Pro Recco campione d’Europa

LE FOTO DI VOULIAGMENI-PRO RECCO

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PARLANO I PROTAGONISTI

Alessandro Martini, responsabile della ‘femminile’ della Pro Recco

E’ un ‘emozione bellissima, tanto più che abbiamo trovato la difficoltà tipica di chi è favorito e di chi sa che deve vincere ad ogni costo perché tutti glie lo chiedono. Eppure hanno cercato in tutti i modi di impedircelo, perché anche nella direzione arbitrale ho visto due o tre interventi nei quali ho ravvisato il tentativo di riaprire la partita. Ma sono dettagli. Ora godiamoci questo momento.

Riccardo Tempestini, allenatore

E’ stata una vittoria emozionantissima, perché è stata dura. Volevamo fare ritmo, ci siamo riusciti, quello è stato il ‘break’ decisivo, ma poi è stata un sofferenza fino alla fine. Le ragazze alla fine erano stanche. Asimaki era temibile, avevamo pensato di fare anche pressing, perché è facile parlare di zona, ma poi le palle arrivano lo stesso, quindi abbiamo spesso cambiato marcatura in corsa. Molto bene la Gigli sui tiri da media distanza, abbiamo sbagliato un po’ in attacco, ma soprattutto grande difesa. Questa è una squadra vera, lo sto dicendo da ottobre, non solo oggi.

Elena Gigli, portiere

Quando il portiere para bene, come dite, voi il merito è di tutta la difesa. La dedica è per le ragazze, l’allenatore e la mia famiglia.

Fabio Conti, CT Nazionale femminile

Ho visto bella pallanuoto, non solo sotto l’aspetto tattico, ma soprattutto per l’aspetto mentale. La Pro Recco ha girato il risultato e l’ha gestito, grande lavoro di Tempestini. Era una sorta di Italia-Grecia femminile. Oggi non è male incontrare la Grecia, perché dall’europeo in poi c’è stata un’inversione di tendenza. Complimenti alle ragazze per un anno pieno di impegni, frutto della collaborazione che c’è con noi.

Eraldo Pizzo, responsabile della ‘maschile’

C’ è differenza nel gioco fra i successi che ho sperimentato con gli uomini e questo con le ragazze, ma l’emozione è sempre la stessa. E’ una squadra che si chiama Pro Recco  è frutto del presidente Volpi e si vede che è proprio l’aria che si respira a Recco.

Roberta Bianconi, attaccante

Sono orgogliosa che il mio gol sia stato importante. Peccato che non ci fosse molto pubblico per condividere con lui questo successo, ma è stata pur sempre un’emozione enorme.

Rita Dravucz, attaccante

Sono soddisfattissima. E’ la quarta Coppa dei campioni che vinco, è un ‘emozione sempre nuova. Abbiamo lavorato moltissimo per questo obiettivo e lo abbiamo conquistato al 100 per 100.

Interviste di Guido Martinelli


Sabato 5 maggio – finali

1-2 posto

VOULIAGMENI-PRO RECCO 7-8 (4-2, 0-3, 1-2, 2-1)

Vouliagmeni: Kovdou, Tsoukala 2, Melidoni, Xenaki, Liosi 1, Kalogerakou, Asimaki 3, Roubesi 2, Gerolymou 1, Chydirioti, Kouteli, Lara, Lavi. All. Dimou.

Gmg Pro Recco: Gigli, Abbate, Cotti 1, Kisteleki 1, Queirolo, Cordaro, Maggi, Begin, De Benigno, Rambaldi, Bianconi 1, Frassinetti 3, Dravucz 2. All. Tempestini.

Arbitri: Savinovic (Cro) e Teixido (Esp).

Delegato Len: Perisic (Srb).

Superiorità numeriche: Vouliagmeni 3/10, GMG Pro Recco 1/6.

Note: nessuna uscita per limite di falli.

KIRISHI – Finisce come era cominciata: con Riccardo Tempestini che bacia e abbraccia, una ad una, le sue ragazze. Ma stavolta in acqua, come si conviene per un trionfo così bello, così importante. La Pro Recco femminile è campione d’Europa già al suo primo anno di vita: sarebbe un record se alle spalle di questa impresa non ci fosse l’eredità ricevuta dal Rapallo. E dunque è giusto scrivere che in questo straordinario 2012 della pallanuoto ligure (vittoria della Jadranska Liga, dell’Euro Cup, della Coppa Len e della Champions Cup) sono quattro e non tre le città liguri che hanno onorato l’Italia: Recco, Rapallo, Savona e Imperia.

Come l’ha onorata la Pro Recco? Facendo rimanere a secco per circa due tempi di gioco una squadra come il Vouliagmeni che ha il centroboa più forte al mondo (Asimaki divide lo scettro con Frassinetti e la spagnola Garcia) e tiratrici di grandissimo valore. E per giunta la squadra di Tempestini è riuscita a soffocare la forza dell’attacco greco in un momento di grande difficoltà, sul 4-2 per il Vouliagmeni. Un +2 generato soprattutto dalla dirompente forza d’urto di Asimaki, benchè il termine forza urto possa risultare risibile considerata la stazza (assolutamente normale) della fuoriclasse greca. Teresa Frassinetti al suo confronto è un Marcantonio, ma la classe della biancoceleste è altrettanto cristallina. E’ proprio il centro della nazionale a confezionare l’aggancio (4-4) che fa da preludio al sorpasso di Bianconi.

