Palombella rotta

Hai visto la nuova formula dei campionati di A1?

Davvero incredibile. Non c’è limite al peggio.

Quarti di finale con partite di andata e ritorno, ovvero come rendere inutile una regular season.

Già, e dove le metti le semifinali e finali 5-8 posto che falsano il torneo, che fanno spendere inutilmente un sacco di quattrini alle società? Errare humanum est, perseverare…

Ti faccio una domanda: vista la formula, visto il fatto che molte squadre non vogliono prendere parte alle coppe europee per problemi di budget, quali saranno i posti più ambiti nella prossima stagione oltre al primo?

Il nono e il decimo, ovviamente.

Altra domanda: quali sono le partite che attirano maggiormente l’interesse di pubblico, media e sponsor nella pallanuoto come in tutti gli sport?

Le finali scudetto.

E perchè noi, al contrario di basket e pallavolo, ne facciamo al massimo tre?

Visto che la Fin tutela gli interessi delle Nazionali cercando di accorciare i campionati, questa domanda deve essere girata alle società. Io non so darti una risposta.

E gli allenatori? E i giocatori? E le loro Associazioni?

Vedono, sentono, non parlano.

ma.co.

2 commenti

  • By mcorcione, 27 luglio 2012 @ 19:02

    Riceviamo da Franco Falcone via mail e pubblichiamo

    Dialogo serissimo sulla pallanuoto

    Hai letto la frase di Corcione su di voi e su AGP: vedono, sentono e non parlano
    Si, si, le tre scimmiette. Però mi viene un dubbio: dovremmo parlare di che cosa ma soprattutto con chi?

    Ma AITP, AGP e lega chi rappresentano?
    Beh, rispettivamente gli allenatori, i giocatori e le società no?!? Del resto, il mondo della pallanuoto ha aderito in massa a tutte e tre le iniziative; ad oggi tutte queste organizzazioni vantano adesioni che sfiorano il 95% degli appartenenti alla categoria e hanno ottenuto innumerevoli risultati.

    Vostri rapporti con la Fin?
    Tra AITP e Federazione Italiana Nuoto si è instaurato da subito un rapporto di confronto e di collaborazione teso al benessere di tutto il movimento; in primis si è riusciti insieme a risolvere la spinosa questione dell’insolvenza dei contratti.

    I tecnici e l’AITP?
    Moltissimi sono i tecnici che collaborano con noi, che hanno messo a disposizione loro stessi, per la causa comune. Del resto, senso di appartenenza alla categoria, confronto e superamento del campanile sono tre caratteristiche distintive degli allenatori di pallanuoto.

    Il futuro dell’AITP?
    se continueremo così dovremo pensare a mettere uno stop alla crescente voglia di associarsi, tipico fenomeno culturale italiano: unirsi tutti insieme, abbassando difese ed egoismi, per una causa comune; una soluzione potrebbe essere quella di mettere un numero chiuso alle iscrizioni.

    Il futuro della pallanuoto?
    Certamente arriverà un Mario Monti in calottina e non annegherà più nessuno; saremo tutti più alti di gambe e si rivedrà una moltitudine di persone nelle piscine, come accadeva 20-30 anni fa.

    Franco Falcone
    AITP

    RISPONDE MARIO CORCIONE: Ancora più grave se, con tutte queste adesioni di cui parli, caro Franco, anche nella prossima stagione avremo un campionato di A1 maschile completamente inadatto all’esigenza di uno sport che ha bisogno di pubblico, sponsor e interesse dei media. Voi dell’Aitp dove eravate quando è stata decisa la formula del prossimo campionato di A1? Perchè sai, Franco, è molto diversa da quella che la maggior parte dei tecnici vorrebbero, e anche la maggior parte dei nostri lettori, visto l’esito del sondaggio in corso. Per quanto riguarda il problema dell’insolvenza nei confronti dei tecnici, mi auguro davvero che sia risolto definitivamente e che non appaiano in questo articolo commenti di tecnici che lamentano pendenze non risolte.

  • By mcorcione, 28 luglio 2012 @ 11:29

    REPLICA DI FRANCO FALCONE

    Caro Mario,
    mi sembra di capire che tu abbia letto con poca attenzione il mio dialogo serissimo, che serissimo evidentemente non è, ma che voleva essere solo un momento di ironia, per accostarmi al tuo periodico e simpatico dialogo semiserio; del resto è difficilmente credibile che il 95% di tecnici, giocatori e società siano tesserati rispettivamente per AITP, AGP e LEGA.

