Giorgetti: Dipende solo da noi…
Intervista a Giorgetti sul periodico “Donna al Top”. Il giocatore del Settebello dice, tra l’altro: “Dipende solo da noi conquistare un’importanza simile a quella del volley e del rugby, ma ci vuole la volontà di tutti”.
Un invito, dunque, alla categoria dei pallanuotisti di darsi da fare per evitare che finalmente un grande risultato come quello di Londra 2012 sia sfruttato in termine di immagine e di popolarità. Ma in che modo? Invitiamo i giocatori a dare suggerimenti in proposito, cosa che molto raramente è avvenuta finora. Saranno pubblicati anche interventi anonimi, ma solo se propositivi.
Ecco uno stralcio fotografico del servizio:
By fred, 30 agosto 2012 @ 11:10
Potrebbero fare delle comparse in televisione, in qualunque tipo di programma(sportivo e non) di qualunque rete nazionale(RAI, MEDIASET, SKY, LA7…) o locale.
Questo però potrebbero farlo non solo i vincitori dell’ARGENTO, ma tutti i pallanuotisti(e gli allenatori).
By abate faria, 30 agosto 2012 @ 15:18
…prima di tutto inscriversi tutti giocatori alla associazione giocatori…poi esporsi e bloccare tutto se la federazione non accetti che tranne l’anno olimpico in tutti gli altri anni si dovrebbe giocare in estate oppure come minimo dovrebe finire l’ultima parte e il play off ad agosto… cosi magari evitando un po’ il calcio e tornare ad essere uno sport estivo le tv (piu’ importanti del raisat sport 2) ci daranno un po’piu’ di spazio. A questo punto forse gli sponsor potrebbero pensare di darci qualche soldo e non solo come regalo come e’successo prima della crisi…ma per questo servono le palle…come diceva un amica mia…i presidenti dei club non esistono neanche…tutti spaventati da una federazione che impone tutto quando invece dovrebbe essere il contrario…ha fatto bene Volpi a lasciare …perche prima di guardare quanti soldi ha lui, noi altri dovevamo guardare come li possiamo farli noi e magari provare a far venire piu’ di uno come lui…siamo un ambiente di pezzenti…
By pallanuotista, 30 agosto 2012 @ 17:39
Ha ragione Giorgetti quando dice che dipende dai giocatori stessi. E in particolare da quelli della nazionale. Secondo me devono organizzarsi creando una specie di Club Italia che sfrutti, attraverso il coinvolgimendo di gente preparata in tema di marketing, il marchio Settebello oggi vincente, creando, che so, una linea di prodotti commerciali e facendo altre iniziative del genere. Se la Federazione gli da una mano tanto di guadagnato, altrimenti possono fare da soli
By Andrea, 30 agosto 2012 @ 22:59
Ma di cosa stiamo parlando?? VINCIAMO l argento Olimpico e lo stesso anno non sappiamo ancora oggi(30 agosto) quali saranno le 12 squadre che disputeranno il massimo campionato. Mi dispiace essere cosi’ negativo ma purtroppo non nutro più fiducia nelle “proposte scritte sul web”. Si diceva sarebbe servito vincere con la Nazionale e Abbiamo vinto 3 medaglie negli ultimi 3 anni. Nulla e’ cambiato, se non in peggio. Chiedetelo agli stessi giocatori che ora tirate in ballo, chiedetegli quanto e’ lo stipendio medio di quest anno di un giocatore di A1. Chiedetegli se quest ultimo e’sostenibile visto il sacrificio che gli viene richiesto. Giorgetti e’ un grande atleta ma forse deve svegliarsi dal bel sogno in cui e’ stato negli ultimi anni e tornare sul pianeta Terra. La pallanuoto e’ all anno zero, ora più che mai. L unico destino presumibile e’ un ritorno al livello amatoriale oppure una eta’ media di 15 anni perche’ a 18 la gente andra’ a lavorare o intraprendera’ una SERIA carriera universitaria(sono pochissimi gli atleti /studenti che raccolgono risultati soddisfacenti in entrambi gli ambiti).
L unica possibilita’ di salvezza, ancora prima della disputa del campionato in estate(d accordissimo) e’ la creazione di una FEDERAZIONE ITALIANA PALLANUOTO.
