Olimpiadi – Torneo femminile

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CLASSIFICA CANNONIERI DOPO LA SECONDA GIORNATA (a cura di Edvin Calderara)

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Quarti di finale – Domenica 5 agosto

USA-ITALIA 14,10

UNGHERIA-RUSSIA 15,30

SPAGNA-GRAN BRETAGNA 18,20

CINA-AUSTRALIA 19,40

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N.B.: gli orari sono locali (Italia +1)

Classifica finale girone A: Spagna e Usa 5; Ungheria 2; Cina 0

Classifica finale girone B: Australia 6; Russia 4; Italia 2; Gran Bretagna 0

Day 3 – Venerdì 3 agosto

GRAN BRETAGNA-ITALIA 5-10 (2-4, 1-2, 1-2, 1-2)

Gran Bretagna: Nicholls, Wilcox 1 (rig.), McCann, Painter-Snell 1, Rutlidge 1, Leighton, Gibson, Musgrove, Gibson-Byrne 2, Winstainley-Smith, Clayton, Kershaw, Morris. All. Fekete.

Italia: Gigli, Abbate 2, Casanova, Radicchi, Pelle, Lapi, Di Mario 3 (1 rig.), Bianconi, Emmolo 3, Rambaldi, Cotti, Frassinetti 2, Gorlero. All. Conti.

Arbitri: Moller (Arg) e Makita (Jpn).

Superiorità numeriche: Gran Bretagna 2/6, Italia 3/7.

Note: uscita per limite di falli Radicchi (I) nel quarto tempo. Gorlero ha sostituito Gigli nel corso del quarto tempo.

STATISTICHE SU

IL COMUNICATO DELLA F.I.N. CON LE INTERVISTE

http://www.federnuoto.it/pallanuoto.asp?p=articolo&id=26334

LA PARTITA VISTA IN TIVU’

Facce rilassate. Fa piacere vedere le azzurre rilassate e distese nel pre gara. Si sorride, si scherza; segno di un clima leggero che aleggia nel gruppo azzurro. Le colleghe britanniche sono, invece, visibilmente tese.

British Style. Ci vanno giù pesante le britanniche. Il centroboa Winstanley Smith dopo aver commesso fallo in attacco sulla Abbate, a metà del primo tempo, per evitare il contropiede della Di Mario si appende letteralmente alla calottina dell’italiana, spingendola dietro. La coppia arbitrale non vede.

Gioco dispendioso. “Tante entrate e tanto movimento per le britanniche. Alla lunga, però può costare caro, soprattutto perchè si ritrovano in marcatura sul centro con giocatrici non di ruolo” esamina Porzio. ? il primo tempo e siamo sul 2-2; la partita terminerà col punteggio di 5-10.

Emmolo. Regala il doppio vantaggio alle sue entrando nel tabellino e siglando le sue prime due reti in terra inglese. Ci prova e realizza due bei gol, sbloccandosi nel migliore dei modi (2-4).

Parlo, sento ma non vedo. Nella seconda frazione l’Italia gioca bene in difesa e riesce a far tirare da lontanissimo, facendo una buona zona M, la giocatrice britannica Rutlidge. Sulla stessa inglese parte in controfuga Giulia Emmolo che è vistosamente trattenuta. Sarebbe stato un clamoroso uno contro zero. Nulla per la coppia arbitrale.

Di Mario Show. Il vicecapitano del Setterosa da spettacolo con le sue giocate strabilianti, confezionando la sua terza rete personale (2-6) e portando l’Italia sul +4. Che gol per la giocatrice del Catania che dall’esterno piazza il pallone sul secondo palo. Poco prima, altra bellissima rete per la casertana Abbate. Applausi per le azzurre.

Gibson. È lei, il mancino della nazionale britannica, l’unica a salvarsi dal grigiore generale. Realizza una doppietta (rete dell’1-1 e del 4-8) confermandosi spina nel fianco per la difesa azzurra.

Previsioni. Al termine della terza e penultima frazione di gioco Daniele Barone esclama: “Pino mi hai insegnato a non sbilanciarmi troppo ma voglio prendermi la responsabilità nel dire che questa partita la portiamo a casa”

Cecchino. La Abbate si conferma gran tiratrice dall’esterno. Dopo il suo primo goal capolavoro nel secondo tempo, si ripete nell’ultima frazione siglando la rete del 4-9 con una conclusione chirurgica dai 5 metri del lato cattivo

Gorlero. Scende in acqua e subisce una sola rete su rigore. Alla fine, buona parata sull’attaccante britannico.

