Prendiamo esempio dalla società biancorossa
Questa foto è stata scattata alla “Zanelli” prima del derby ligure tra la Blu Shelf Carisa Savona e la Ferla Pro Recco. E’ la testimonianza lampante di quello che sosteniamo da sempre: quando si lavore bene sul piano della promozione dell’evento, qualsiasi piscina si può riempire.
By Andrea, 12 marzo 2013 @ 18:06
Certo che se si lavora bene sul piano della promozione si hanno dei risultati. Ma io posso anche lavorare bene su Savona-Lazio ma non credo che il risultato sia lo stesso…è facile fare vedere immagini di partite come Savona-Recco ma provate ad andare in partite con squadre di “seconda” fascia… Non dico che non ci sia una grande promozione dietro, anzi, però troppo facile prendere ad esempio partite del genere.
By Lucky, 12 marzo 2013 @ 18:25
In realtà la Zanelli è stata semideserta tutta la stagione….per riempirla la società ha dovuto regalare biglietti alle scuole e non far pagare le donne. La domanda è: quando riusciremo a far diventare la pallanuoto così appetibile che la gente andrà alle partite anche pagando?
By polopolo, 13 marzo 2013 @ 10:33
: eventi come questi sono un inizio.
Se poi le società non comunicano una mazza non possono pretendere che la gente arrivi a caso.
Guardate questa notizia sul sito della Lazio:
“Domani al Foro c’è il Bogliasco [...] Leporale: spero nel sostegno del pubblico”.
Sembra quasi che la squadra voglia (giustamente) il pubblico, e alla società non potesse fregare di meno: non c’è una cavolo di informazione, niente orari, indirizzi, eventuali prezzi, nulla, soltanto l’annuncio della differita tv. I soliti che sanno come funziona si attrezzano, ma l’eventuale nuovo pubblico che fa?
Questo è solo un piccolissimo esempio, io sono fra quelli che ritiene che il peggior nemico di una società è la società stessa, e la mancanza di capacità comunicativa.
By alberto bevilacqua, 13 marzo 2013 @ 12:52
Dalle parole del “coach Pisano: «Una grande cornice di pubblico, ci voleva.” (da LA STAMPA del 10.03.2013)… una “grande cornice di pubblico”: forse perché, 8 marzo, le donne non pagavano ed erano stati distribuiti nelle scuole dei biglietti omaggio? proviamo a chiederci perché una famiglia media di 3 persone, a SV, deve spendere, di questi tempi, 30 € a partita oltre all’eventuale parcheggio?
Si parla tanto di “sociale”, visto che il Comune è azionista della rnSV, allora facciamo quote d’ingresso sociali a 2€ (gratis no perché siamo Liguri!), invece dei 10€, anche perché in media si vedono, a partita, forse 150 persone (chissà quante paganti?), così potremmo passare dai teorici 1.500€/partita (per 150 persone) ai, sempre teorici, 3.000€/partita (con 1.500 persone).
Questo perché “Pecunia non olet”, come si dice in dialetto Savonese (visti anche i comunicati della rnSV sempre prodighi di utili notizie sul prezzo dei biglietti e sulle prevendite…), perché diversamente, con ingresso libero, sulle sponde del Lettimbro le piscine si popolano di tifosi: vedi foto!
PS nelle partite di “cartello”, a pagamento, di Coppa Italia la piscina era vuota…
By ugo, 13 marzo 2013 @ 21:38
Da abitante di Recco e tifoso della Pro nutro una profonda invidia per la piscina di Savona.
Sono partiti da una buona base, hanno avuto i loro problemi , ma alla fine ce l’hanno fatta.
Ma secondo me non basta per creare un vero interesse per la squadra. Quest’anno sono stato a Savona quattro volte. Quanti savonesi sono venuti a Sori nell’unica occasione che la Rari ha giocato col Recco?