Cosa succede sul 4-5? Succede che fioccano espulsioni contro la Pro Recco, si gioca praticamente ad una porta sola. Ma la squadra di Tempestini non solo resiste alla grande, ma colpisce più volte in contropiede con la magnifica Dravucz, e il suo aspetto fisico con l’aggettivo stavolta non c’entra proprio nulla.  La Pro Recco conquista un imporantissimo +2, sfiora il +3, torna a +1 (la bravissima Tsoukala), riguadagna il +2 e lo difende con successo fino al termine.

Nota conclusiva dedicata agli arbitri. Difficile trovare in una sola gara tanti rigori e superiorità numeriche negate da un lato e dall’altro. Fermo restando che, per quello che hanno combinato, i due direttori di gara meriterebbero di essere sospesi per un bel pezzo, alla fine se la sono cavata comunque a buon mercato perchè, a conti fatti, ha vinto la squadra più meritevole.

Mario Corcione


LA PARTITA VISTA DA MARCO CAPANNA

Meritato il successo della Pro Recco?

Sicuramente. La squadra di Tempestini, dopo un avvio difficoltoso (4-2 per il Vouliagmeni) è stata capace di far segnare alle avversarie soltanto due reti in più di tre tempi di gioco.

Grandissima difesa con l’uomo in meno…

Grandissima difesa in senso assoluto. Dal secondo tempo in poi la Pro Recco ha contenuto molto bene Asimaki dopo una prima frazione nella quale il centro del Vouliagmeni aveva fatto danni consistenti nelle retrovie biancocelesti. Cambiando continuamente difesa, inoltre, Tempestini ha messo in grande difficoltà l’attacco ellenico, costretto spesso a conclusioni forzate anche dall’aggressività della difesa biancoceleste. Tuttavia, in questa sconfitta, il Vouliagmeni ci ha messo anche del suo sbagliando troppo con l’uomo in più.

Le migliori in acqua?

Dravucz e Frassinetti da un lato, Tsoukala dall’altro. Grande giocatrice la greca.

Peggiori in campo gli arbitri…

A volte non riesco proprio a capire certe decisioni. Cosa deve fare di più un centroboa per ottenere un rigore dopo essersi girato al centro ed essere rimasto solo davanti al portiere?

Mario Corcione


IL COMUNICATO DELLA GMG PRO RECCO

La GMG Pro Recco, alla sua prima partecipazione vince la Womens Champions League, la vecchia Coppa dei Campioni. Non era facile, perché tutti la davano favorita. Grandi festeggiamenti alla fine della dura battaglia con le greche, per un successo da incorniciare. I soliti voli in acqua, vestiti, da Tempestini a Pizzo, alla fisioterapista Javarone, al secondo allenatore Patrone, al responsabile Martini.

Il tecnico sfoggia una maglia dedicata a lui che le ragazze gli regalarono nel giorno del suo 50° compleanno, griffata di tutti i loro soprannomi. Tempestini aveva profetizzato: “La indosserò al momento giusto”. Quel momento è arrivato e la dedica del tecnico è per le sue ragazze.

Si parte in una piscina comunque ben frequentata, nonostante la squadra di casa abbia terminato la sua finalina. Subito una serie di azioni senza sviluppo, con una bella parata di Gigli, poi le greche passano in vantaggio con un gol di Asimaki in posizione di centro, tiro, parata di Gigli, la palla carambola sulla stessa e varca la linea. La Ggm pareggia al primo tentativo: Kisteleki ruba la palla all’avversaria, serve al centro Frassinetti, deviazione al volo con il palmo. Nuovamente in vantaggio il Vouliagmeni con Asimaki, ancora. In posizione di centro, fra Frassinetti e Rambladi che non riescono ad anticipare, alza la palla dall’acqua con spalle alla porta. Il gioco greco si fonda tutto si di lei, ma per ora il risultato dà ragione a Dimou. Secondo pareggio della Gmg, segna Cotti da posizione 5, a schizzo fra primo palo e Kouvdou. Poi due gol improvvisi delle greche: trasforma una superiorità (fuori Abbate) con Roubesi, poi Touksala coglie l’angolo basso con tiro incrociato dai 5 metri alla destra di Gigli. Il primo quarto finisce 4-2

All’inizio del s.t. Frassinetti in beduina tira centralmente, bella risposta di Kouvdou, che si supera subito dopo in uno contro zero di Dravucz. Ma nulla può su una conclusione ancora di Frasinetti in posizione di centro, che alza la palla dall’acqua. Difficile produrre gioco, il Vouliagmeni marca spesso a pressing e non prende controfughe. La rincorsa della Gmg produce però il pareggio: ancora Frassinetti, che trasforma una superiorità per espulsione di Touksala. Terzo gol consecutivo della Pro: Bianconi sul filo dei secondi deve concludere, inventa una colomba da 5 metri che supera Kouvdou, 4-5 e primo vantaggio per la squadra di Tempestini. Il tempo si chiude con un’espulsione di Roubesi a zero secondi. E’ importante conquistare la palla nel terzo tempo per sfruttare tutti e trenta i secondi di superiorità. Ci riesce la Pro Recco, ma l’azione non va a buon fine.