Ultimo sigillo. Lo firma la britannica Wilcox su tiro di rigore. È la rete del 5-10.

Yes, we can. Il Setterosa troverà domenica gli USA ai quarti di finale. Una nazionale molto forte fisicamente e ben preparata natatoriamente. “Questa nazionale può fare ancora meglio” incita Porzio. “C’è l’Australia, ci sono gli Stati Uniti, ma se vinci il titolo europeo qualcosa vorrà pur dire” termina Barone.

Gianluca Leo

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GRAN BRETAGNA-ITALIA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Analìzziamo con l’aiuto di Stefano Posterivo il match Gran Bretagna-Italia.

Vittoria senza problemi per la squadra di Conti…

Non c’è mai stata partita, troppo netto il divario tra le due formazioni. Indipendentemente da ciò, il Setterosa non mi è piaciuto, ma è una prestazione che non può fate testo: si è visto chiaramente che le azzurre avevano la testa soprattutto ai quarti di finale, le scelte di Conti contro la Gran Bretagna sono state fatte tutte in tale ottica. Ed è giusto così, in quella partita ci giocheremo tutto.

Affronteremo gli Stati Uniti…

Assieme all’Australia e alla Spagna è la squadra che, indipendentemente dal suo valore, ha fatto vedere finora le cose migliori in questo torneo. Comunque ci attende una partita difficilissima, non c’è bisogno che lo dica io. Però il Setterosa di Conti è una squadra capace di qualsiasi impresa, lo ha dimostrato in più di un’occasione.

L’arbitraggio di Gran Bretagna-Italia?

Più che sulla direzione di gara di questa partita vorrei soffermarmi sugli arbitraggi in generale. In queste Olimpiadi sembra di essere tornati indietro di vent’anni, e non mi riferisco soltanto al torneo femminile: in ripartenza i difensori fanno praticamente quello che vogliono, passano tranquillamente sopra gli attaccanti e magari si prendono anche un’espulsione a favore. Inoltre mi chiedo: è forse cambiato il regolamento sui falli gravi commessi in area? A Londra continuano ad assegnare superiorità numeriche quando è lampante che si tratta di fallo da rigore.

Mario Corcione

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SPAGNA-UNGHERIA 13-11

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a05/index.html

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RUSSIA AUSTRALIA 8-11

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a05/index.html

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CINA-USA 6-7

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a06/index.html

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Day 2 – Mercoledì 1 agosto

ITALIA-RUSSIA 4-7 (0-1, 1-1, 1-4, 2-1)

Italia: Gigli, Abbate 1, Casanova, Radicchi, Pelle, Lapi, Di Mario 2, Bianconi, Emmolo, Rambaldi 1, Cotti, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.

Russia: Karnaukh, Fedotova, Prokofyeva, Konukh 1, Alexandra Antonova, Belova, Lisunova 3, Khokhriakova 1, Tankeeva 1, Beliaeva 1, Ivanova, Diana Antonova, Kovtunovskaia. All. Kabanov.

Arbitri: Borrell Sanchez (Spa) e Moller (Arg).

Superiorità numeriche: Italia 1/7 + due rigori falliti, Russia 1/5

Note: nessuna uscita per limite di falli. . Nel quarto tempo Karnaukh (R) ha parato un rigore a Bianconi a 3’48 e un altro a Di Mario a 7’12, entrambi sul 4-7.

STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400b04/index.html

IL COMUNICATO DELLA FIN CON LE INTERVISTE

http://www.federnuoto.it/pallanuoto.asp?p=articolo&id=26312

LONDRA – Nuovo passo falso del Setterosa campione d’Europa in carica che deve arrendersi alla Russia col punteggio di 7-4.

Nulla di compromesso perchè, ricordiamo, in questa prima fase tutte le 4 squadre del Gruppo A e B si qualificano ai quarti di finale. Italia che, però, non riesce ad esprimersi al meglio in fase offensiva con tiri da lontano ed una buona dose di sfortuna con una quantita incredibile di pali e traversa. Setterosa che sbaglia anche due tiri di rigore, entrambi parati dal portiere russo Karnaukh.

