Due arbitri per la B: il no di Di Fulvio
L’attuale stagione di serie B maschile che, via via, va concludendosi, ha suscitato molto malcontento da parte degli addetti ai lavori, giocatori ed allenatori in primis. Episodi come quelli di Santa Maria Capua Vetere nell’incontro tra Volturno e Waterclub Catania oppure quelli tra Tirrena e Black Sharks sono solo i più eclatanti tra i tanti verificatisi in campionato. Cosa chiedono i giocatori? La proposta è questa: doppio arbitraggio sui campi dei 4 gironi nazionali con partecipazione delle società alle spese mediante l’aumento della tassa d’iscrizione al campionato.
Quattro occhi sono sempre meglio di due, siamo d’accordo. I fischietti, anche se in via non ufficiale, hanno commentato con grande entusiasmo la proposta che potrebbe soltanto giovare alla categoria.
La palla, adesso, passa quindi a Federnuoto e società. Toccherebbe, infatti, ai vari presidenti dei club di serie B “sborsare” un quid pluris per supportare la proposta dei giocatori.
Purtroppo, in alcuni casi, ci si ritrova sempre in una situazione di “coperta corta”: se da un lato si vuole migliorare la categoria con il doppio arbitraggio, dall’altro sempre più frequenti sono quelle società che rinunciano ad iscriversi al campionato proprio per i costi troppo elevati.
Gianluca Leo
E voi, lettori di Waterpolo Development World, cosa ne pensate? Siete favorevoli al doppio arbitraggio in Serie B Maschile?
ADDETTI AI LEVORI E LETTORI, INVIATE LA VOSTRA OPINIONE
Franco Di Fulvio: Sono contrario al doppio arbitraggio in serie B. E’ inutile, secondo me, gravare le società di ulteriori spese per un campionato dove, credetemi il livello è sempre più basso, l’interesse è quasi zero. Un campionato nel quale, almeno nel girone 3, ho visto forse 2 o 3 giovani con un “potenziale futuro”, squadre con giocatori che stando a quello che sento si allenano 3 volte a settimana: nella “classifica virtuale” dei loro interessi la pallanuoto è in zona retrocessione. E’ chiaro che con un solo arbitro ci possono essere delle sviste ma non credo che falsino il campionato. Nel mio girone, se per assurdo le partite fossero arbitrate da coppie internazionali, l’Anzio sarebbe sempre in testa alla classifica, il Pesaro ultimo, la Bustino invece di 13 punti ne avrebbe 12 o 14, la rissa di Civitavecchia ci sarebbe stata lo stesso ecc ecc… Ai miei giocatori che si lamentano dell’arbitraggio rispondo che, quando andranno a giocarsi l’Olimpiade, saranno arbitrati da direttori di gara internazionali. Partite con ritmi pachidermici dai primi minuti, con errori tecnici di allenatori (io in primis), giocatori e giurie, non meritano di essere dirette da due arbitri, anzi con due arbitri mediocri ci sarebbe ancora più confusione. Ho letto l’intervento di Furio Ferri che saluto con piacere, con il quale ho avuto il piacere di giocare da avversario (lui con la Florentia io col Pescara) che non la pensa come me circa questo argomento. Vorrrei però chiedergli se quando le partite le dirigevano i vari Merola, Tenenti, Lamberti senior e company si commettevano errori macroscopici che ne potevano falsare il risultato. Sicuramente risponderebbe no. La mia conclusione è che in B la regolarità del campionato non dipende dal numero degli arbitri, ma dalla loro qualità. Un arbitro con una sufficiente preparazione e una buona personalità può tranquillamente dirigere una partita di B divertendosi.
Colgo l’occasione per lanciare una proposta: a fine partita ci potrebbe essere un incontro tra commissario, arbitro e tecnici al fine di analizzare gli episodi controversi delle partite, magari supportati da un dvd, per un sano e costruttivo scambio di vedute. Perdonatemi, forse mi sono dilungato troppo. Buon fine campionato a tutti… tranne ai Black Sharks… Ovviamente, sto scherzando.