Asimaki conquista l’ennesima superiorità, ma la difesa della Pro regge… Ma c’è Abbate con due penalità.
E’ una lotta all’ultimo respiro su ogni pallone. Tre superiorità numeriche fallite dalle due squadre, due del Recco una del Vouliagmeni. Abbate, servita magistralmente da Rambaldi, incoccia la mano di Kouvdou, poi improvvisamente il +2: brava, la Pro Recco, a pescare libera la fascia destra delle avversarie, si incunea Dravucz che segna con tiro incrociato.

Le fasce esterne delle greche ora sono ben controllate dai difensori della Pro Recco e alla Asimaki non arrivano più palloni, Begin le ha preso le misure. Ci pensa però Liosi da posizione angolata, Begin ha un attimo di esitazione mentre chiede di scalare, tiro incrociato e gol. Ma trenta secondi dopo ancora Dravucz ristabilisce il +2 su passaggio di Queirolo.

Ci si avvia all’ultimo quarto con molte speranze. Due gol da rimontare per il Vouliagmeni sono davvero molti, vista la fase difensiva di Tempestini. Però ci riesce nuovamente Tsoukala su superiorità numerica con Frassinetti nel Pozzetto. Superiorità per la Pro Recco, para Kouvdou la prima conclusione, sulla seconda Teixido vede un’improbabile ‘palla sotto’. Arriva finalmente il gol di Kisteleki, in controfuga sulla destra, palla fra palo e portiere, 6-8. Palla ad Asimaki che riceve in verticale, Begin fa un’ottima guardia. Egualmente subito dopo Asimaki è costretta in beduina, miracolo di Gigli, autrice di una gara super, ma in ciò aiutata da tutta la difesa. Mancano 4 minuti, doppio vantaggio e tanta tensione. Gerolymou ‘strappa’ in ripartenza, fuori. Tempestini,vin un momento che potrebbe essere decisivo, chiama il primo time out. Tira Dravucz, respinta, ta-pin di Bianconi, palla che si ferma sulla linea. Dall’altra parte espulsione di Cotti, Gigli para il tiro di Tsoukala. Momenti caldi, ma la Pro mantiene la testa fredda. Due pali per le greche, uno interno che grazia Gigli.

Pro Recco in possesso di palla a 1.22 dal termine, non forza la Pro, gestione della palla e conclusione solo alla fine dei 30”. Time out chiesto da Dimou a un minuto dal termine, le greche devono forzare obbligatoriamente. Espulsione di Dravucz, dubbia, segna Asimaki, mancano 35 secondi al termine. La Pro li gestisce tutti, gli ultimi 5 secondi di possesso palla greco sono ininfluenti. Termina l’incontro, mentre si contano i secondi. Conclusione degna di una finale. Poi il via ai festeggiamenti sotto gli occhi divertiti del delegato Perisic. Per lui un sospiro di sollievo, tutto è andato organizzativamente bene.

Guido Martinelli

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.

KIRISHI – La GMG Pro Recco è sul trono d’Europa. La squadra ligure batte per 8-7 le greche del Vouliagmeni NC e conquista il massimo trofeo europeo per club femminili.
E’ stata una Pro Recco in grado di soffrire, sotto di due nel primo tempo con le reti negli ultimi 50 secondi Roumpesi e Tsoukala, reagire e passare avanti, con il break di 3-0 nel secondo parziale aperto da Frassinetti e chiuso da Bianconi, e mantenere le greche a distanza fino alla fine. Inutile il gol di Asimaki a 36″ dalla sirena.

Si tratta del decimo successo di una squadra italiana nella storia della competizione dopo gli otto dell’Orizzonte Catania (1994, 1998, 2001, 2002, 2004, 2005, 2006 e 2008) e quello della Fiorentina Waterpolo (2007), il terzo trionfo stagionale nelle coppe europee per i club italiani dopo la vittoria della Coppa Len femminile da parte della Mediterranea Imperia e dell’Euro Cup maschile da parte della Carisa Savona.

Da Londra, dove è impegnato per i sorteggi olimpici, arrivano i complimenti da parte del presidente della Federnuoto Paolo Barelli. “Desidero rivolgere le mie congratulazioni alla società Pro Recco, alla dirigenza, al tecnico Tempestini e a tutte le ragazze per questo trionfo che riporta in Italia un trofeo così importante dopo 4 anni. La crescita del movimento pallanotistico italiano, presente a Londra con il Settebello campione d’Italia e il Setterosa campione d’Europa, viene oltremodo esaltata dai traguardi che in questa stagione i nostri club hanno raggiunto a titolo europeo. Abbiamo già sottolineato le imprese di Mediterranea Imperia e Carisa Savona e non dimentichiamo che il prossimo weekend la Ferla Pro Recco sarà a Oradea per la Final Four di Champions League: faremo tutti il tifo per uno storico en-plein delle squadre italiane nelle coppe”.