Primo tempo. Il periodo di studio dura 4 minuti, prima che la Lisunova trova il varco giusto su un 4 contro 3 andando a realizzare la rete del’ 1-0. Sarebbe durato anche meno se la Gigli non avesse compiuto un vero e proprio miracolo sulla stessa Lisunova che a 2 metri, tutta sola, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore azzurro (grande parata a due mani). Italia che ci prova con Pelle ma la siracusana è sfortunata. A due minuti dalla fine la Fedotova ha l’opportunità di raddoppiare in superiorità numerica ma la difesa azzurra nega la gioia del gol. Poco dopo a Frassinetti viene negato un rigore sacrosanto e sul seguente uomo in più la Di Mario trova il palo; nulla da fare fare per l’Italia. Nel finale nuovo miracolo di Elena Gigli, di gran lunga la migliore delle sue, sul centro russo Khokhriakova che riesce a girarsi, palla in mano, ma il suo tiro impatta sulle braccia del portiere recchelino. Si va al break sullo 0-1.

La seconda frazione si apre con la rete dell’altro centroboa russo Tankeeva che beffa Radicchi in marcatura siglando lo 0-2. Italia che reagisce con la staffilata di Giulia Rambaldi da posizione 2 che va a buon fine (tiro che s’insacca a fil di palo). Lotta l’Italia con i suoi centri; Casanova becca l’incrocio dei pali su una potente beduina. Italia sfortunatissima: anche Pelle trova la traversa sugli sviluppi della superiorità numerica. A pochi secondo dalla fine della seconda frazione, Setterosa rischia qualcosa facendo avvicinare troppo in superiorità la Prokofyeva, da posizione centrale, ma Elena Gigli fa, nuovamente, buona guardia. Fine secondo tempo e cambio panchine.

Giro di boa. Italia bene in difesa ma ancora un pò cintratta in fase offensiva. Di sicuro la dea bendata non ci mette del suo…Gigli è immensa su una nuova conclusione dall’esterno delle russe. Di Mario rischia qualcosina dopo aver beccato la traversa sul tiro, lascia scappare in contropiede Lisunova, sua marcatrice, che però, forunatamente, non concretizza. Nuova superiorità per le russe; stavolta lo schieramento difensivo del Setterosa non è efficace. Lisunova sbraccia dai 4 metri trovando l’allungo (1-3). Ci prova Emmolo dai 5 metri ma niente da fare, nuova traversa colpita dalle italiane. Radicchi prova il tiro (fuori) ma nessuna delle compagne copre la controfuga; ed allora s’involano Ivanova e Beliaeva con la rete di quest’ultima su situazione di 2 contro 1. Quattro ad uno per la Russia. Pelle da 4 prova l’entrata, riceve da 2 ma a tu per tu con il portiere russo si fa parare il tiro. Ed allora ne approfitta il capitano della Russia Sofia Konukh che sulla Zona M delle azzurre realizza la rete del 1-5. Italia letteralmente in bambola. Ad interrompere la maledizione azzurra è la casertana Simona Abbate che con un potente tiro a schizzo beffa Karnaukh. Russia che non vuole concedere nulla alle italiane e riesce nuovamente ad andare a bersaglio con Khokhriakova che fa 2-6. Nel finale clamorosa rete sbagliata di Frassinetti che, a portiere battuto, non riesce a ribadire in rete.

Conti nel break incita le sue che recepiscono al volo. Al pronti-via è subito Tania Di Mario che con una deliziosa palombella accorcia le distanze (3-6). Altro rigore non concesso all’Italia su Casanova (bel passaggio di Abbate) ed allora ne approfitta la Russia con Lisunova che firma la sua terza rete personale. Al goal della Russia risponde Tania Di Mario, ancora lei, che firma la prima rete azzurra in situazione di superiorità (dopo 6 tentativi). Italia 4, Russia 6. La coppia arbitrale finalmente concede all’Italia un tiro di rigore ma Bianconi sbaglia dai 5 metri. A 2,30 minuti dalla fine Conti chiama time-out: “Se vogliamo riaprire la partita, dobbiamo chiudere nei prossimi 20 secondi”. L’azione offensiva dell’Italia però non va a buon fine con un recupero di palla da parte delle russe. A 45″ dalla fine Frassinetti conquista rigore: anche Di Mario, però, viene ipnotizzata dal portiere russo Karnaukh. Scivolano via gli ultimi 40 secondi di gioco. Niente da fare. Russia batte Italia 7 a 4.

Migliori in campo per la Russia Konukh, Lisunova e Tankeeva. Per l’Italia bene Gigli e nel finale Di Mario.
Setterosa nuovamente in acqua venerdi prossimo contro le padroni di casa della Gran Bretagna alle 19.20 ore italiane.