Salvo Scebba: Scrivo mettendomi certamente controcorrente… perché sono a dirVi che dissento totalmente dall’idea diffusa di raddoppiare o triplicare arbitri, moviole, telecamere sulla linea di porta, tecnologie applicate alla regolamentazione di una partita. Sostengo la mia tesi da appassionato, conoscitore, studioso di sport e di pallanuoto in particolare: chi gioca, amandola, questa disciplina ne accetta le regole ed arriva a stimare chi, disattendendole in maniera intelligente, furba ed avveduta (senza cioè farsi scoprire dall’arbitro/i) sa cavarsela meglio.
Qualcuno potrebbe avvicinare la mia tesi ad una apologia di illecito e reato, ad una esaltazione della furbizia su tutto… Ciò è vero solo in parte; il nostro sport è massimamente leale perché pone gli atleti tutti sullo stesso piano anche con regole che mai leggeremo su nessun regolamento; faccio un esempio: se mi trattieni per il costume sai già che ti arriverà un calcio! Non è scritto da nessuna parte ma…
La nostra amata disciplina si basa tutta su di un border line continuo in cui la simulazione ben recitata equivale ad un fallo effettivamente subito, il minimo vantaggio, comunque ottenuto, può esser premiato da espulsione o rigore, l’interpretazione più veloce dell’esito dell’azione porta al successo in controfuga…
E per tutto questo e ben altro a nulla serve raddoppiare o triplicare i fischietti soprattutto se questi mancano di competenza e soprattutto PERSONALITA’!
Se vogliamo poi essere ipocriti possiamo auspicare l’intervento di commissari di campo che nei fatti hanno poteri così ridotti che possono spendersi soltanto (senza alcun effetto sull’esito delle partite) sugli arbitri privi di nome e personalità!
Allora quali rimedi? Rispondo con un’altra domanda: ma dove sono finiti quegli arbitri che ti facevan perdere un match senza neanche farti lamentare? Che fine han fatto quegli arbitri cinquanta… sessantenni pieni di esperienza, buon senso, personalità che leggevano la partita e la conducevano in porto con autorità, fermezza, sicurezza! Oggi ti capita di essere espulso come tecnico, dirigente o giocatore, DAVANTI AL TUO PUBBLICO, davanti a quei giovani cui hai predicato mille volte che l’arbitro ha sempre ragione, che bisogna credere nella figura e nel ruolo dell’arbitro, che… Un pivellino, senza arte né parte, senza aver capito nulla di ciò che civilmente gli stai provando a spiegare, TERRORIZZATO da un evento più grande di lui, ti mostra il rosso del quale poi forse si pentirà ma che intanto gli serve per dire: “Qui comando io”, infischiandosene di ciò che comporterà la sua avventata decisione nella credibilità complessiva che il fatto comporta!
Perché questi pre-pensionamenti, questo avviare in pensione tutti gli investimenti di esperienza accumulati? Proprio oggi che la società non manda in pensione più nessuno la pallanuoto congeda chi ha tantissimo ancora da dare.
Ed allora spazio al merito, all’esperienza, alla saggezza di un arbitro che costa meno di due e, infine, largo al concetto di lasciar decidere all’arbitro se la palla è bianca o nera, se è entrata o no, e regolarsi di conseguenza. Se l’arbitro non è all’altezza si pronuncino i commissari e si sentano le parti, con uno spazio nel foglio gara lasciato alle dichiarazioni sottoscritte di tecnici e/o dirigenti di parte.
Spazio infine all’etica sportiva più che alla tecnologia
Salvo Scebba
IL LIBRO DI SALVO SCEBBA
https://waterpolodevelopmentworld.com/?p=2797
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Furio Ferri (allenatore della Futura Prato): Oggi come oggi credo che nessun campionato di A1 A2 e B, sia maschile che femminile, possa prescindere dal doppio arbitraggio, come oramai tutti concordano. Tutti parlano anche di livello arbitrale molto basso e si domandano come fare per poterlo alzare. Bene, io vi pongo una domanda: come mai quando un giocatore o un allenatore sbaglia, sia tecnicamente o nei confronti dell’arbitro, viene punito e gli arbitri quando sbagliano (perchè sbagliano anche loro!!!) invece continuano ad arbitrare continuamente? Perchè non vengono fermati, in modo da evidenziare e far capire che hanno sbagliato? Perchè non prendere esempio da sport professionisti (vedi calcio, “il solito calcio”) che per direzioni di gara insufficienti o errori gravi sospendono il direttori di gara per un periodo? Credo una sospensione possa far riflettere su una direzione scarsa o un errore grave!!! Perchè questo da noi non si può fare?”.