3-4 posto

LE FOTO DEL MATCH SU

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KINEF-ORIZZONTE 18-12 (4-2; 4-0; 4-6; 6-4)

Kinef Surgutneftegaz Kirishi: Kovtunovskaya, Fedotova 6, Prokofyeva 2, Konukh 1, Kurochkina, Krimer 1, Simanovich, Kirilcheva, Belyaeva 4, Khokhryakova 1, Okuneva 2, Lisunova 1, Karnauch. All. Kabanov.

Venosan Orizzonte Catania: Ricciardi, Miceli 2, Garibotti 2, Radicchi, Di Mario 2 (1 Rig..), Aiello 1, Palmieri 3, Motta 1, Marletta, Verde, Figge 1. All. Miceli.

Arbitri: Savinovic (Cro) e Wengenroth Martinelli (Sui).

KIRISHI – Quattordici gol di scarto tra semifnale e finale: è senza precedenti questa Final Four per l’Orizzonte, che chiude al quarto posto la competizione con un bilancio di 18 reti fatte e 32 subite. Bilancio pesante, ma che ci può stare considerando la forza della squadra etnea in questo momento rapportata a quella delle altre tre protagoniste. Tuttavia la finale per il terzo e quarto posto con il Kinef avrebbe potuto avere uno scarto diverso se, nel momento in cui l’Orizzonte era impegnato in un’orgogliosa rimonta (da 12-6 a 12-9), gli arbitri non avessero penalizzato la squadra di Miceli con decisioni che hanno rilanciato il Kinef verso il +6 finale. Era anche +7, ma nelle ultime battute Di Mario ha provveduto ad accorciare le distanze scaricando tutta la sua rabbia con un gran tiro in diagonale da posizione 3.

IL COMUNICATO DEL VENOSAN ORIZZONTE

La Venosan Orizzonte Catania conclude la stagione 2011-12 di Coppa Campioni di pallanuoto femminile al quarto posto.

E’ questo il verdetto uscito oggi dalla piscina di Kirishi (Russia), dove nel pomeriggio le catanesi sono state sconfitte nella finale per il terzo posto proprio dalle padrone di casa con il risultato di 18-12.

Così come accaduto nella semifinale di ieri contro la Pro Recco, che oggi ha conquistato il titolo contro le greche del Vouliagmeni, le rossazzurre hanno vissuto una giornata difficile, nella quale non sono mai riuscite ad impensierire le atlete russe.

Già complicata la situazione nel primo tempo, vinto 4-2 dal Kirishi, praticamente scritta la partita a metà gara, dopo che le russe conquistano il parziale con un secco 4-0.

Tentativo di risveglio per le ragazze di Martina Miceli nel terzo tempo, vinto 6-4 dalle catanesi, con le padrone di casa che però conquistano l’ultima frazione con il medesimo risultato.

Questo il commento del General Manager della Venosan Orizzonte Catania a fine partita: “In una finalina che aveva solo un valore simbolico il valore avrebbe dovuto trovarlo ognuno di noi – ha detto Giuseppe La Delfa – , soprattutto per cancellare la prestazione di ieri e convincersi che era stato solo un incidente. Lo abbiamo fatto solo a fasi alterne, a tratti, alternando qualche buon momento di gioco a pause enormi che ci sono costate già nel secondo tempo un parziale troppo grande da colmare. Indipendentemente però da cosa in acqua ha funzionato e cosa no, il problema e’ principalmente mentale, per chi non crede più nei propri mezzi e aspetta che la soluzione passi sempre dalle stesse mani. Quando ci riuscirà di mantenere concentrazione e determinazione ad alto livello per quattro tempi, potremo tornare a vincere e ad ambire a qualcosa. Le opportunità per dimostrarlo sono ormai pochissime, ma se ne capiremo il valore daremo almeno un’immagine di noi più consona alla nostra storia”.

La Venosan Orizzonte Catania tornerà in vasca Mercoledì 9 Maggio 2012 alle ore 15:00, nella piscina di Via Zurria (CT), nell’ultima giornata della regular season del campionato femminile di Serie A1 di pallanuoto.

Le rossazzurre affronteranno ancora la GMG Pro Recco, che al momento è anche l’avversaria designata dalla classifica per la semifinale-Scudetto della Final Four di A1 femminile, che si giocherà Venerdì 18 e Sabato 19 Maggio a Civitavecchia (ROMA).

Antonio Costa

***

Venerdì 4 maggio – Semifinali

LE ALTRE FOTO DEL MATCH SU

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ORIZZONTE-PRO RECCO 6-14 (3-5; 2-3; 1-2; 0-4)

Venosan Orizzonte: Ricciardi, Miceli, Garibotti, Radicchi 2, Di Mario 3, Aiello, Palmieri, Motta 1, Marletta, Verde, Figge. All. Miceli.

