L’Opinione
Tre squadre nel girone A, tre nel girone B, quattro nel girone C. E’ tutta qui la fase europea della World League maschile. Non c’è l’Ungheria, ma questa non è una novità, e non ci sono nemmeno Serbia e Montenegro.
Uno dei tre gironi, per giunta, potrebbe tranquillamente non giocarsi. L’Italia lo ha già vinto in partenza. Russia e Gran Bretagna non possono assolutamente competere con la squadra campione del mondo.
Insomma, l’edizione di quest’anno è davvero mortificante per uno sport come la pallanuoto che ha bisogno di trovare sempre più credibilità. Ed è mortificante per la stessa World League, manifestazione che meriterebbe ben altro interesse di quello che può garantire una formula come quella attuale.
A che serve una fase preliminare il cui esito è già scontato per molti dei suoi gironi, considerato che Italia, Usa, Australia e Canada hanno in tasca il visto per la Superfinal già prima di cominciare a giocare?
Riflettiamo e vediamo se, almeno per la prossima stagione in cui non ci saranno le Olimpiadi, si potrà studiare una formula che rilanci un tipo di competizione che in altri sport come il rugby (vedi Sei Nazioni) gode d’immensa popolarità.
Mario Corcione