Vittorio Salemme (giocatore del Volturno): “Credo che il doppio arbitraggio debba essere, assolutamente, un obiettivo da perseguire. Le società devono fare questo sforzo economico per garantire a questo sport la serietà e la trasparenza che merita”.
Fabio Censini (allenatore del Salaria Village Black Shark Capitolini): “Ho letto attentamente il pezzo di Leo ed i successivi commenti e devo dire che la proposta del doppio arbitro non può non essere accolta favorevolmente da noi addetti ai lavori, ma non illudiamoci che ciò rappresenti la soluzione unica a tutte le problematiche relative alle direzioni arbitrali in categoria: anche io, come Umberto ha espresso nel suo commento, credo che ideale sia affiancare arbitri più esperti ai “novelli” della categoria per permettere loro una crescita più graduale ma sono altresì convinto che il livello delle direzioni, in questo momento mediamente basso salvo qualche eccezione (parlo chiaramente per quella che è la mia esperienza diretta), potrà elevarsi solo grazie all’impegno dei direttori di gara nell’allenarsi puntualmente e frequentemente durante tutto l’arco della stagione. La direzione arbitrale è a tutti gli effetti una “prestazione” e come tale va curata costantemente con l’allenamento… proprio come fanno gli atleti che troppo spesso vedono vanificato il loro lavoro ed il loro sacrificio settimanale da direzioni non all’altezza delle situazioni che un campionato di B presenta. Infine, essendone stato coinvolto direttamente, vorrei precisare che a fatti come quelli di Civitavecchia non potrebbero ovviare nemmeno 10 arbitri: un solo arbitro è stato sufficiente per sanzionare il gesto violento di un giocatore in acqua ma nè lui nè il commissario presente hanno potuto opporsi alla selvaggia caccia all’uomo che ne è scaturita successivamente e per cui nessuno dei presunti colpevoli ha pagato adeguatamente”.
By Flavio marlino, 2 maggio 2012 @ 10:11
Da un lato credo come è ovvio che 4 occhi sono meglio di due, ma il problema reale è il basso livello generale della classe arbitrale, e in più alcuni di essi sono anche presuntuosi nell’ impuntarsi con fermezza nelle loro decisioni ed interpretano la pallanuoto e le sue regole a proprio piacimento. Con arbitri del genere vi immaginate cosa ne esce fuori se invece di uno a fare il teatrino sono in due??? La sagra della follia…. Alla base bisogna ricostruire l’intero settore arbitrale e finchè quelli attuali – come ormai è ben noto a tutti (anche ai loro tutor) – non sono pronti, far arbitrare solo gli arbitri di categoria superiore così da dare credibilità ad un movimento che ormai di credibile non ha nulla, con luoghi comuni che sono purtroppo delle realtà, quali risse, partite falsate, trasferte perse in partenza ecc ecc ecc…
By umberto, 2 maggio 2012 @ 11:53
ne avevo più volte scritto, a mio avviso , visto il livello qualitativo della serie B, è indispensabile il doppio arbitraggio, andrà però creato un giusto mix tra arbitri più esperti e quelli alle prime armi ….che così potranno solo migliorare !!!!!!
By , 2 maggio 2012 @ 13:36
Livello diverso da girone a girone. Cultura generale molto scadente specie sugli spalti.
Le spese a carico di societa che si e no pagan un panino agli atleti per le trasferte?? Bevande escluse….
Di cosa parlate???
Iniziamo a mandar a casa ife legati e mettiam qualcuno che sappia far il manager lassù … Se no altro che panini e doppio arbitro in B e a2 e pure la a1 me la raccontate!