Gmg Pro Recco: Gigli, Abbate 1, Cotti 1, Kisteleki 4, Queirolo, Cordaro, Maggi, Begin, De Benigno 1, Rambaldi, Bianconi 4, Frassinetti, Dravucz 3. All. Tempestini.

Arbitri: Savinovic (Cro) e Wengenroth Martinelli (Sui)

KIRISHI – Non c’è mai partita, o quasi. L’Orizzonte dà l’impressione di poter contendere il successo alla Pro Recco soltanto nella prima parte della gara, quando Radicchi e Di Mario (bellissimo gol da fuori) agganciano sul 3-3 la squadra di Tempestini, che era partita subito col piede giusto (2-0, 3-1). Ma l’illusione dura poco: ci mette pochi minuti la Pro Recco a ristabilire le distanze (3-6) e le gerarchie in acqua, dove la squadra etnea fatica molto soprattutto in fase offensiva nonostante il solito grande impegno di Palmieri al centro. Dopo l’intervallo più lungo, poi, la gara diventa un monologo della squadra ligure, che forte della sua netta superiorità fa praticamente quel che vuole in campo.

LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Partita senza storia. Viene da pensare che per l’Orizzonte arrivare a questa Final Four sia già stato un grande risultato.

Sì, in questo momento la Pro Recco non è un ostacolo alla portata dell’Orizzonte. la squadra di Tempestini, non lo dimentichiamo, in Champions Cup può contare anche su una Dravucz in più, inserimento che allunga ulteriormente il gap tra le due formazioni.

A fine gara la faccia di La Delfa, inquadrata dalla tv russa, era tutto un programma…

Non credo si aspettasse molto di più dalla sua squadra. Non credo fosse delusione quella dipinta sul suo volta, ma la consapevolezza del momento particolare che sta attraversando l’Orizzonte, con un ciclo che si è chiuso e tanto lavoro da fare per riportare la squadra ai livelli di sempre.

Che finale sarà quella tra Pro Recco e Vouliagmeni?

La squadra di Tempestini ha una grande occasione perchè non dovrà affrontare la formazione di casa. E poi è superiore al Vouliagmeni, che tra l’altro ha una panchina  più corta rispetto alla Pro Recco. Però Frassinetti e compagne devono stare molto attente, le greche sono davvero capaci di tutto. Lo hanno già dimostrato capovolgendo il pronostico della partita con il Kinef.

IL COMUNICATO DELLA GMG PRO RECCO

E’ una piscina piuttosto dimessa quella che si presenta al cospetto della gara che i russi considerano di non grande interesse, quasi dei poveri, visto che la loro rappresentante Kinef Kirishi è stata esclusa dalla finale da poco.

Alla prima azione pericolosa la squadra di Tempestini è già in vantaggio. Rigore di Radicchi e trasformazione di Bianconi, 1-0. Subito appresso bel gol di Cotti a schizzo che supera Ricciardi. Leggera flessione delle liguri e Radicchi (che si fa ampiamente perdonare del rigore causato) segna a uomini pari. Neppure 30 secondi e Kisteleki ristabilisce il +2. Due gol di seguito delle siciliane che raggiungono un pari ormai insperato, anche perché nel mezzo il Recco spreca una superiorità per espulsione di Aiello. Ma la Pro è pungolata. Esce di prepotenza la Dravucz, prima su superiorità numerica da posizione cinque, poi su azione ad uomini pari. La prima frazione, che la Pro Recco vince due volte dopo essere stata raggiunta, termina sul 5-3 per le ragazze in calottina blu.

La seconda frazione si apre con un gol di Kisteleki ad uomini pari e questa volta il vantaggio delle liguri è di +3. Sbaglia una superiorità numerica la squadra di Tempestini, in un doppio tentativo ribattuto da Ricciardi, e alla prima occasione ne paga le conseguenze: fuori Cotti, Motta trasforma e accorcia: 4-6. Poi esce Tania Di Mario, la Pro trasforma la sua prima superiorità; le ragazze fanno girare la palla, poi conclude Bianconi da posizione centrale di forza e ‘pesca ‘ la quadrella alla sinistra di  Ricciardi.  Segna ancora Kisteleki: in posizione leggermente decentrata, spalle alla porta, riceve il passaggio da retro, riceve sul dorso, torsione e colomba sul palo opposto di Ricciardi. Gol di gran classe e testa fredda. A questo punto la gara sembra incanalata verso la disfatta di un Catania un po’ dimesso, per vari motivi, forse anche societari… Ed invece Di Mario, complice una distrazione della Gigli, segna e contribuisce a tenere in vita le speranze della siciliane: mancavano 4 secondi alla sirena.

