!! VE LO CONSIGLIO AMICI; PROVATE A FARE COME ME E NON VI PENTIRETE!!!!!!!!!!!!

  • By sordoperforza, 21 gennaio 2012 @ 01:59

    Utente hai scoperto l’acqua calda… io l’audio l’ho tolto subito quando mi sono accorto dello sfalsamento. e mi sono trovato una meraviglia, e se tu dici che è una goduria, io aggiungo che è un sollazzo

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