Belle proposte buoni propositi ma “sensa senso “.
Grazie lalli
By Luigi, 2 maggio 2012 @ 13:38
D’accordo con Umberto; oltre al vantaggio immediato di aggiungere 2 occhi in più all’arbitraggio, ci sarebbe la possibilità di migliorare le capacità degli arbitri emergenti. Affiancare ad un arbitro esperto di serie B un arbitro emergente (ad esempio di serie C) darebbe la possibilità a quest ultimo di crescere e mettersi in gioco per poter salire di categoria, senza correre il rischio di combinare disastri in un campionato difficile ed importante come quello di serie B.
Per quanto riguarda il discorso economico sostengo che un eventuale aumento del costo del campionato non sia rilevante ai fini dell’iscrizione della squadra; a mio avviso una società è in crisi a prescindere dall’eventuale tassa aggiuntiva per il secondo arbitro.
By Tiziano, 2 maggio 2012 @ 13:52
Direi una proposta sensata che ha delle solide basi. La serie B di quest’anno, ancor più degli anni passati, annovera giocatori con diversi anni di esperienza anche di A2; questo vuol dire che hanno giocato a pallanuoto e ne conoscono ogni trucco e le regole di base. Sono giocatori meno allenati, che sanno risparmiare le proprie energie durante la gara e mettono al servizio dei più giovani la propria conoscenza. E’ da qui, a mio modesto avviso, che nasce la necessità di promuovere il doppio arbitraggio, facendo un mix (sono pienamente d’accordo con te Umberto) tra veterani del fischietto e nuove leve (“nuove” si ma promettenti, e che abbiano giocato a pallanuoto anche in categorie semiprofessionistiche prima di cimentarsi nel delicatissimo compito di arbitro). Le società, da parte loro, dovranno sensibilizzarsi e sacrificarsi, per il bene della propria squadra e dei propri ragazzi. Certo, sarebbe un esperimento per tutti, e non è detto che sarà definitivo; ma è ciò di più auspicabile che possa intendersi in questo difficile periodo sportivo. A chi passa adesso la palla gialla?!!
Intanto oggi è serie A2
Buona fortuna a tutti..
By Roberto Chieco, 2 maggio 2012 @ 14:05
Concordo con quanto sostenuto dall’amico Flavio Marlino.
Bisogna però sottolineare (facciamo mea culpa anche noi giocatori) che il livello di gioco espresso dalla categoria è via via calato negli anni, lasciando carta bianca alla Federazione per non rinnovare l’impianto o farlo in maniera discutibile (arbitri troppo inesperti buttati nella mischia).
Il paradosso, attualmente, è che ad essere ritenute meritevoli di doppio arbitro, in serie B, siano solo le partite play-off/play-out.
La soluzione l’ho espressa più volte a colleghi giocatori ed amici arbitri: facilitare l’accesso alla “carriera” arbitrale di ex giocatori di buon livello (ci ricomprendo ancora, comunque, la serie B) facendoli partire proprio dalla serie B già nell’anno successivo all’addio alla pallanuoto giocata. Attualmente credo che ci debba essere uno stop di 2 anni dall’ultimo tesseramento, periodo durante il quale si finisce con il “disamorarsi”.
Inutile nascondersi: chi ha giocato conosce “i trucchi del mestiere”, la psicologia di un giocatore, il gesto tecnico da premiare; distingue un fallo d’attacco da un’espulsione ed è, peraltro, abituato ad una certa pressione psicologica ed ambientale.
Continuiamo invece ad avere arbitri (e giurie) che sanno perfettamente di dover far allacciare la calotta ma purtroppo fischiano i 2 metri se ci entri col pallone…
By giacomo, 2 maggio 2012 @ 15:12
Come si può non essere d’accordo sul doppio arbitraggio? Secondo me però ne avrebbe diritto anche l’A2 femminile le cui partite spesso sono più difficili da arbitrare rispetto ad una partita maschile anche di ottimo livello per le caratteristiche che hanno le donne nel modo in cui giocano.