Ma chi ci deve pensare ? Il giocatore 20enne? Il giocatore 34enne che per seguire il sogno pallanuotistico non vanta alcun titolo di studio? Sapete Voi cosa significa creare una federazione? Avete idea della grandezza di quest opera? Signori miei, le rivoluzioni e’ vero che partono dal basso, dal popolo ma e’ altrettanto vero che il popolo insorge solo qualora gli si tocchi qualcosa di vitale e purtroppo sono anni che la FIN fa si che la pallanuoto sia considerata uno sport minore, convincendo tutti noi interni all ambiente.
Distinti saluti
By un giocatore, 31 agosto 2012 @ 08:01
La Nazionale appartiene alla FIN, è la FIN che deve muoversi per sfruttare i grandi risultati ottenuti negli ultimi due anni dal Settebello. Anche volendo, non credo che i giocatori potrebbero da soli organizzarsi per vendere un prodotto che non appartiene a loro. Semmai la FIN potrebbe e dovrebbe coinvolgere i giocatori nel discorso marketing e non solo in quello, ma anche in tutti gli altri aspetti del nostro sport che non funzionano. Perchè, a conti fatti, sono i giocatori che scendono in acqua. Come? Creando una commissione composta da persone della federazione, da giocatori e da tecnici.
By un altro giocatore, 31 agosto 2012 @ 08:54
Sig. Corcione, il titolo dell’articolo è sbagliato. O meglio è Giorgetti che ha sbagliato a dire DIPENDE DA NOI. Sono un giocatore di A2 ma ho giocato per molti anni anche in A1 e so benissimo come stanno le cose. NON DIPENDE DA NOI GIOCATORI la crescita della popolarità della pallanuoto, NOI GIOCATORI POSSIAMO SOLTANTO OTTENERE I RISULTATI e lo abbiamo fatto, o meglio gli azzurri di Campagna lo hanno fatto, ed egregiamente. SPETTA ALLA FEDERAZIONE E ALLE SOCIETA’ TUTTO IL RESTO, e poichè già in passato non sono riuscite ad ottenere nulla (negli anni novanta abbiamo vinto tutto, se non sbaglio) neanche stavolta le cose cambieranno.
By atleta, 31 agosto 2012 @ 09:02
ancora con sta storia della federazione autonoma di pallanuoto!!! ma lo volete capire che non si può fare, che noi dividiamo con il nuoto non solo l’appartenenza alla fin ma anche gli spazi acqua? sono stufo di leggere minchiate come pure quella del dover giocare in estate. ma dove volete giocare se gli impianti scoperti non ci sono? in mare? ma non mi fate ridere…
By johnny, 31 agosto 2012 @ 09:03
io credo che riserverebbe delle sorprese un sondaggio sul titolo di studio e/o sullo stato scolastico degli atleti
così pure sulla situazione lavorativa
credo pure che la persona dei giocatori non “appartiene” alla FIN
credo pure che la FIN non sia una entità sovrannaturale, credo sia composta da persone, elette a rappresentanza di altre persone forse anche dagli atleti, i quali potrebbero, qualcuno e ogni tanto, non dico sempre, provare ad informarsi su quelle che sono le leve che hanno nelle loro mani: il loro cosiddetto cartellino significa che sono tesserati FIN, fanno parte di questa tanto “matrigna” federazione di associazioni
By Frank, 31 agosto 2012 @ 12:42
Ma se non si gioca d’estate, come si può pensare di avvicinare la gente a questo sport nel restante periodo dell’anno, in cui c’è solo il Dio Calcio?? Io penso che,se si giocasse nelle sere estive con piscine scoperte, sarebbe tutto molto suggestivo e attirerebbe anche curiosi che si trovano lì per caso in vacanza. Personalmente nel 2011 ero alla finale di Champions tra Recco e Partizan al Foro Italico di Roma ( piscina all’aperto) ed è stato uno spettacolo straordinario, con spalti gremiti da non trovare posto e tifo assordante. Ma se aspettiamo solo le Olimpiadi o le finali per attirare pubblico, è normale che nè gli sponsor nè i media se ne fregano tanto di questo sport.
By , 1 settembre 2012 @ 17:08
Articolo interessante. I commenti lo sono ancora di più, a mio avviso. Ma perchè non nfirmarsi, quando si dicono cose sensate, importanti, interessanti, non urlate?. Riportiamo tutto su una piazza dove i volti, i nomi sono ben chiari, è molto importante.