Nella terza frazione Abbate aumenta il bottino, con una colomba, siamo sull’ 8-5 per la Pro, poi una bella azione con tocco di prima intenzione di Kisteleki in posizione di centro con una leggera deviazione della palla che trae in inganno Ricciardi, siamo sul 5-10. Poi rigore, di Begin, batte Di Mario e trasforma, si chiude il tempo sul 10 a 6 per le liguri. Partita che si avvia ad una conclusione piuttosto facile per le biancocelesti. Segna Bianconi dal perimetro ancora con palla leggermente toccata, ma in maniera ininfluente e comunque destinata all’incrocio, là dove la palla si insacca, 11-6 per la Pro. Teresa Frassinetti conquista al centro il secondo rigore delle liguri. Tira Bianconi e segna di prepotenza, 12-6. Sull’espulsione della Dravucz Miceli e La Delfa chiedono il time out. De Benigno (alla maniera di Kasas) va in cielo e ruba la palla alle siciliane, frustrando la loro superiorità numerica. Si mette in evidenza la Gigli con alcune parate belle ma le siciliane sembrano aver perduto lo smalto. Il Catania perde anche definitivamente Di Mario per il terzo fallo, sulla superiorità conseguenziale segna Dravucz, 13-6, più che doppiate le avversarie. La felice giornata biancoceleste registra anche il gol del difensore De Benigno, normalmente non adusa al gol. Poi terzo gol della Dravucz che appare come la ciliegina sulla torta. Domani il Vouliagmeni.

Riccardo Tempestini parte dalla sua difesa: quattro espulsioni in tutto, di cui una penalità da rigore: “Avevamo per la verità optato anche per un altro tipo di difesa che prevedeva molto più pressing. L’abbiamo fatto nella maniera giusta, le  nostre marcatrici per eccellenza Begin, Rambaldi e De Benigno hanno lavorato molto bene sul centro. Sapevamo che loro erano invece piuttosto fallose ed abbiamo giocato in quel senso, ottenendo molti falli a favore. E’ stata una scelta giusta, poi da quel momento abbiamo alternato altri tipi di difesa ed è andato tutto bene”.

Il Catania nella seconda parte della gara ha segnato un solo gol e zero nel quarto…

“Il Recco è una squadra costituita da 14 giocatrici e la scelta di tenere fuori ‘Sole’ Stasi, il secondo portiere, è stata molto dolorosa perché non le ha consentito di partecipare ad una semifinale; però questo sacrificio ci ha permesso di ruotare gli altri elementi per dare continuità al gioco; sapevo che ciò avrebbe portato qualcosa di positivo, al punto che il Catania, dopo i primi due tempi, in cui è stato in partita, ha accusato molta più difficoltà”.

Avresti temuto più per la finale il fattore campo del Kinef o la freschezza del Vouliagmeni?

“Sinceramente non sapevo che cosa poter preferire prima e non so adesso qual è la soluzione migliore. Oggi il fattore campo alle russe non ha portato bene, tant’è che nel terzo e quarto tempo erano bloccate, irriconoscibili, non trovavano soluzioni, sembrava che  la palla pesasse tre chili. Posto che se fossero andate in finale forse si sarebbero sbloccate, tuttavia a vederle oggi c’era da sperare di incontrare loro in finale. Il Vouliagmeni per contro è una squadra osticissima, costituita quasi tutta da giocatrici della Nazionale greca (un luogo dove questo sport è molto smaliziato) che si conoscono a menadito; non sbagliano e non rischiano quasi niente, non si espongono alle controfughe, insomma una squadra difficile da affrontare. Abbiamo le nostre armi, ma bisognerà stare attenti”.

Le dichiarazioni di Teresa Frassinetti: “Abbiamo giocato  bene, ma il risultato così rotondo non è del tutto veritiero. Noi però siamo state brave ad andare in vantaggio, mantenerlo e gestirlo per tutta la gara. Poi abbiamo rallentato perché domani avremo una partita importante. Le greche costituiscono un’ottima squadra, hanno tanta bravura, capacità ed anche voglia di rivalsa perché di recente sono state escluse dai giochi olimpici. Quindi avranno fame…”.

Dobbiamo temere la Asimaki o sono loro a dover temere la Frassinetti?

“Ve lo dirò domani, vedremo…”.

Guido Martinelli

IL COMUNICATO DEL VENOSAN ORIZZONTE

La Venosan Orizzonte Catania non riesce nell’impresa di battere ed eliminare la GMG Pro Recco nella semifinale di Coppa Campioni di pallanuoto femminile.

Oggi pomeriggio, infatti, le ragazze di Martina Miceli sono state battute 14-6 nel derby tutto italiano contro le liguri, che quindi giocheranno la finalissima di domani contro le greche del Vouliagmeni, mentre le catanesi scenderanno in vasca subito prima per giocarsi il terzo posto contro le padrone di casa del Kirishi (RUSSIA).

Partita in salita sin dall’inizio per le rossazzurre, subito sotto 2-0 e poi 3-1 ma capaci di trovare il 3-3. Da lì in poi però si spegne la luce e la Pro Recco va a chiudere il primo tempo sul 5-3. Il divario tra le due squadre cresce di misura sia nel secondo che nel terzo parziale, vinti sempre dalle liguri per 3-2 e 2-1. Le catanesi mollano poi la presa nell’ultimo tempo, conquistato dalla Pro Recco con un secco 4-0 che fissa il risultato finale sul 14-6.

Nella Venosan Orizzonte Catania tre reti per Capitan Tania Di Mario, due per Federica Radicchi, una per Silvia Motta.