Non mi convince dell tutto invece il mettere insieme arbitri esperti ad arbitri giovani, si rischia che poi le decisioni le prenda solo quello esperto rendendo pressochè inutile il giovane. In ogni categoria sarebbe giusto veder arbitrare persone all’altezza della situazione e purtroppo mi chiedo se ce siano a sufficienza per fare doppi arbitraggi ovunque. Un tentativo cmq si potrebbe fare anche in questa direzione magari creando i presupposti per farli allenare meglio in coppia con gli arbitri esperti anche durante la settimana, cosa che dubito accada ovunque come prassi
By angelo, 2 maggio 2012 @ 15:55
Penso che la pallanuoto sia lo sport più difficile in assoluto da arbitrare, poichè al regolamento segue una casistica di avvenimenti di una notevole complessità. Detto questo quattro occhi sono sicuramente meglio di due, ma in acqua vi devono essere 26 cervelli (13 per ogni squadra) più due (degli allenatori)per ogni squadra. E’ inutile parlare di arbitri e dei loro errori, spesso possono sbagliare, ma in una partita quante azioni hanno le squadre per recuperare il risultato…. tantissime. Ma alla fine la colpa è dell’arbitro…. sempre.
By Daniele Palermo, 2 maggio 2012 @ 16:27
…a volte basterebbe anche solo la presenza del commissario di gara, nelle partite più importanti, per giudicare l’operato dell’arbitro in questione; situazione che è venuta a mancare proprio nello scontro diretto della scorsa giornata tra il Sikelia Palermo e la Rari Nantes Napoli, dove il direttore di gara ha spesso optato per scelte alquanto discutibili.
By michel, 2 maggio 2012 @ 17:38
Prendere in considerazione questa tematica è la prima di una lunga serie di inefficienze che fanno da cornice a questo meraviglioso quanto sofferto sport.Detto questo bisogna partire dal presupposto,quanto mai necessario,che fare l’arbitro di pallanuoto è molto ma molto più difficile che in un’altra disciplina sportiva.Quasi sempre nei loro errori non c’è malafede,ma incapacità di capire la vera dinamica di una azione o di un comportamento nei confronti del proprio avversario.Arrivo al dunque.Per fare l’arbitro di pallanuoto,bisogna avere un passato almeno da nuotatore altrimenti certi movimenti non verranno mai capiti da chi probabilmente, e sono convinto che ce ne sono,non sono mai entrati in acqua e che fanno della presunzione la loro arma.Dispiace a volte mettere nelle mani di un incapace le fatiche di una stagione e solo un giocatore può capire la rabbia di un fallo fischiato ingiustamente. Quindi ben venga questa innovazione,anche se di questo se ne parla da tempo immemore,ma con più qualità e professionalità e ne trarrà giovamento tutto il movimento.
Michele
By Elios, 2 maggio 2012 @ 19:00
Ragazzi, tante belle parole e tante soluzioni alla serie B che io chiamo “Pallanuoto ad un arbitro”. Si perche’ non si puo’ chiamare Pallanuoto la serie cadetta con un solo arbitro a seguire il pallone ed altre 5 coppie, in uno sport di contatto, immersse quasi completamente nell’acqua a prendersi letteralmente a legnate!!!!
La serie B non arricchisce nessun atleta, anzi, la maggior parte di voi ci rifonde pure le spese……………..ed allora fermiamoci, anche un anno se necessario, tanto che abbiamo da perdere?
Probabilmente potremo ottenere il secondo fischietto che, anche se come nostro costume sara’ criticato lo stesso, salvaguardera’ il gioco e soprattutto sara’ deterrente per gli atti di violenza gratuita!!!!!!
Buona Pallanuoto a tutti!!!!!!
By Ankehenaton, 3 maggio 2012 @ 08:59
Il doppio arbitraggio sarebbe senza dubbio un’ottima soluzione che gioverebbe anche a elevare il livello degli arbitraggi che in questa serie è veramente basso.
Attualmente gli arbitri, purtroppo, non vengono neppure aiutati dai delegati.
