Il caso Punta S.Anna…

Caro Sindaco,

ti abbiamo inviato una lettera aperta nella quale esponevamo in maniera chiara i dubbi che abbiamo raccolto nei commenti degli iscritti a Recco Pro riguardo all’azione della Tua Amministrazione sul problema della piscina Comunale di Recco, abbiamo aspettato pazientemente un cenno di risposta e ora crediamo che quelle poche righe rilasciate al Secolo XIX di domenica 3 marzo possano essere una reazione istintiva che vogliamo ignorare.

Rispondere a delle domande, legittime crediamo, con delle accuse è un metodo che voi politici utilizzate sistematicamente per far dimenticare le domande che vi vengono poste ed evitare di dover porgere le risposte adeguate.

L’unica visibilità che vogliamo ottenere, e ci stiamo riuscendo, è quella che riguarda il problema della piscina ma restiamo sempre in attesa di spiegazioni che ci vengono ostinatamente negate.

Per comodità ripetiamo le domande a cui speriamo sempre di ricevere una risposta:

- perchè è necessaria un’apposita commissione e non siete in grado di rispondere alla proposta della società con tecnici e legali del comune?

- perchè per barcasilo e raccolta differenziata le vostre decisioni sono state autonome e per la piscina volete una commissione?

- cos’è che determina un atteggiamento diffidente, dimostrato con i fatti e non smentibile, nei confronti delle proposte della Pro Recco?

- dov’è finito il project finance che fino a poche settimane fa consideravate l’unico strumento adottabile?

- quali sono i motivi che vi hanno fatto cambiare così rapidamente idea?

sono domande semplici, non ci sembra di chiedere cose impossibili.

Recco Pro

Confrontarsi per crescere

9 commenti

  • By contuttoilcuore, 6 marzo 2013 @ 11:03

    Non credo che sia questo l’obiettivo che si pone Recco Pro, almeno lo spero, cioè di far diventare il caso piscina Recco una barzelletta. Però effettivamente in questo senso sembra si voglia andare. A chi giova? Mi chiedo le ragioni sono tutte da una parte ed i torti dall’altra? Buoni Recco Pro, Pro Recco, Regione, magari anche i partiti di opposizione e cattivi il sindaco, la giunta di Recco e la parte burocratica del Comune? Il Demanio dove lo mettiamo? Come è possibile pensare che ci possa essere qualcuno, soprattutto un Amministratore locale ad un anno dall’elezioni amministrative che non voglia la piscina? Forse ci saranno dei motivi? Come è possibile in un paese come Recco non riuscire a parlare con il Sindaco se lo si vuole veramente fare con spirito di collaborazione e per capirsi? Forse è necessario cambiare l’approccio , azzerare tutto e ripartire dal “confrontarsi per crescere”. Questo vuole essere un modesto contributo ed un invito al dialogo. Vediamo.

    RISPONDE MARIO CORCIONE: E’ più di un anno che quelli dell’Associazione Recco Pro si fanno il mazzo, mi scusi l’espressione, per cercare di risolvere la situazione e restituire alla città di Recco la sua storica piscina. Il dialogo con gli interlocutori c’è stato, in ripetute occasioni, ma il risultato è stato “zero”. Logico che, a questo punti, gli amici della Recco Pro comincino a manifestare una certa insofferenza ed a chiedersi se c’è effettivamente la volontà, da parte delle istituzioni, di risolvere il problema. Mi sembra di rivivire la stessa vicenda della piscina Scandone di Napoli, rimasta chiusa per lungo tempo negli anni settanta. Ma Napoli aveva, come alternativa, la piscina della Mostra d’Oltremare, mentre la Pro Recco è costretta a chiedere ospitalità alle città limitrofe. E’ tra l’altro la squadra campione d’Italia e d’Europa, forse molti lo dimenticano.

  • By contuttoilcuore, 6 marzo 2013 @ 14:28

    Ripeto il mio vuole essere un modesto contributo ed un invito al dialogo possibile, e proprio per questo motivo non voglio neppure chiarire alcune piccole imprecisioni che possono alimentare solo parole non costruttive. Come a tutti quelli che amano veramente la ProRecco mi interessa solamente, dopo molteplici errori e tanti anni di inutili chiacchiere, che si faccia qualcosa che possa portare senza illusioni o progetti faraonici ad avere una piscina per la gloriosa società di Recco.

  • By pippopippo, 6 marzo 2013 @ 15:10

    … e perché non fare un sit-in tutti insieme davanti al Comune, magari ostacolando pacificamente l’ingresso del Sig. Sindaco e collaboratori?

