Prato: prima sono tutte con Grassi…
La vicenda Prato-Grassi è diventata una farsa. La maggior parte delle giocatrici ha firmato un comunicato con cui si schierava completamente a favore del tecnico, poi alcune di loro (evidentemente su pressione di chi non ha gradito l’esternazione) ne hanno inviato un secondo con cui hanno corretto il tiro. Davvero sul piano dell’immagine la società toscana ne esce con le ossa rotte.
Mario Corcione
COMUNICATO 1 ATLETE DEL PRATO
Avevamo già intenzione di esprimere il nostro parere in merito a quanto accaduto in questi giorni, aspettavamo solo che la dirigenza ce lo comunicasse ufficialmente. Ciò è avvenuto ieri sera. Possiamo quindi rispondere al signor Corcione. La squadra in questa vicenda ha preso una posizione netta: in più occasioni, una di queste tre settimane fa in una riunione voluta dalla società, abbiamo espresso invano il nostro deciso disappunto riguardo alla scelta di cambiare allenatore. Abbiamo anche manifestato la possibilitàdell’eventuale mancato proseguimento della nostra attività agonistica. La risposta: “Arrivederci”, dandoperò la responsabilità a noi atlete per ciò che potrebbe in quel caso accadere in futuro alla pallanuoto pratese (ma non è un po’ contraddittorio?!). Per di più, paradossalmente, ci è anche stato detto che la nostra opinione non aveva alcun valore, dimostrando quindi adesso un totale disinteresse per noi che abbiamo dato tutto a questa squadra da più di 10 anni. Inoltre a una nostra richiesta di spiegazioni la società non è riuscita a fornirci motivazioni oggettive, anche perché i risultati parlano da soli, ma solo personali. Le scelte le prendono i dirigenti ma una squadra deve avere il suo peso, soprattutto in un contesto come il nostro, in cui nessuna viene retribuita, anzi addirittura qualcuna paga ancora la quota sociale. Avevamo l’illusione che una decisione del genere fosse giusto prenderla considerando la nostra posizione, ma così non è stato. Insieme a Giacomo abbiamo costruito tanto, creato un gruppo splendido di ragazze, unite per un unico obiettivo ed accomunate da un unico progetto. A questo punto è evidente però che il nostro non coincide con quello dei dirigenti, che, andando contro squadra e allenatore, distruggono tutto ciò che di buono è stato fatto ma soprattutto che si sarebbe potuto fare in futuro INSIEME.
A questi punti ci sembra doveroso ringraziarti, tu che ci ha cresciuto nello sport come nella vita:
Grazie per averci insegnato a non mollare, a lottare sempre. Per averci fatto capire che le soddisfazioni più belle sono quelle frutto di duri sacrifici, che il merito è del gruppo e non del singolo, che si vince e si perde tutti insieme. Se siamo diventate le atlete che siamo adesso, è grazie a te. Ci abbiamo provato fino in fondo a salvare tutto questo ma non ci è stato permesso. Purtroppo finisce la nostra avventura insieme ma come ci hai detto quello che abbiamo creato non ce lo toglie nessuno. Per noi eri, sei e sarai sempre il nostro allenatore.
La tua squadra
Elena Tabani
Letizia Guasti
Valentina Fioravanti
Paola Strinati
Matilde Pelagatti
Lucia Giannetti
Giuditta Galardi
Chiara Tabani
Ambra Marseglia
Chiara Guarducci
Rebecca Francini
Alessia Giaimo
Sara Aresu
COMUNICATO 2 ATLETE DEL PRATO DEL PRATO
In relazione alla lettera pubblicata su waterpolo development e su alcuni quotidiani locali di cui alcune di noi sono anche firmatarie vogliamo fare alcune precisazioni. Per quanto riguarda la parte dei ringraziamenti a Giacomo confermiamo tutto, perché se siamo arrivate a certi livelli e abbiamo raggiunto determinati traguardi è anche soprattutto grazie a lui che ci ha fatto amare questo sport, ma non solo. Anche perché la società (di cui i dirigenti sono genitori che lo fanno solo per passione) ci ha sempre appoggiato e con molti sacrifici, ci ha sempre aiutato in tutte le situazioni, sia organizzative che morali. Alla riunione a cui si fa riferimento molte di noi non erano presenti e pensiamo che se i dirigenti hanno preso questa decisione avevano motivi validi e che non sono tenuti a renderli pubblici. D’ altronde nella vita i cambiamenti sono inevitabili e spesso fanno paura però sono fondamentali per crescere e maturare a tutte le età. Quindi noi siamo pronte ad affrontare questo cambiamento serenamente senza rimpianti, ma solo portando nel cuore tutti quegli insegnamenti che abbiamo ricevuto tutti questi anni insieme, sia da parte di Giacomo che dalla dirigenza.