Gianluca Leo

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LA PARTITA VISTA DA ROBERTO VESTUTO

Analizziamo con l’aiuto di Roberto Vestuto la sconfitta del Setterosa con la Russia.

I soli quattro gol realizzati la dicono tutta su quale sia la causa principale di questa seconda battuta d’arresto consecutiva.

Sì, il problema del Setterosa è stato l’attacco. La Russia, che vanta i difensori più forti al mondo, ha tenuto le nostre tiratrici lontanissimo dalla porta costringendole a conclusioni da grande distanza. Mettiamoci pure il fatto che il portiere russo, che non è proprio un fulmine di guerra, era in gran giornata…

Cosa avrebbero dovuto fare le azzurre per contrastare questo strapotere difensivo della squadra di Kabanov?

Più entrate, innanzitutto. Ma anche i nostri centri devono essere meno statici, è l’unico modo per essere premiati anche con espulsioni senza palla.

Abbiamo visto una Konukh strepitosa…

Partita esemplare, ma sono d’accordo con Pino Porzio quando ha posto l’accento su un certo trattamento di favore che la fuoriclasse russa ha ricevuto dagli arbitri. Nulla di clamoroso, a volte accade che i direttori di gara si lascino condizionare dal carisma di qualche giocatrice; certo è che se fossero stati più fiscali, Konukh sarebbe uscita anzitempo per raggiunto limite di falli.

Tra le azzurre chi ti è piaciuta di più?

Gigli, innanzitutto: partita da 9 in pagella, una delle migliori prestazioni della sua carriera. Poi Abbate, eccellente anche la sua prova difensiva.

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LA PARTITA VISTA DA LUCA RUSSO

Non è giornata. Il titolo porta la firma di Fabrizio Failla che in una sola frase riesce a condensare l’andamento di una partita che non dura più di due quarti. I primi due, per la precisione. Quelli in cui la Russia ci mostra il proprio numero di targa pur senza dare troppo gas alla sua cavalcata verso il secondo successo in due incontri. Le azzurre giocano male, soprattutto in attacco ed in superiorità numerica: dai cinque possessi con l’uomo in più non riusciamo a cavarne che una sola rete. Si arriva alla sirena di metà partita e le russe non hanno ancora preso il largo. Lo fanno nel terzo quarto, quando l’Italia, già abbastanza evanescente in attacco (registriamo due rigori sbagliati, entrambi sul punteggio di 4-7 in favore delle ex sovietiche), scivola in una sorta di autismo difensivo. Il Setterosa non soffre le situazioni con l’uomo in meno (la Russia capitalizzerà soltanto una delle tre espulsioni guadagnate), ma quelle in cui in vasca regna la parità numerica. Quattro delle ultime cinque reti incassate arrivano quando il nostro pozzetto è disabitato. E ci raccontano di un’Italia incapace di reggere la zona e di scalare in fase di non possesso. La partita, nel complesso, ci offre anche altri spunti su cui discutere e sui quali è bene che il C.T. Conti rifletta e faccia riflettere le sue discepole: le azzurre sono arrivate al tiro per 25 volte, otto in meno rispetto alle russe. Segno, peraltro evidente, che in attacco ci è mancato qualcosa. Dal centro non sono arrivate conclusioni vincenti ed in quella porzione di vasca, nell’ultima frazione di gioco, abbiamo smarrito almeno tre possessi. In gol ci siamo andati solamente con palloni scagliati dalla lunga distanza. Replicare una prestazione del genere nell’ultima giornata, non ci salverà dal pericolo di essere inchiodati alla quarta piazza nel girone. Ci attende la Gran Bretagna, formazione di tutto rispetto che alla prima curva del torneo olimpico solo per poco non è riuscita a mandare fuori pista l’Armata Russa. Il Setterosa è avvisato…

Luca Russo

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UNGHERIA-CINA 11-10

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a03/index.html

LONDON – Nella Waterpolo Arena di Londra va in scena lo scherzetto magiaro alle colleghe cinesi. Si gioca punto a punto anche se la Cina è sempre avanti. Dopo il pareggio delle ungheresi (10-10) le asiatiche hanno almeno 3 occasioni nitidissime per portare a casa il match ma falliscono incredibilmente il match ball, complice la grandissima prestazione nel finale del portiere ungherese. A 2 minuti dalla fine, il definitivo suicidio della Cina. Giustiziere è Barbara Bujka che riceve palla al centro e senza neanche impugnare riesce a girare, spalle alla porta, la sfera in rete.
È la prima ed unica volta che l’Ungheria conquista il vantaggio.
La Cina ha l’opportunità di trovare il pareggio a 6 secondi dalla fine con una superiorità numerica ma spreca, affttando il tiro dall’esterno che, di fatto, consegna la vittoria all’Ungheria. Cina ancora all’asciutto con 0 punti.