Queste le dichiarazioni del General Manager della Venosan Orizzonte Catania alla fine del match: Purtroppo anche oggi abbiamo giocato un’altra partita assolutamente da dimenticare “. – dice Giuseppe La Delfa – , come del resto ci è capitato spesso negli ultimi mesi. Ogni commento è sicuramente superfluo, ma mi auguro che si possa concludere la stagione in modo dignitoso, soprattutto per il rispetto del nome che portiamo. Io comunque ci credo ancora e quindi mi auguro che nei quindici giorni che ci separano dalla Final Four di campionato si riesca a trovare il modo di reagire a questo momento così difficile. E’ dura, ma faremo di tutto per giocarci al meglio le nostre carte per chiudere la stagione in crescendo e provare a vincere lo scudetto””.

La finale per il terzo posto tra Venosan Orizzonte Catania e Kinef Surgutneftegaz Kirishi si giocherà domani, Sabato 5 Maggio 2012, alle ore 13:00 italiane, nella piscina di Kirishi (Russia).

Antonio Costa

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VOULIAGMENI-KINEF 10-8 (4-6; 3-1; 2-1; 1-0)

LE ALTRE FOTO DEL MATCH SU

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Vouliagmeni: Kovdou, Tsoukala 3, Melidoni 2, Xenaki, Liosi, Kalogerakou, Asimaki 2, Roubesi 2, Gerolymou 1, Chydirioti, Kouteli, Lara, Lavi. All. Dimou.

Kinef Kirishi: Kovtunovskaya, Fedotova 2, Prokofyeva 2, Konukh, Kurochkina 1, Krimer, Simanovich, Kirilcheva, Belyaeva 1, Khokhryakova, Okuneva, Lisunova 2, Karnauch. All. Kabanov.

Arbitri: Matache (Rou) e Teixido (Esp).

KIRISHI – Una magnifica Asimaki trascina il Vouliagmeni al successo sulle padrone di casa del Kinef. In avvio è proprio il centroboa della nazionale greca con due azioni “gemelle” (con la prima procura un penalty, con la seconda va direttamente in gol) a costruire il primo break della gara: 3-1. Ottima, però, è la reazione della squadra di Kabanov: con un parziale di 1-6 le russe cambiano completamente il volto dell’incontro. Ma ancora Asimaki, con una beduina vincente, dà l’inizio al controbrek (5-0, punteggio 9-7) della squadra ellenica, mentre il Kinef si dissolve e non riesce, nonostante gli assalti finali, a raggiungere almeno i supplementari.

LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Meritata la vittoria del Vouliagmeni?

Sicuramente. Le elleniche hanno confermato la loro dote principale: è una squadra cinica, che sbaglia poco. E che possiede uno straordinario centroboa, Asimaki, bravissima anche oggi.

Il Kinef?

Sul 4-7 a favore ha accusato “il braccino del tennista”, che spesso colpisce le squadre russe quando hanno in pugno la gara. La squadra di Kabanov non è stata più capace di esprimersi sugli stessi livelli ed ha incassato un parziale di 5-0 che ha lanciato il Vouliagmeni verso la vittoria. Hanno avuto il loro peso sul risultato finale anche clamorose palle-gol fallite dalle russe, in particolare da Konukh.

L’arbitraggio?

Non è stato particolarmente casalingo, ma comunque il Vouliagmeni ha dovuto fare i conti con situazioni diciamo “statisticamente” inusuali: ben 4 gol annulati per fallo in attacco alla squadra greca.

La GMG Pro Recco, alla sua prima partecipazione vince la Waomens Champions League, la vecchia Coppa dei Campioni. Non era facile, perché tutti la davano favorita. Grandi festeggiamenti alla fine della dura battaglia con le greche, per un successo da incorniciare. I soliti voli in acqua, vestiti, da Tempestini , a Rizzo, alla fisioterapista Javarone, al secondo allenatore, Patrone , al responsabile Martini.
Il tecnico sfoggia una maglia dedicata a lui che le ragazze gli regalarono nel giorno del suo 50° compleanno, griffata di tutti i loro soprannomi. Tempestini aveva profetizzato: “ la indosserò al momento giusto” Quel momento è arrivato e la dedica del tecnico è per le sue ragazze.
Si parte in una piscina comunque ben frequentata, nonostante la squadra di casa abbia terminato la sua finalina. Subito, una serie di azioni senza sviluppo, con una bella parata di Gigli, poi le greche passano in vantaggio con un gol di Asimaki in posizione di centro ,tiro, parata di Gigli,la palla carambola sulla stessa e varca la linea . La GMG pareggia al primo tentativo: Kisteleki ruba la palla all’avversario serve al centro Frassinetti, deviazione al volo con il palmo. Nuovamente in vantaggio il Vouliagmeni con Asimaki, ancora. In posizione di centro , fra Frassinetti e Rambladi che non riescono ad anticipare, alza la palla dall’acqua con spalle alla porta. Il gioco greco si fonda tutto si di lei ,ma per ora il risultato dà ragione a Dimou. Secondo pareggio della GMG, segna Cotti da posizione 5, a schizzo fra primo palo e Kouvdou
Poi due gol improvvise delle greche: trasforma una superiorità (fuori Abbate) con Roumpesi ,poi Touksala coglie l’angolo basso con tiro incrociato dai 5 metri alla destra di Gigli. Il primo quarto finisce 4-2