Il problema però sono i costi perchè, purtroppo, gli atleti praticano lo sport per passione e ricevono solo spiccioli che non consentono loro di pagarsi neppure le spese, anzi, i più, vanno addirittura in rosso.
Con queste premesse, se dovranno essere le società a pagare il doppio arbitraggio, visti i tempi, credo che questa soluzione non sarà mai adottata.
By Jhonny, 3 maggio 2012 @ 09:00
Leggo con molta attenzione i commenti sopra esposti. Tutti, ma tutti mettono fette di prosciutto sugli occhi e come al solito tutte , ma tutte le colte delle sconfitte, dei propri errori, delle risse, delle frittate sono colpa degli arbitri? La categoria ha delle lacune e delle pecche, ma ne più ne meno di quelle di tutti gli altri componenti di una partita di pallanuoto, in egual misura. Per fare l’arbitro non ci vuole molto, ci vuole solo di non essere tesserato per una società, ovvio e fare un corso. Poi mi sembra normale che i tempi per le scalate delle categorie dipendono dalla persona e dalle attitudini. Non ho mai visto un giocatore in qualsiasi sport incominciare la carriera in serie A, certo avranno ex giocatori una ” corsia ” preferenziale , ma dovranno dimostrare di meritarla. Altri commenti non ne faccio, perchè tutti quelli fatti da alcune persone che screditano la categoria arbitrale non ne meritano.
By Fabio Puzzanghera, 3 maggio 2012 @ 21:44
Semplifichiamoci la vita, Doppio arbitro dalla A1 alla B, maschile e femminile.
Uguaglianza per tutti.Senza tante storie.
E se mancano gli arbitri?
Utilizziamo gli ex giocatori e giocatrici.
Semplice
By , 4 maggio 2012 @ 18:15
Condivido in pieno quanto descritto dall’ottimo Fabio Censini. Purtroppo pochi, pochissimi arbitri si “allenano” durante la settimana e non basta guardare le partite in TV o dalla tribuna per assimilare quanto fatto dai loro colleghi. Oltre a questo manca totalmente uniformità di giudizi, per esempio come è possibile che in una partita vengano fischiate delle espulsioni a dei giocatori che per mostrare all’arbitro che non stanno facendo fallo all’avversario tengono le mani fuori dall’acqua non in modo verticale che potrebbe ostruire un passaggio o coprire la visuale di gioco ma tenute quasi a pelo acqua, l’espulsione temporanea viene giustificata dicendo “il regolamento dice che non si può tenere due mani fuori dall’acqua” ed altri arbitri permettono (aggiungo GIUSTAMENTE) di giocare e permettere di tentare di rubar palla che è un gesto tecnico insegnato da parecchi allenatori sia dalle categorie UNDER.
Sembra che non ci sia una base comune ma che ogni direttore di gara faccia come meglio crede. Poi sinceramente ho assistito anche a categorie inferiri dove alcuni arbitri non sapevano il regolamento.
Un’altro problema è quello della mancanza di arbitri nel nostro “scalcinato” sport e questo porta alla promozione in categorie superiori anche di chi non lo meriterebbe.
By ciccio malato, 4 maggio 2012 @ 19:26
solo gli ex giocatori posso essere buon arbitri, certo c’è sempre un eccezione ma si pparla di una……solo chi ha provato fatiche puo’ giudicare o arbitrare un altro atleta , conoscere le regole è giusto ma conoscere il gioco pallanuoto è FONDAMENTALE…!