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SPAGNA-USA 9-9

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a04/index.html

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GRAN BRETAGNA-AUSTRALIA 3-16

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400b03/index.html

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Day 1 – 30 luglio

ITALIA-AUSTRALIA 8-10 (1-2, 3-2, 0-4, 4-2)

Italia: Gigli, Abbate 1, Casanova 1, Radicchi 2, Pelle 1, Lapi, Di Mario 2 (1 rig.), Bianconi 1 (rig.), Emmolo, Rambaldi, Cotti, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.

Australia: Mc Cormack, Beadsworth, Smith, Lincoln-Smith 1, Moran, Knox 1, Webster, Gynther 3, Ralph 2, Southern 1 (rig.), Rippon, Zagame 2, Brown. All. Mc Fadden.

Arbitri: Rotsart (Usa) e Juhasz (Ung).

Superiorità numeriche: Italia 3/9 + 2 rigori trasformati, Australia 3/4 + un rigore trasformato.

Note: uscita per limite di falli Beadsworth (A) a 7’20 del quarto tempo.

STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400b02/index.html

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.

http://www.federnuoto.it/pallanuoto.asp?p=articolo&id=26288

LONDRA- Esordio amaro per il Setterosa di Fabio Conti che deve arrendersi ad una grande, grandissima Australia che, a questo punto, si candida come pretendente al titolo olimpico.

La prima conclusione del match è delle gialloverdi con Ralph che prova ad “uccellare” Eelna Gigli, ma la recchelina è reattiva e smanaccia. Sul fronte opposto la risposta dell’Italia è affidata all’azzurra più esperta Tania di Mario ma la conclusione della romana oltrepassa la traversa. L’Australia sembra in palla ed allora trova la prima rete con la Gynther che in superiorità insacca con una gran conclusione che sbatte sul palo prima di insaccarsi. La risposta delle azzurre potrebbe essere immediata se la coppia arbitrale avesse concesso un tiro di rigore (grande quanto una casa) alla Frassinetti. L’Australia prova a spingere e trova il raddoppio con Ralph ma la sveglia la va a suonare Simona Abbate che accoricia portando l’Italia sul -1 con una rete in superiorità da posizione 4. Punteggio parziale al termine del primo quarto 1-2 a favore delle australiane.

Il secondo tempo si apre con lo show della Zagame che realizza una doppietta beffando in entrambe le situazioni la difesa azzurra. sale a questo punto in cattedra Federica Radicchi, di gran lunga la migliore delle sue, che con una bordata dalla distanza porta le sue sul 2-4. La stessa Radicchi si rivela vero e proprio baluardo in fase difensiva stoppando una conclusione insidiosa di Ralph. L’Australia gioca bene e costringe le azzurre ad attaccare lontano dalla porta alternando una difesa a zona M ad un grande pressing asfissiante sugli esterni. In una di queste situazioni di gioco Frassinetti conquista espulsione e sull’uomo in più Tania Di Mario mette la sua firma, siglando la sua prima rete in questa Olimpiade. Opportunità dell’Italia di pareggiare in superiorità ma ancora una volta la coppia arbitrale decide di chiamare un fuorigioco (2 metri) che restituisce palla alle australiane. Rabbiosa pochi secondi dopo la conclusione della Radicchi, ancora lei, che da 8 metri circa beffa Brown con una stoccata sul primo palo. Fischio del direttore di gara e si va al cambio panchine.

Giro di boa ed è ancora Australia che non ci sta ed allunga portandosi sul +2 con le reti di Webster e della solita Gynther. L’Italia fatica in zona d’attacco ed allora l’Australia continua a pungere: il pallone arriva tra le braccia di Zagame che effettua da posizione di centro un mezzo giro con la Cotti sulle spalle, costretta a commettere fallo da rigore. Ai 5 metri si presenta Southern che realizza ristablendo le distanze. La nazionale oceanica nuota tanto e, ben preparata fisicamente ed atleticamente, continua ad impensierire le azzurre; passano solo pochi secondi e le cangurotte raggiungono il massimo vantaggio (4-8) con un contropiede trasformato da Lincoln-Smith. Italia, adesso, in grande difficoltà. Suona la sirena e si raggiungono le panchine per rifiatare.

