C Emilia-Triveneto: Bentegodi-Aquaria 11-10
(1-2, 3-1, 5-3, 2-4)
Bentegodi: Centurino, Bellisola (K), Zumerle, Sorlini4, Pietta2, Chioetto, Zollo, Cametti1, Sekulic, Baldissera, Ceschi1, Turri1, Petrozza2. All. Maksimov
Aquaria: Gaspari, Vergerio3, Miotto1, Cavinato, Billiato N, Benetazzo, Billiato A1 (K), Gambarotto4, Cardin2, Zecchino, Zampieri, Prearo P, Prearo M. All. Longhin
Arbitro: Venerio di Mestre.
Superiorità: Bentegodi 3/8 +2rig (trasformati da Sorlini), Aquaria 4/8 +2rig (trasformati da Vergerio e Gambarotto).
Note: espulsi Zecchino (A), Prearo M (A) nel III tempo, Pietta (B) nel IV per limite di falli.
IL COMUNICATO DELL’AQUARIA
Aquaria fallisce il secondo scontro diretto per la salvezza, in una gara dai mille volti per i Piovesi. Partenza buona nel primo tempo, con un’ottima difesa e un attacco organizzato che produce occasioni e sfrutta 2 superiorità su 3, mantenendo il vantaggio di misura alla fine del primo parziale. Secondo parziale “orribile” che inizia con la doppia espulsione di Zecchino e altrettanti gol di Petrozza, troppa imprecisione in attacco con pali e traversa “sverniciati” dai tanti tiri oltre alle parate di Centurino, favoriscono le veloci ripartenze della Bentegodi che solo grazie ad un convincente Gaspari, non riesce a prendere il largo. Il gol su rigore trasformato da Vergerio allo scadere tiene aperta la partita, al cambio campo il risultato è di 4-3.
Il terzo tempo inizia con la terza espulsione di Zecchino, causa la concessione di un rigore forse troppo generoso, e il +2 Veronese. La Bentegodi prende il largo grazie ai 2 gol di Pietta in controfuga, favoriti soprattutto da due mancate espulsioni (o almeno falli semplici) a favore dell’Aquaria in attacco con relativa perdita di palla e ripartenza dell’attaccante Veronese. Aquaria in attacco non riesce più ad incidere, ma con orgoglio riesce a riportarsi in partita fissando il risultato sul 9-6.
Espulso anche il centroboa Prearo M, Aquaria nel quarto tempo si riversa in attacco con la forza della disperazione ma la rimonta si ferma sull’ 11-10 con il gol di Cardin a 9″ dal termine. Discutibile il comportamento della squadra di casa che, a 32″ dal termine della gara con il risultato già acquisito sull’ 11-9, schiera i suoi giocatori negli angoli del campo per far scorrere il tempo. A tratti molto incerta la direzione arbitrale, con decisioni che hanno di fatto favorito/sfavorito entrambe le squadre in momenti delicati dell’incontro, condizionandone (forse) l’andamento.
Appuntamento a Sabato prossimo 16 Marzo, quando al C.S Plebiscito arriverà la Cabassi Carpi, fresca di vittoria contro l’Adria Nuoto, in un’altra sfida salvezza che per l’Aquaria rappresenta ora la gara “del non ritorno”.