World League a 360 gradi (ita/eng)

VIDEO DI UNGHERIA-ITALIA

CLICCA SU link

Franco Carrella, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, segue costantemente le nostre nazionali maggiori anche all’estero. E’ l’interlocutore più adatto, dunque, per discutere di World League e in particolare delle prime due giornate della prima fase maschile europea.

Noi abbiamo dato 6,5 in pagella al Settebello…
E’ un voto giusto, ma io escluderei dal giudizio la partita con la Russia: presumibilmente è la squadra più debole del girone, l’incontro che gli azzurri hanno vinto largamente non è attendibile al cento per cento come test. Riferendoci esclusivamente alla gara con  l’Ungheria, il 6.5 è meritato perchè – al di là della sconfitta, che è di stretta misura, e della cattiva percentuale in superiorità numerica – sul piano del gioco l’Italia non mi è affatto dispiaciuta. Tra l’altro gli azzurri hanno giocato in un ambiente particolarmente “caldo” e hanno dovuto fare i conti con un arbitraggio leggermente casalingo”.

Campagna, come è giusto che sia, utilizza la World League anche per risolvere qualche problema: ad esempio quello di chi dovrà essere il vice di Aicardi…
Sono dell’idea che stia per diventare un problema di abbondanza. Baraldi e Sadovyy hanno dato risposte soddisfacenti in World League e sono certo che farà altrettanto Federico Lapenna quando tornerà a disposizione del nostro commissario tecnico. Però non escluderei dal discorso il savonese Bianco, giocatore molto promettente. Chiaramente gli esperimenti che Campagna sta facendo non riguardano soltanto il ruolo del centro e  – in ossequio al principio che le porte del Settebello sono sempre aperte a tutti a prescindere dalla carta d’identità – non è affatto escluso che ai mondiali di Barcelona potremo rivedere in azzurro giocatori che non stanno prendendo parte alla World League.

Settebello a Trigoria e a Maranello: due ottimi colpi sul piano mediatico. E sicuramente ne seguiranno altri. Adesso tocca alle società fare altrettanto…
E’ una questione di cui discutiamo almeno da un decennio. Le società italiane, a volte molto critiche nei confronti della Federazione su qualche aspetto che sicuramente è da migliorare, dovrebbero principalmente essere critiche nei confronti di se stesse, e in maniera costruttiva, ovvero ponendo in essere iniziative come quelle che hanno visto protagonista il Settebello. L’obiettivo è sempre lo stesso: portare più gente in piscina, accrescere la popolarità della pallanuoto. E’ giusto sottolineare, però, che rispetto alla stagione precedente il campionato di A1 maschile sta facendo registrare presenze di pubblico più confortanti.

Torniamo alla World League. Cantieri aperti nelle nazionali dell’Est che negli ultimi anni hanno occupato stabilmente il podio delle manifestazioni più importanti: Croazia, Serbia e Ungheria. Tutte, tra l’altro, presentano novità in panchina…
Sì, e l’Italia che questo rinnovamento lo ha effettuato in anticipo, deve saperne approfittare per dare continuità agli eccellenti risultati che Campagna ha già ottenuto da quando ha preso in mano le redini del Settebello.

Entriamo in casa Ungheria, dove Tibor Benedek è commissario tecnico pro tempore. Sarà confermato?
Tra i candidati alla successione di Kemeny ci sono tecnici che nei suoi confronti vantano maggiore esperienza, ma Benedek – che tra l’altro è dotato di un grandissimo carisma – ha rinnovato intorno alla nazionale ungherese uno straordinario entusiasmo che ho potuto toccare con mano nella recente trasferta degli azzurri in World League. Un boato – tanto per fare un esempio – ha accolto il suo nome alla lettura delle formazioni. Vedo, dunque, il recchelino favorito nella successione a Kemeny, di cui ho apprezzato molto una dichiarazione riguardante la sua possibile candidatura alla presidenza della federazione ungherese. Ha detto che vorrebbe, in caso di successo, una percentuale di consensi tale da scongiurare eventuali spaccature che potrebbero compromettere il lavoro da svolgere in seguito.