Quarto ed ultimo tempo. Il copione sembra essere cambiato; Italia più cattiva che schiera in acqua i due centri di ruolo Casanova e Frassinetti. Proprio Teresa conquista rigore. Di Mario trasforma accorciando le distanze. Nuova azione azzurra col doppio centro: arriva un pallone tra le mani di Casanova che con una beduina potente fulmina la Brown che non vede nemmeno partire il tiro. Australia che va in difficoltà quando si ritrova i le due centroboa azzurre ai due metri. Provano a rispondere le australiane e lo fanno nel migliore dei modi. Due sberle micidiali con le reti di Knox e Gynther ma grande colpa ce l’ha la difesa tricolore che lascia tutte solo le due giocatrici sotto porta; incolpevole Gigli. Scatto d’orgoglio per Frassinetti che, da grandissima lottatrice conquista un nuovo rigore: stavolta realizza dai 5 metri Bianconi che entra nel tabellino marcatori. Mancano 4 minuti e l’Italia è sotto di 3 reti. In superiorità brava Aniko Pelle nell’effettuare una mezza entrata dal lato buono e ben serbita da Di Mario fa centro. 8-10 per l’Australia. Ad un 1,10 secondi dalla fine Conti chiama time-out e chiede l’impresa alle sue. Sul pressing dell’Australia, Frassinetti riesce a conquista espulsione. L’Italia gira la sfera, prova Emmolo ma la Brown dice no. Australia che gestisce gli ultimi 20 secondi di gioco prima della sirena finale.

Migliori in campo per l’Italia, sicuramente Radicchi e Frassinetti. Per l’Australia, senza dubbio, la Gynther e la Zagame.

Il risultato non deve trarre in inganno. Va bene che il Setterosa visto in acqua non è il solito ma il valore delle sue avversarie è indubbio: abbiamo affrontwto una delle nazionali più forti al mondo.

Italia che stecca al debutto, dunque, ma già mercoledì pomeriggio avrà l’occasione di rifarsi contro la Russia alle 16,30 ore italiane.

Gianluca Leo


LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Analizziamo Italia-Australia con l’aiuto del nostro opinionista Stefano Posterivo.

E’ finita 8-10, + i due rigori negati a Frassinetti fa 10-10…

Calcolo troppo semplicistico. I rigori non concessi al Setterosa sono stati clamorosi, ma l’Australia ha giocato meglio ed ha meritato la vittoria.

Però non sarebbe male se gli arbitri si decidessero finalmente ad applicare il regolamento, invece d’interpretarlo. Ci hanno dato rigori ed espulsioni soltanto quando le azzurre erano staccate di tre o quattro gol dalle australiane…

Sono d’accordo, anche perchè pure nella partita tra Spagna e Cina si sono visti errori analoghi della coppia arbitrale. Però sarebbe ingiusto negare che l’Australia ci è stata superiore: in questo momento è più forte, ha qualcosa in più rispetto al Setterosa.

Setterosa che ha marcato bene i centri avversari e per buona parte del match ha proposto una zona molto aggressiva ed efficace. Purtroppo sono tanti i gol concessi all’Australia per ingenuità, per errori sicuramente evitabili…

D’accordo, ma non è facile giocare contro una squadra come l’Australia, che pratica un pressing asfissiante, che è attrezzata in ogni reparto. La formazione di McFadden mi ha fatto un’ottima impressione, hanno giocato molto bene soprattutto i due difensori centrali Lincoln-Smith e Gynther.

E tra le azzurre chi ti ha convinto di più?

Frassinetti si è battuta molto bene conquistando tra l’altro due rigori, anzi quattro…

Mario Corcione

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LA PARTITA VISTA IN TIVU’

Cambiando i fattori il prodotto non cambia su Sky. Anche la telecronaca di Daniele Barone e Pino Porzio è molto buona, anche se non è ancora al livello del tandem Miraglia-Tempestini. L’unico neo è una regia evidentemente non abituata ad occuparsi di pallanuoto, con replay mandati in onda spesso in momenti poco opportuni. Ma le riprese, lo ripetiamo, sono davvero bellissime.

