Le pagelle di Italia-Australia: Tempesti inaffondabile

LE PAGELLE DI GIANLUCA LEO


Tempesti 7,5. Se non fosse stato per gli stand “London 2012″ posti ai bordi della Waterpolo Arena avremmo tutti pensato di rivivere le epiche sfide di Shanghai. È lui il grande fuoriclasse degli azzurri, il pallone d’oro della pallanuoto mondiale. Attenzione, concentrazione e reattività fanno di Tempesti il numero uno di sempre. Arriva anche dove un comune mortale non potrebbe. La seconda rete degli australiani si insacca solo grazie ad uno schizzo anomalo sul pelo dell’acqua. Unica sbavatura nella quinta rete dell’Australia dove non si avvede dell’arrivo di Cotterill. POSEIDONE

Perez 6. Quando è chiamato a dare una mano in marcatura lo fa sempre nel migliore dei modi. La sua struttura fisica gli permette di lottare anche contro i colossi della pallanuoto mondiale. Sa quando prendere espulsione, perchè si sa, anche in questo ci vuole testa. GREGARIO DI LUSSO

Gitto 7-. È lui a dare il benvenuto a Londra a tutti i tifosi azzurri siglando la prima rete italiana in questa trentesima edizione dei Giochi Olimpici. In attacco dispensa assist e riesce, come già detto, anche a segnare. In difesa è semplicemente perfetto. Tiene a bada il centro australiano Beadsworth e quando viene girato è bravissimo ad alza entrambe le braccia ed a non cadere nel fallo personale. Le sue espulsioni difensive sono molto discutibili, specie la prima. FERRIGNO

Figlioli 6. Probabilmente avrà sentito l’emozione di giocare contro la sua ex nazionale. Non è il Figlioli di sempre, ma la rete nel finale gli consente di rompere il ghiaccio. Forza in qualche occasione e commette qualche ingenuità in ripartenza. C’è comunque modo e tempo di rifarsi. CONTRATTO

Giorgetti 7,5. Un’attaccante puro. Che fosse un grande realizzatore lo si capiva già quando militava nelle categorie ragazzi ed allievi e veniva convocato con la nazionale Juniores, facendo la differenza in ogni competizione. Dispensa assist e nei momenti cruciali toglie le castagne dal fuoco andando in rete. PREDESTINATO

Felugo 7+. Chiamatelo come volete: regista, playmaker o come vi pare; il risultato non cambia. La mano fatata di Felugo fa sempre la differenza. Passaggi chirurgici per i compagni, detta i tempi in fase d’attacco, sa quando accellerare o rallentare il gioco, conquista anche espulsioni e si concede il lusso di andare anche a bersaglio nel migliore dei modi. Scrive lui la parola “FINE” sul primo match della nazionale in questi Giochi. Cosa chiedere di più? SPIELBERG

Giacoppo 6+. Se il buon Massimo avesse giocato a calcio sarebbe stato il classico stopper duro ed arcigno. Un giocatore universale che all’occorrenza, sacrificandosi, va ad inserirsi come doppio centro in fase offensiva per poi tornare a lottare in difesa. Un atleta che tutti gli allenatori vorrebbero avere nella propria squadra. GENEROSO

Gallo 6. Siamo tutti d’accordo che non sarà stata la sua migliore prestazione ma lo spirito del siciliano fa ben sperare per il futuro sia sul tiro in superiorità nell’ultima frazione di gioco, sia nel terzo tempo quando ha qualcosa da dire a Figlioli per il passaggio mancato su uomo in più. VOGLIOSO

Presciutti 6,5. Il pupone della pallanuoto italiana prova in tutti i modi ad impensierire gli avversari. Tanto nuoto per il romano in forza al Brescia che riesce a contribuire alla vittoria sfiancando letteralmente i suoi avversari sul piano atletico e mentale. Provate voi a marcare un avversario che ogni azione parte a mille all’ora cercando sempre la controfuga. Ottimo il suo passaggio da 4 sulla rete del 2-0 di Premus. FURIA

Fiorentini 7+. Se fosse un personaggio dei manga giapponesi sarebbe senz’altro un astuto ladro gentiluomo. Ruba palla con grande eleganza (chiedete a McGregor o Younger) e ringrazia. È un lavoro sporco il suo ed anche quando si trova sul centro non sfigura mai. Sa sempre quando è il momento di forzare e riesce sempre a trovare la miglior soluzione in fase offensiva. LUPIN

Aicardi 6,5. Contro tutto e contro tutti. Il savonese ha combattuto contro i suoi avversari, contro il destino, contro l’infortunio alla mano rimediato in semifinale scudetto che ha messo a serio rischio la sua partecipazione ai Giochi di Londra. Non si tira indietro ed entra nel tabellino dei marcatori con un goal sul palo. Sbavatura difensiva quando si perde Howden alla fine dell’inferiorità numerica. Si sacrifica molto dopo l’uscita di Premus. Per lui grande senso della posizione e fiuto del goal. PREMIATO

Premus 7. Ragazzi, che grinta. La convocazione olimpica lo galvanizza incredibilmente. Lotta come un toro ai 2 metri, macina espulsioni su espulsioni che consentono agli azzurri di giocare in superiorità e molto spesso di andare a bersaglio. Lascia in 12 i suoi nel 3o tempo dopo il terzo fallo personale. Può e deve ancora migliorare limitando i falli in attacco. Più che sufficiente, comunque, la sua prestazione. GUERRIERO

Pastorino: n.e.

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