Tre i maggiori candidati, invece, per la successione al dimissionario Udovicic sulla panchina della Serbia: Igor Milanovic, Vladimir Vujasinovic e Dejan Savic che sta guidando attualmente la squadra in World League. Qual è il tuo candidato preferito?
Non ho assolutamente cognizioni di causa per fare una scelta così importante. So soltanto che Milanovic alla guida del Partizan ha fatto un ottimo lavoro e che – qualunque sia la decisione della federazione – la Serbia avrà un nuovo commissario tecnico di straordinario carisma. Milanovic, Savic e Vujasinovic sono personaggi che godono di una popolarità fuori dal comune.

Il Montenegro, invece, il suo commissario tecnico ce l’ha già. Perovic ha cominciato con il piede giusto la World League andando a vincere in casa della Croazia. Riuscirà, secondo te, a dare finalmente a questa nazionale una continuità degna dei grandissimi campioni che il Montenegro possiede?
Innanzitutto bisogna dire che i risultati espressi da queste prime partite di World League vanno presi con il beneficio d’inventario, anche perchè squadre come la Croazia stanno vivendo una fase di profondo rinnovamento tecnico. In ogni caso, per il Montenegro vale lo stesso discorso fatto per l’Italia: avendo un organico più collaudato rispetto ad altre nazionali che vanno per la maggiore, deve approfittarne. Perovic, tra l’altro, può contare su un giocatore unico come Ivovic.

Torniamo per un attimo a Ungheria-Italia, gara che non è stata assistita da un arbitraggio all’altezza. Purtroppo la scarsa omogeneità delle direzioni di gara è un problema che da tempo affligge le più importanti manifestazioni a livello di nazionali. Cosa bisogna fare per risolverlo?
Non sono ottimista. Credo che il problema sia irrisolvibile perchè in queste grandi manifestazioni confluiscono direttori di gara che provengono da tante nazioni e soprattutto da tante scuole arbitrali differenti. Penso, perciò, che tocchi alle squadre diventare sempre più brave nell’adattarsi ai vari tipi di arbitraggio che troveranno sulla loro strada.

World League manifestazione ideale per raggiungere l’obiettivo principale che la pallanuoto si prefigge: accrescere la popolarità di questo sport. Ma serve una formula che la faccia diventare un circuito tipo “Sei Nazioni” di rugby affinchè la stampa che conta possa scrivere e parlare più spesso di pallanuoto….
Sono d’accordo. In tutte le piscine italiane ed estere dove ho visto partite di World League il successo di pubblico è stato notevole. Però, a prescindere dalla formula, questa manifestazione deve essere accompagnata da maggiore chiarezza: situazioni come il forfeit della Macedonia alla vigilia dell’edizione di quest’anno, o come il fatto che ancora non si conosce la sede che ospiterà la Superfinal, non favoriscono la crescita di questa manifestazione.

(eng)
Franco Carrella, journalist of “La Gazzetta dello Sport”, constantly monitoring our senior national team abroad.

We gave C+ to Settebello …
It’ s a voting right, but I would exclude from the trial the game with Russia is supposedly the weakest team in the group, the meeting that the Azzurri have won largely do not trust one hundred percent as a test. Referring exclusively to race with Hungary, the C+ is deserved because – beyond the defeat, which is narrow, and poor percentage numerical superiority – in terms of the game Italy I am not at all sorry. Among other things, the Azzurri have played in a particularly “hot” and have had to deal with a slightly arbitration home. “

Campagna, as it should be, using the World League also to solve some problems such as that of those who will be the vice of Aicardi …
I suspect that’s going to be a problem of plenty. Baraldi and Sadovyy gave satisfactory answers in the World League and I’m sure will do the same when he returns Federico Lapenna available to our coach. But do not rule out the speech, Bianco, very promising player. Clearly experiments Campagna is doing is not only the role of the center and – in accordance with the principle that the doors of Settebello are always open to all, regardless of the identity card – it is not impossible that the World Championships in Barcelona we revise blue players who are not taking part in the World Cup.