Arbitri. Frassinetti conquista ben quattro rigori, ma gli arbitri ne assegnano all’Italia soltanto due, entrambi con le azzurre abbondantemente staccate dalle avversarie (4-8 e 6-10). Gli altri due penalty, il primo davvero clamoroso, sono stati negati rispettivamente sullo 0-1 e sul 4-5. “Ciò avviene – spiega Pino Porzio – perchè nella pallanuoto i direttori di gara si affidano molto all’interpretazione” (e non al regolamento, ndr).

Zagame. Dal possibile 1-1 si va sullo 0-2 e poi sull’1-4 per l’Australia. Il Setterosa commette errori che le gialloverdi, e in particolare Zagame, non perdonano.

Due capolavori. La reazione azzurra è molto positiva. Un rete di Di Mario con l’uomo in più e due prodezze in fotocopia di Radicchi a uomini pari (lungolinea da posizione 4) ricuciono il gap. “Radicchi ha fatto due capolavori”, commenta Pino Porzio.

Ingenuità. Un uomo in più regalato all’Australia da Casanova (che poi si riscatterà con una magnifica rovesciata) permette all’Australia di riportarsi avanti con Webster. Ma purtroppo non è l’unica ingenuità commessa dalle azzurre in una terza frazione tutta da dimenticare: la squadra di McFadden piazza un parziale di 0-4 e va all’ultimo intervallo con un 4-8 che significa un’ipoteca solidissima sulla vittoria.

Superiorità. Con il Setterosa abbondantemente sotto, gli arbitri applicano il regolamento e arrivano rigori e superiorità per l’Italia. Ma l’ultima, sul punteggio di 8-10, non è sfruttata da Emmolo: il suo tiro, a 34″ dal termine, si spegne tra le braccia di McCormack. Anche se fosse finito dentro, difficilmente l’Australia – che ha giocato molto bene meritando la vittoria – si sarebbe lasciata raggiungere.

m.c.

SPAGNA-CINA 11-6 (2-2; 4-2; 4-2; 1-0)

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a01/index.html

LA PARTITA VISTA IN TIVU’

Lo fa impazzire. “Vorrei tanto vedere all’opera la spagnola Tarrago, è una giocatrice che mi fa impazzire”, dice all’inizio di una piacevolissima telecronaca Riccardo Tempestini. Nella Spagna che vince molto bene questa gara, invece, si vedranno soprattuto il centro Garcia e il terzetto Espar-Pareja-Pena, micidiale nel tiro da fuori.

Gruviera. Molto bene la Spagna, ma la Cina (nella quale si battono con buoni risultati soltanto He e Ma) in difesa è un gruviera, e non solo per colpa del portiere, che alla fine del terzo tempo verrà sostituito da Janè. Tempestini spiega il calo della squadra cinese rispetto a quattro anni fa: “L’addio di Janè e l’arrivo di un nuovo allenatore con metologie completamente diverse hanno creato molta confusione, e adesso lo stesso Janè al suo ritorno si trova a dover ripartire con una certa difficoltà”.

Arbitri. Davvero insufficiente la direzione di Balfanbayev e Williams: due rigori nettissimi non concessi, altrettanti regalati. Dice Tempestini: “Per una partita molto importante come questa non sono stati designati arbitri di prima fascia”.

Formula. E’ decisamente sbagliata, “soprattutto nel torneo femminile – sottolineano Miraglia e Tempestini – rende quasi inutile la fase dei gironi preliminari. Una squadra può perdere le prime tre partite e poi vincere l’Olimpiade”.

Magia. E’ firmato da Maica Garcia il gol più bello della gara. Come un mago che estrae dal cilindro un coniglio, il centro spagolo estrae da un gruppo di tre avversarie il pallone e lo deposita in rete. Gol bello e importantissimo, la Spagna va in fuga (5-4) e stacca nettamente le avversarie.

Mario Corcione


GRAN BRETAGNA-RUSSIA 6-7 (2-3; 3-2; 0-1; 1-1)

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/teams/team=great-britain-wpw400gbr01/

LONDON – La “cura Fekete” inizia a fare effetto. Non chiamatela squadra materasso, non chiamatela fanalino di coda; questa Gran Bretagna non aspirerà all’oro olimpico ma nel giro di qualche anno potrebbe entrare a far parte di quella elite di squadre che anno dopo anno si contendono i massimi titoli continentali ed internazionali.