By ciccio malato, 4 maggio 2012 @ 19:30
MI sono dimenticato di dire…giusto 2 aribitri
By umberto, 5 maggio 2012 @ 22:05
caro Salvo, da un lato non posso darti torto ….ma fresco fresco dall’aver assistito nel pomeriggio a due arbitraggi di partite di B agli estremi ….uno assurdo e l’altro attento , teso a evitare mani addosso e gioco duro mi sono detto e quanti con me hanno convenuto …..ma se i due arbitri avessero arbitrato insieme le due partite ……non avremmo visto qualcosa di più concreto per entrambe le partite ?…..troppi giocatori esperti ….magari meno allenati e pieni di malizia agonistica…..a volte colpi proibiti appena l’arbitro si gira…..ma mi ripeto …..sono gli stessi arbitri che mal vivono l’arbitraggio singolo ……giorni fa un bravo arbitro romano ….promosso in A2…..alla mia precisa domanda: ” ma se Ti chiamassero, andresti a arbitrare incontri di cartello in B ” mi ha risposto ….” speriamo non mi chiamino mai più in B ” ……e del campionato U20 vogliamo parlarne …….stiamo parlando di mezza serie A che ci gioca !!!!! ……a mio avviso ……iniziando dalla B e via via andando all’U20 e U17 ….passando per l’A2 femminile …….va inserito appena possibile il 2° arbitro ….senza tralasciare il commissario di campo…..magari ottimizzando i costi di trasferta …..un’ultima chiosa …..ma molti giocatori prendono i patentini per allenare ….non sarebbe bene incentivarli perchè prendano il patentino da arbitri ?
By johnny, 7 maggio 2012 @ 22:02
Una sola proposta: Ma perchè non si fa come nel basket??per prendere il patentino da allenatore devono fare gli arbitri per un anno, con un doppio vantaggio: il primo che imparerebbero il regolamento che quasi nessuno sa e l’altro che capirebbero le difficoltà del ruolo.
By riccardo busonero, 8 maggio 2012 @ 07:56
Il problema non è uno o 9 arbitri. Se un arbitro incompetente crea confusione o disagi e spesso motivo di nervosismo dentro e fuori l’acqua, due arbitri incompetenti sarebbero un maledizione divina. Si cominci a scendere dal piedistallo e a non dire loro di NON dover parlare con i giocatori. Spesso oltretutto sono arbitri che si portano antipatie personali e parlo di ex giocatori o arbitri che magari ci siamo ritrovati in campionati di C e poi saliti di categoria. La federazione cominci a prepararli REALMENTE e mandi in B solo chi merita visto che ci sono fischietti che non sanno nemmeno bene il regolamento che per esempio fischiano palla sotto con avversari distanti 5 metri (potrei fare altri mille esempi). Nell’articolo si dice 4 occhi meglio di due ma forse senza accollare ulteriori prezzi alle società basterebbe che la giuria anziche parlare di che smalto mettersi o fare le parole crociate sia di AIUTO VERO e il commissario che viene di tanto in tanto anziche proteggere a priori i cani che la federazione manda ad arbitrare intervenga durante le partite ed aiuti o rimproveri a seconda delle nescessità chi arbitra
By riccardo busonero, 8 maggio 2012 @ 08:03
per me gli unici arbitri incontrati preparato sono Boccia e Ricciotti
By Serie B, 8 maggio 2012 @ 11:22
…praticamente il riassunto di quello che dice Di Fulvio è che nella serie B il livello è basso e ci sono squadre che si allenano 3 volte a settimana allora è inutile mettere due arbitri… il ragionamento potrebbe anche essere giusto se cosi fosse…ma dato che ci sono squadre che vogliono salire in A2 o che comunque si allenano tutti i giorni non vedo perchè debbano sperare nella sorte di un buon arbitraggio, in questo modo si favoriscono proprio le squadre che si allenano poco e perchè un solo arbitro certe volte non vede brutalità, gioco violento, proteste o tabelloni con i 30” che non si fermano e chi ne ha piu ne metta e fà delle scelte per sentito dire.
Sicuramente 2 occhi sono meglio di 4, se poi il problema è quello economico è inutile tutta questa discussione.
Buon allenamento a tutti
By flavio, 9 maggio 2012 @ 11:58
io a volte mi chiedo i commissari che cosa ci sono a fare !!! due sono le cose, o li proteggono, o se ne fregano di riportare i disastri che gli arbitri fanno… perchè se non è così devo pensare che sono i primi che non sanno la pallanuoto dove ha un inizio e dove una fine !! ci vengono a raccontare che quando l’arbitro sbaglia poi vengono fermati . Ma quando?? ma Dove ?? sono sempre lì a far danni e a condizionare campionati che sono FALSATI.