All’inizio del s.t. Frassinetti in beduina tira centralmente , bella risposta di Kouvdou, che si supera , subito dopo, in uno –contro- zero di Dravucz in controfuga. Ma nulla può su una conclusione ancora di Frasinetti in posizione di centro, che alza la palla dall’acqua. Difficile produrre gioco, il Vouliagmeni marca spesso a pressing e non prende controfughe. La rincorsa della GMG produce però il pareggio: ancora Frassinetti, che trasforma una superiorità per espulsione di Touksala. Terzo gol consecutivo della Pro: Bianconi sul filo dei secondi deve concludere, inventa una colomba da 5 metri che supera Kouvdou, 4-5 e primo vantaggio per la squadra di Tempestini.
Il tempo si chiude con un’espulsione di Roumpesi a zero secondi. E’ importante conquistare la palla nel terzo tempo per sfruttare tutti e trenta secondi di superiorità.
Ci riesce la Pro Recco , ma l’azione non va a buon fine. Asimaki conquista l’ennesima superiorità ,ma la difesa della Pro Regge…Ma c’è Abbate con due penalità.
E’ una lotta all’ultimo respiro su ogni pallone. Tre superiorità numeriche fallite dalle due squadre, due del Recco una del Vouliagmeni. Abbate, servita magistralmente da Rambaldi incoccia la mano di Kouvdou, poi improvvisamente il +2: brava ,la Pro Recco a pescare libera la fascia destra delle avversarie, si incunea Dravucz che sega con tiro incrociato.
Le fasce esterne delle greche ora sono ben controllate dai difensori della Pro Recco e alla Asimaki non arrivano più palloni, Begin le ha preso le misure. Ci pensa però Liosi da posizione angolata, Begin ha un attimo di esitazione mentre chiede di scalare, tiro incrociato e gol. Ma trenta secondi dopo ancora Dravucz ristabilisce il +2 su passaggio di Queirolo.
Ci si avvia all’ultimo quarto con molte speranze. Due gol da rimontare per il Vouliagmeni sono davvero molti, vista la fase difensiva di Tempestini.
Pero’ ci riesce nuovamente Touksala su superiorità numerica con Frassinetti nel Pozzetto. Superiorità per la Pro Recco, para Kouvdou la prima conclusione, sulla seconda Texido vede un’improbabile ‘palla sotto’. Arriva finalmente il gol di Kisteleki, in controfuga sulla destra, palla fra palo e portiere, 6-8. Palla ad Asemaki che riceve in verticale, Begin fa un’ottima guardia. Egualmente subito dopo, Asimaki è costretta in beduina, miracolo di Gigli, autrice di una gara super ,ma in ciò aiutata da tutta la difesa. Mancano 4 minuti, doppio vantaggio e tanta tensione. Gerolymou ‘strappa’ in ripartenza, fuori. Tempestini ,in un momento che potrebbe essere decisivo, chiama il primo time out. Tira Dravucz, respinta, ta- pin di Bianvoni, palla che si ferma sulla linea. Dall’altra parte, espulsione di Cotti, Gigli para il tiro di Tsoukala. Momenti caldi ,ma la Pro mantiene la testa fredda. Due pali per le greche, uno interno che grazia Gigli. Pro Recco in possesso di palla a 1.22” dal termine, non forza la Pro, gestione della palla e conclusione solo alla fine dei 30”.Time out chiesto da Dimou, a un minuto dal termine, le greche devono forzare obbligatoriamente. Espulsione di Dravucz, dubbia, segna Asimaki, mancano 35 secondi al termine. La Pro li gestisce tutti , gli ultimi 5 secondi di possesso palla greco sono ininfluenti. Termina l’incontro, mentre si contano i secondi. Conclusione degna di una finale. Poi , il via ai festeggiamenti sotto gli occhi divertiti del delegato Perisic. Per lui un sospiro di sollievo, tutto è andato organizzativamente bene.

6 commenti

  • By Max, 4 maggio 2012 @ 13:40

    La partita di oggi viene trasmessa su Rossiya 2, sul satellite Yamal 202 a 49°E che in Italia non è visibile a meno di avere una parabola motorizzata e di grandi dimensioni. Rimane solo lo streaming.

  • By Riccardo da Recco, 4 maggio 2012 @ 21:52

    vai recco

  • By Alex, 5 maggio 2012 @ 15:59

    Fantastiche ragazze!!!

  • By Francesca, 5 maggio 2012 @ 16:03

    Grande Riccardooooo!

  • By Lucy, 6 maggio 2012 @ 00:02

    Grande Ricca…..e pensare che c’è stato chi l’ha esonerato prima dei play off ed era secondo dietro la corazzata Recco maschile……esperti e fenomeni della pallanuoto italica!!!!

  • By Riccardo da Recco, 6 maggio 2012 @ 20:14

    non sono tempestini

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