  • By Marco, 6 marzo 2013 @ 16:51

    Chi vive a Recco sa bene chi vuole la piscina e chi no, e l’attuale giunta comunale non ha mai dato grande prova di interesse (eufemismo). Detto questo, se Recco Pro con tutti i suoi iscritti fosse più presente anche alle partite oltre che su internet forse certe prese di posizione risulterebbero anche più coerenti ed efficaci. Se gli iscritti dichiarati superano i mille e alle partite non si raggiungono le cento presenze c’è qualcosa che non va.

  • By luca, 6 marzo 2013 @ 21:26

    Visto che mi hanno detto che nel 2014 a Recco ci saranno le elezioni del Sindaco , non è che l’attuale Amministrazione tenti di procrastinare questa decisione per poi usarla come “grimaldello politico” per vincere le elezioni ?
    Non sarebbe certo il primo tentativo in Italia di usare un cavallo vincente per ottenere un risultato politico (e non sarà neanche l’ultimo direi), forse come dice Mario Corcione bisognerebbe essere più “aggressivi” per ottenere la piscina.
    Ma è anche vero che bisogna essere del posto per tastare il polso dei cittadini locali.

  • By , 6 marzo 2013 @ 23:21

    Salve a tutti
    non ci sono buoni o cattivi in questa vicenda ma solo attori che devono mettere in gioco le proprie competenze per risolvere il problema.
    Naturalmente Recco Pro non ha nessun tipo di potere di azione, se non la possibilità di tenere alta l’ attenzione sul problema della piscina. Il nostro atteggiamento è sempre stato neutrale verso il Comune di Recco e la Pro Recco ma, mentre la Pro Recco ha sempre mantenuto il percorso lineare che sin dai primi incontri ci aveva prospettato, il Comune di Recco opera continue giravolte (prima l’unico strumento utilizzabile sarebbe stato il Project Finacial, poi l’ Accordo di Programma, ora ci vuole la Commissione Consiliare) . Neanche noi capiamo il perché , visto anche il fatto che non riusciamo ad avere risposte alle domande che porgiamo pubblicamente.
    La piscina di Recco è un impianto che non interessa solamente alla Pro Recco ed ai suoi tifosi ma anche ad una grande fetta della popolazione che per mantenimento fisico o recupero terapeutico è costretta a frequentare le piscine dei comuni limitrofi.
    Lo scollamento fra la Pro Recco e la popolazione di Recco e della vallata è una delle conseguenze della mancanza dell’impianto ed insieme agli orari degli incontri provoca quella vistosa mancanza di pubblico alle partite.
    Noi ce la mettiamo tutta, seguiteci e sosteneteci su

  • By , 6 marzo 2013 @ 23:27

    Dimenticavo … Grazie a Mario Corcione che ha capito la nostra passione e percepito il nostro sconforto di fronte al silenzio delle istituzioni.

  • By contuttolilcuore, 7 marzo 2013 @ 13:39

    Comunque ritengo che a volte basta anche il modo con cui ci si rapporta, oltre che alla sostanza per instaurare un buon dialogo. Parlare invece di scrivere? Un rapporto diretto invece che attraverso web? Se come credo non ci sono “sotterfugi” politici perchè non dare fiducia ed essere disponibili a capire anche le ragioni di chi ha responsabilità amministrattive che possono anche andare nel penale se non si agisce secondo certi corretti criteri. Mi sembra che ormai si sia arrivati quasi alla ricerca dello scontro, questo non giova a nessuno di chi è veramente interessato che l’iter della piscina si avvii al più presto. Recco non è una città come Napoli, per dialogare con il Sindaco basta salire un paio di rampe di scale. Forse bisogna ricominciare. Un modesto suggerimento.

  • By ziapro, 8 marzo 2013 @ 10:36

    gentile contuttoilcuore, non creda che quanto da lei proposto non sia già stato fatto e rifato e rifato e rifatto. Se il rapporto è di natura epistolare è perchè, come ben scrive Recco Pro nei suoi messaggi, il Sindaco NON HA MAI fornito risposte (si intende verbali) alle domande poste. L’atteggiamento è quello di non rispondere per non esporsi. La creazione di una commissione consiliare, pure. Recco Pro non demorde proprio perchè servono risposte a domande poste più volte. Non è questione di approccio da parte di Recco Pro, ma questione di essere trasparenti e corretti. Come lo giudica lei un interlocutore a cui le pone delle domande e lui non risponde? Probabilemente penserà che o non sa cosa rispondere ( e nel caso di Recco e del suo Sindaco, sarebbe graveo non vuole rispondere. E perchè non vuole rispondere? E così a domande si susseguono domande, ma mai risposte.
    Mi creda, sono stati fatti tantissimi tentativi, ma completamente inutili.A quanto pare l’approccio morbido auspicato non sortisce effetto. Cordiali saluti. PS: aderisca a Recco Pro, così potrà seguire da vicino la vicenda e partecipare attivamente, se lo desidera.

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