Fatto questo appello, vorrei segnalarvi che in un mio recente post mi sono divertito (poco) a mostrare come la FIPAV si sia mossa bene 20 anni fa a spingere su un personaggio come Lucchetta, oggi molto trainante per il Volley, qualsiasi cosa faccia. Insomma, a investire oggi si guadagna a distanza nel tempo. A non investire mai non si guadagna mai. E’ ora che 2-3 facce del nostro sport vengano spinte di forza sul mercato. Oppure abbiamo scherzato. Come al solito.
By GM Guidaldi, 2 settembre 2012 @ 21:52
Mi permetto di intervenire su questo interessante dibattito.
Credo che Alex, quando dice “dipende solo da noi” non si riferisca esclusivamente alla categoria dei giocatori, ma a tutto il sistema pallanuoto. Si perchè ognuno ha il suo compito, e come leggo in un intervento qui sopra, i ragazzi del settebello hanno egregiamente fatto la loro parte in termini di risultati negli ultimi 3 anni. Il compito di cavalcare l’onda dei successi non spetta però ai giocatori ne ai tecnici, ma alle società (farebbero anche il loro interesse in termini economici) e sopratutto alla Federazione, che ad oggi pare non essere intenzionata a rendere più importante e appetibile il nostro sport. Siamo all’anno zero, e necessitiamo di novità che permettano alle persone di avvicinarsi ad uno sport che ormai sulle gradinate vede presente solo addetti ai lavori o familiari/amici dei giocatori. Di certo la pallanuoto non può sfruttare il gossip (grazie al quale i nuotatori, seppur disastrosi a Londra, sono sui settimanali a parlare di ipotetiche gravidanze) poichè nessun giocatore o giocatrice frequenta il mondo dello spettacolo. Allora dobbiamo cercare delle vie alternative per rendere appetibile il prodotto pallanuoto, sopratutto a chi non lo conosce abitualmente. Penso al mezzo più importante come la Tv e vorrei fare due considerazioni di carattere tecnico e sui contenuti. Ad oggi (olimpiadi escluse) la pallanuoto in tv è sulla Rai, la quale gode dei diritti ceduti dalla FIN, senza che le società in maniera singola oppure tramite LEGA possano scegliere il miglior prodotto/offerta ne tantomeno spartirsi eventuali ricavi utili a sostenere il peso della crisi che sta attanagliando il nostro sport. Parlando invece di contenuti, il confronto recente è stato vinto a mani basse da sky. Le telecronache di tutte e tre le coppie erano competenti e sopratutto vibranti, tanto da rendere appassionanti anche sfide scontate . Non erano monocorde e piene di errori sui giocatori e sui loro nomi. E sopratutto non ci annoiavano con i soliti aneddoti su Sukno e la sua pediatra. Inoltre (ma questo non per merito di sky) ci venivano regalati degli ottimi replay slow motion oltre alle fantastiche riprese sott’acqua che, a mio parere, sono il pezzo forte del nostro sport, quello che piace alla gente. Infatti a chiunque è capitato di sentirsi dire ” ah fai pallanuoto? chissà quante botte vi date sott’acqua”. Ecco, facciamogliele vedere in tv queste “botte” !! Invece durante il campionato (e questo per demerito della Rai) non abbiamo mai la possibilità di vedere riprese subacquee, cosi come non abbiamo MAI la possiblità di sentire i commenti a caldo dei giocatori, ma solo veloci commenti degli allenatori (e non sempre). In conclusione ritengo che noi giocatori abbiamo pochi mezzi per far decollare il nostro sport, se non la speranza che chi è ai vertici della federazione voglia cambiare la rotta.
By Gianluca74, 3 settembre 2012 @ 11:46
Condivido quanto scritto da Guidaldi e da coloro che hanno detto che non dipende dai giocatori sfruttare a livello di marketing le vittorie ottenute dal Settebello. L’unica che “dovrebbero” fare i giocatori è iscriversi all’Associazione Giocatori per renderla contrattualmente più forte e riuscire a uscire dalla situazione “questo è quanto pattuito, stringiamoci la mano”.
Il compito di lavorare a livello di marketin su scala nazionale e su scala locale spetta a Fin e Società, che dovrebbero investire (come scritto su un articolo dal sottoscritto pubblicato in precedenza) su manager e dirigenti professionisti, magari giocatori o ex giocatori laureati.
Penso che ognuno debba svolgere il suo compito al meglio. I tecnici, i giocatori ed i dirigenti assumendosene in pieno le responsabilità e, soprattutto, onorando gli impegni presi.
Se non si esce da una visione dilettantistica e parrocchiale dubito che il nostro sport possa guadagnare gradini sulla via della popolarità e della visibilità.