I primi 8 minuti di gioco sono, sorprendentemente, un botta e risposta tra le due formazioni. Le britanniche vanno per due volte consecutive in vantaggio, puntualmente riprese dalle avversarie. A 10 secondi dalla fine della prima frazione, le ragazze di Fekete subiscono la rete del -1 a causa della mancata chiusura di un’entrata russa. Nonostante gli errori di inesperienza (nuotata con la testa bassa, contropiedi portati troppo sotto il portiere avversario, allineamento dei tre esterni sulla zona M) la Gran Bretagna è una piacevole sorpesa e gioca a viso aperto contro le ex campionesse europee. Ci prova la mancina Aleksandra Antonova a spezzare il sogno delle padroni di casa ma sulla rete delle russe (+2), rispondono prima la Winstanley e poi McCann che ristabiliscono la parità (4-4). Prima della seconda sirena c’è spazio per altre due reti, una russa (con Beliaeva sul palo in superiorità) e l’altra britannica (con Winstanley che esce dal palo 5 in superiorità e gitando col polso trova l’angolino basso sul primo palo). A metà gara il tabellone dice 5-5. Vero e proprio momento di gloria, in tema di cinema inglese, della squadra allenata dal Guru ungherese Fekete.

Il terzo tempo sarebbe stato a “reti bianche” se non fosse per la rete dell’ottima Beliaeva che regala il +1 alle sue. La Gran Bretagna prova a rispondere ma la conclusione dal centro di Gibson sbatte sulla traversa. La terza frazione termina sul 5-6 in favore della Russia.

Serve il cuore per le britanniche nell’ultima frazione di gioco per centrare un risultato che avrebbe dell’incredibile. A 6,50 minuti dal termine viene giù la Waterpolo Arena con i suoi centinaia di tifosi inglesi: grandissima ‘sciarpa’ del centroboa Winstanley. È ancora lei a suonare la carica ed a regalare il pareggio (6-6) alla sua nazionale.

Ci prova la Russia con Ivanova ma Morris, grandissima prestazione la sua, le sbarra il passo. Non può nulla però il portiere inglese nell’uno contro uno con la stessa Ivanova che mette dentro e firma la rete del vantaggio russo (7-6).

Ci prova Wilcox per le inglesi ma la sua palombella va oltre la traversa.
53 secondi, Gran Bretagna 5, Russia 6. Il CT britannico Fekete, in possesso palla, chiama time-out in parità numerica: Painter Snell conquista fallo dai 5 metri, prova il tiro ma il portiere russo scrive la parola “Fine” sul match.

Una sconfitta, quella britannica, che vale come una vittoria. Una nazionale che si è formata nel giro di pochi anni e che è riuscita a mettere in difficoltà la squadra ex campione d’europa.

Se ci fosse un premio come “Squadra Rivelazione”, già da oggi possiamo dire che sarebbe pienamente meritato dalla formazione di Sua Maestà.
Migliori in campo entrambe le calottine numero 10: Beliaeva per la Russia e la Winstanley per la Gran Bretagna. Citazione particolare per l’estremo difensore britannico, Morris, autrice di una grande prestazione al debutto olimpico.

Gianluca Leo

UNGHERIA-STATI UNITI 13-14 (3-4; 4-4; 2-3; 4-3)

TABELLINO E STATISTICHE SU

http://www.london2012.com/water-polo/event/women/match=wpw400a02/index.html

LONDON – Festival del gol in chiusura di giornata. Stati Uniti sempre in vantaggio, ma le ungheresi non mollano mai. Neppure quando Mathewson, a due minuti dalla fine dell’incontro mette dentro il pallone del 12-14.

***

Day 3 – 3 agosto
14.10 Spagna-Ungheria (A)
15.30 Russia-Australia (B)
18.20 Gran Bretagna-Italia (B)
19.40 Cina-Stati Uniti (A)ù

LA TERZA GIORNATA AI RAGGI X

Europei 2012 Mondiali 2011 Olimpiadi 2008 Ultima sfida

in manifestazioni

importanti

Spagna-Ungheria 9-11

quarti di finale

13-17

semifinali

9°-12° posto

n.d. 9-11

Europei 2012

Russia-Australia n.d. n.d. n.d. 7-9

Superfinal

World League

2011-2012

Gbr-Italia n.d. n.d. n.d. 8-7

World League

2009-2010

Cina-Usa n.d. n.d. 11-12

fase preliminare

6-10

Superfinal

World League

2011-2012

1 commento

  • By Rocco, 29 luglio 2012 @ 22:51

    Ma non sono le date esatte

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