    Torno serio, cercando di rispondere alle tue considerazioni, che ritengo quanto mai fuori luogo, inopportune e ingenerose nei nostre confronti, e che penso derivino da un’analisi non obiettiva dei fatti e di quello che è stato, tenuto anche conto che tu in prima persona conosci molto bene la nostra storia, avendo peraltro AITP e Waterpolodevelopment a volte collaborato.

    Faccio una breve nostra cronistoria, per cercare di rispolverare un po’ di nostre iniziative, ahimè ormai riposte in un cassetto (non per nostro volere): 2006 nascita AITP da un gruppo di tecnici – 2006 nascita sito AITP con area privata con contenuti tecnici – 2006 1° convegno AITP – 2007 2° convegno AITP – 2007 incontro arbitri e AITP – 2007 collaborazione con Università per offrire alle società sportive, a titolo gratuito, un fisioterapista tirocinante per 150 ore annuali – 2007 relazione workshop Pescara – 2008 convegno AITP e WPD Venezia – 2008 identificazione coordinatori regionali AITP (alcuni dei quali – pochi – non finirò mai di ringraziare per la loro disponibilità) – 2008 workshop Ravenna – 2008 3° convegno AITP – 2009 la pallanuoto è di tutti AITP e WPD – 2009 4° convegno AITP (la prima volta di un convegno di pallanuoto in video conferenza) – 2010 5° convegno AITP – 2010 concorso di ricerca Enzo D?Angelo con premio di 1.000 euro per il vincitore del concorso.

    Tutto ciò è stato creato senza nessun tipo di finanziamento ma semplicemente basandosi sulle quote di iscrizione dei nostri (non tanti) associati; non ti nego quindi la difficoltà per riuscire a far quadrare i conti (tu ben sai quelli che sono i costi dell’organizzazione di un convegno).
    La mancanza di una adesione massiccia dei tecnici nel tempo, inoltre, non ci ha permesso di ingaggiare una figura che potesse occuparsi in maniera adeguata del sito e, cosa che mi sta più a cuore, non siamo stati in grado di proseguire il concorso di ricerca intitolato a Enzo D’Angelo che, oltre a ricordare una caro e illustre collega, cercava di stimolare la ricerca in un ambiente dove la ricerca applicata quasi non esiste.

    Ad oggi quindi l?AITP è in terapia intensiva, attaccata al respiratore artificiale, ma non per suoi demeriti o per scarsa iniziativa, semplicemente per la mancanza di voglia dei nostri tecnici di investire i soldi di 2 pizze e 2 bibite da asporto per una causa comune.

    Ebbene, alla luce di queste considerazione, sono abbastanza sorpreso che un uomo del fare come te, che quotidianamente opera per creare comunicazione e interesse, attivo per il bene del nostro sport, possa prestare il fianco a taluni ragionamenti, la maggior parte dei quali provenienti da tecnici che non si sono mai tesserati AITP, che non hanno mai mosso un dito per la causa comune e che spesso ci hanno chiamato per avere informazioni tecnico-legali riguardanti situazioni personali; dare credito quindi a chiacchierio e populismo piuttosto che sottolineare e assecondare fare operativo e ricerca di associazionismo.

    Noi, caro Mario, sicuramente avremo commesso molti errori, ma almeno ci abbiamo provato.

    Comunque, siamo certamente pronti a farci da parte, io per primo, quando arriverà qualcuno dei volenterosi tecnici che sostengono che così non vada bene, prenderanno in mano l’AITP e la porteranno verso nuovi orizzonti; la sensazione però è che bisognerà essere molto pazienti prima che quel giorno arrivi.

    Concludo permettendomi un consiglio (non è mio uso darne): entrambi convinti che le cose non cambiano grazie alla bacchetta magica della fatina ma solamente quando un gruppo di persone, all’interno di un ambito, si associano e decidono di provare a cambiarle, al posto di chiedere ai tecnici cosa farebbero, proponi loro di entrare nella nostra organizzazione, noi li accoglieremo a braccia aperte.

    Con simpatia

    Franco Falcone

    RISPONDE MARIO CORCIONE: Non avevo capito l’ironia del messaggio e adesso sono molto dispiaciuto, ma non per la figura che ho fatto bensì per la tua – stavolta vera – esposizione della situazione, che è davvero disarmante.

Other Links to this Post

    TrackBack URI

    Lascia un commento

    Waterpolo : Benvenuto !

    Registrati

    Please contact the administrator.