Settebello at Trigoria and Maranello: two good shots on the media. And surely more will follow. Now it’s up to the companies to do the same …
It ‘s a matter we are discussing at least a decade. Italian clubs, sometimes very critical of some aspect of the Federation which is certainly room for improvement, should primarily be critical of themselves, and in a constructive manner, or engaging in initiatives such as those who have seen the protagonist Settebello. The goal is always the same: to bring more people in the pool, increase the popularity of water polo. It’s worth emphasizing, however, that the previous season’s championship A1 is doing record attendance of public most comforting.

We return to the World Cup. Construction sites in the national East in recent years they have been steadily on the podium of the most important events: Croatia, Serbia and Hungary. All, inter alia, have novelty on the bench …
Yes, and Italy that this renewal has made in advance, must learn to give continuity to take advantage of the excellent results that campaign has already received since he took over the reins of the Settebello.

We enter the house Hungary, where Tibor Benedek is coach pro tempore. Will be confirmed?
Among the candidates for the succession of Kemeny technicians are that the person with more experience, but Benedek – which by the way has a great charisma – renewed around the Hungarian National extraordinary enthusiasm that I could touch in the recent away the blues in the World League. A roar – just as an example – has taken its name from the reading of the formations. I see, then, in succession to recchelino favorite Kemeny, which I appreciated very much a statement as to his possible candidacy for president of the Hungarian federation. He said he would, if successful, a percentage of consensus as to ward off any cracks that may affect the work to be done later.

Three major candidates, however, the succession to the Udovicic resigned as coach of Serbia: Igor Milanovic, Vladimir Vujasinovic and Dejan Savic who is currently leading the team in the World League. What is your favorite candidate?
I have absolutely no knowledge of the facts to make a choice so important. I only know that Milanovic at the helm of Partizan did a great job and that – whatever the decision of the federation – Serbia will have a new coach of extraordinary charisma. Milanovic, Savic and Vujasinovic characters are enjoying a popularity uncommon.

Montenegro, however, his coach already has it. Perovic has started on the right foot going to win the World Cup at home in Croatia. Will you think to finally give this a national continuity worthy of the great champions that Montenegro has?
First we must say that the results expressed by these first matches of the World Cup should be taken with a pinch of salt, partly because teams like Croatia are experiencing a period of unprecedented technical renovation. In any case, for Montenegro is the same as for Italy: having a staff tested more than other national are all the rage, it must take advantage of it. Perovic, among other things, can rely on a single player as Ivovic.

Let’s go back to Hungary and Italy, a race that has not been assisted by a referee at.Unfortunately, the lack of uniformity of the directions of race is a problem that has long plagued the most important events at national level. What should I do to solve it?
I’m not optimistic. I think the problem is insoluble because in these major events converge race directors who come from many countries and especially from so many different schools arbitration. I think, therefore, that touches the teams become more brave in adapting to various types of arbitrage that will find their way.

World League event ideal to reach the main objective that water polo aims: to increase the popularity of this sport. But we need a formula that face into a circuit such as “Six Nations” rugby so that the press has to write and speak more often water polo ….
I agree. In all pools Italian and foreign companies where I saw lots of World Cup success with the public was remarkable. However, regardless of the formula, this event must be accompanied by greater clarity situations such as forfeit of Macedonia on the eve of this year, or the fact that we still do not know the venue that will host the Superfinal do not encourage the growth of this event.

Mario Corcione

1 commento

  • By piero, 7 novembre 2012 @ 11:52

    a proposito del vice di aicardi , di deserti non ne parliamo proprio più ?

Other Links to this Post

    TrackBack URI

    Lascia un commento

    WPDWORLD : Benvenuto !

    Registrati

    Please contact the administrator.