Chiara Tabani
Giuditta Galardi
Sara Ronchetti
Costanza Crinetti
Maria Carlesi
Marta Calamai
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IL COMUNICATO DEL PRESIDENTE DEL PRATO
In merito alla questione Grassi, che sta imperversando sul sito ormai da qualche giorno, mi sia consentito di fare due considerazioni. La prima è che il sig. Giacomo Grassi non è stato licenziato. Giacomo Grassi è un allenatore a cui siamo grati per tutto quello che ha vinto a livello giovanile e il consiglio ha pensato di affidargli lo sviluppo di un vivaio che sta finalmente ripartendo dopo anni di magra. Abbiamo deciso inoltre di avvalerci dell’esperienza di Giacomo Grassi in un progetto che lui conosce bene e che gli consentirà una crescita lavorativa importante e un ruolo decisivo nella nostra società. Si tratta comunque di dinamiche societarie che vanno rispettate tanto più che a Giacomo Grassi sono state offerte opportunità che al giorno d’oggi capitano di rado. Seconda considerazione. Quello di cui sopra era l’oggetto del comunicato stampa che abbiamo mandato, se non erro, il 2 agosto. Il 3 agosto non è apparso il suddetto comunicato ma una notizia che, per com’era messa, poteva far intendere che Giacomo Grassi fosse stato licenziato, la nostra nota è stata pubblicata solo il giorno dopo in coda al Suo commento. Credo che se il nostro comunicato fosse stato messo nel momento giusto il pubblico avrebbe forse avuto una percezione diversa. Tanto vi dovevo per correttezza di informazione”.
Fabio Calamai
Presidente Geofirias Cavalieri Prato
RISPONDE MARIO CORCIONE: Ringraziamo della precisazione, che però cambia di poco, a mio avviso, la sostanza delle cose: a Giacomo Grassi è stata tolta la prima squadra, si tratta di un esonero a tutti gli
By mcorcione, 6 agosto 2012 @ 09:16
RICEVIAMO DA RONNY E PUBBLICHIAMO
Se esiste “un vivaio che sta finalmente ripartendo dopo anni di magra” e conseguentemente può esistere “un progetto…” non è certo per caso, è frutto del lavoro di un uomo prima di tutto e di un tecnico altamente preparato, se non bastassero i risultati a parlare, che con pochi mezzi a disposizione ha fornito i presupposti per lasciarvi riempire la bocca con parole tipo “gli sono state offerte opportunità che al giorno d’oggi capitano di rado”…queste opportunità non cadono dal cielo ma esistono per il lavoro che lui ha compiuto perciò…evitate almeno di minimizzare un lavoro che pochi sarebbero stati in grado di fare e che evidentemente non siete in grado di valorizzare.
By mcorcione, 6 agosto 2012 @ 09:16
RICEVIAMO DA LORENZO E PUBBLICHIAMO
Mario corcione ha perfettamente ragione.
Che brutta figura sig. Calamai per la sua società, puó confezionare la cosa come crede ma non cambia il risultato.
Decisione incomprensibile e mancanza di stile
By paolo, 6 agosto 2012 @ 09:18
Mamma mia, che figuraccia! Ma non era meglio che vi stavate zitti, signori del Prato. Veramente una barzelletta…
By pallanuotista, 6 agosto 2012 @ 09:26
SECONDO COMUNICATO SEMPLICEMENTE RIDICOLO. ORA PER SALVARE L’IMMAGINE DELLA SOCIETA’ C’é SOLO UNA COSA DA FARE: LA DIRIGENZA, PRESIDENTE CALAMAI IN TESTA, DEVE DIMETTERSI IN BLOCCO
By Rocco, 6 agosto 2012 @ 12:01
Ragazze……..che vergogna!
By Stefano, 6 agosto 2012 @ 15:56
Ma come decisione incomprensibile…leggere bene le firmatarie del secondo comunicato…ci si mette un secondo a comprendere.
By By Azzurro nel cuore, 7 agosto 2012 @ 09:12
E’ certo che si possa decidere di cambiare un allenatore di una prima squadra, è certo che si possano cambiare le mansioni di un allenatore, magari farlo passare da una prima squadra al settore giovanile, vedi Mistrangelo, ma credo che lo sport debba insegnare quei valori che ogni giorno vengono calpestati in nome degli interessi di qualcuno piuttosto che di un altro.Cosa costa essere chiari con chi ha dato tanto ad una società si è surrogato in mille modi per le esigenze della stessa. Chiarezza, onestà, devono essere alla base di uno sportivo e di tutti quelli che vogliono far parte di questo mondo e se ciò non accade signori lasciamo perdere tutto e torniamo nelle caverne.Lì bastava un colpo di clava ed il gioco era fatto.
By diciamocelatutta, 7 agosto 2012 @ 20:41
La pallanuoto femminile piu ancora della maschile soffre di un problema grave…. I dirigenti spesso hanno legami forti di parentela con le giocatrici: Se qualcuno non soddisfa le esigenze di famiglia va fatto fuori!