A1: il Punto sui Playoff (di Bruno Ramagli)
IL PUNTO SUI PLAY-OFF
Nelle partite di ritorno delle semifinali dei play-off scudetto, la Carisa Savona ha vinto ai supplementari contro l’Associazione Nuotatori Brescia e si è guadagnata la “bella”, mentre la Ferla Pro Recco ha battuto il Posillipo anche alla Scandone, accedendo già alla finale.
La partita disputata alla “Zanelli”è stata avvincente ed ha regalato mille emozioni.
Nei tempi regolamentari, la squadra di Pisano sembrava già sicura del successo quando si era portata sull’8-5, ma uno straordinario poker di Nora ha trascinato gli ospiti a loro volta avanti per 9-8. E’ stato poi Janovic a trovare la rete del pareggio, portando i biancorossi ai supplementari.
Dopo il gol del bresciano Matteo Gitto nel primo overtime, i Savonesi nell’ultima frazione hanno pareggiato con Damonte in superiorità numerica e infine Rizzo, a 19” dal termine, ha realizzato con un gran tiro da fuori la rete della vittoria, che ha portato la Carisa Savona alla “bella”, in programma a Brescia mercoledì sera.
La gara di Napoli è stata invece meno interessante ed è sembrata una sorta di “dejà vue”, con i posillipini poco efficaci in attacco, ben contenuti dall’energica difesa dei campioni recchelini, soprattutto nelle situazioni di superiorità numerica. Quando si realizza una percentuale di 1 su 11 con l’uomo in più in una partita così importante – come ha affermato Francesco Postiglione nel suo commento per Rai Sport – non si può andare lontano. E’ stata comunque una stagione in crescendo quella della squadra di Carlo Silipo che, partita dalla quinta posizione della stagione regolare, ha raggiunto il quarto posto nei play-off e può provare ancora a conquistare la terza piazza contro la perdente dello spareggio tra Associazione Nuotatori Brescia e Carisa Savona.
Alla Piscina Scandone hanno destato interesse alcune situazioni verificatesi a margine della gara e le dichiarazioni rese dal presidente del C.N. Posillipo.
Il secondo portiere della Pro Recco, Pastorino, che non era stato schierato tra i “tredici”, avrebbe strappato di mano la bandiera rossoverde ad un bambino napoletano, negli ultimi istanti della partita, perché infastidito dal fatto che gli era stata sventolata vicino, sfiorandolo. Al pianto del bambino, Pino Porzio gli avrebbe consegnato, per consolarlo, la calottina di Di Costanzo, dopo che lo stesso aveva rifiutato quella del secondo portiere. Pastorino ha poi precisato di non aver strappato la bandiera dalle mani del piccolo tifoso, ma di averlo solo rimproverato.
Intervistato da Annalisa Bartoli per Rai Sport, il presidente posillipino Caiazzo, forse ispirato da un cartello esposto tra il pubblico che, parafrasando il titolo di una famosa canzone di Franco Califano, recitava : “Tutto il Recco è noia”, ha fatto una analisi dello strapotere economico ed organizzativo della società ligure nel contesto della pallanuoto italiana, consentito a suo dire dalla Federazione, che non avrebbe fatto nulla per evitare una sostanziale situazione di monopolio che “danneggia” tutte le altre società e allontana l’interesse degli appassionati e dei media dal nostro sport. La replica dell’allenatore campione d’Italia, incentrata sui valori sportivi della competizione, non poteva avere l’effetto di allontanare la riflessione, troppo spesso accantonata quasi con pudore o con fastidio nei vari dibattiti sulla pallanuoto, su quella che è una vera e propria anomalia, purtroppo da quest’anno estesa anche al campionato femminile.
Ma, tornando alla pallanuoto giocata, si sono disputate anche le partite di ritorno delle semifinali per la conquista del quinto posto, che vale la partecipazione alla Euro Cup.
Carpisa Yamamay Acquachiara e Florentia si sono già qualificate per la finale, prevalendo anche in Gara2 rispettivamente sul Bogliasco e sul Camogli.
La formazione napoletana, smaltite le tossine e la delusione per l’eliminazione subita dal Posillipo, ha giocato da par suo nella trasferta in Liguria, vincendo con una prestazione convincente. Alla Rariazzurra, malgrado la prova puntigliosa dei suoi giocatori, è mancato qualcosa. Nell’ambiente bogliaschino si avverte una certa delusione, al termine di una stagione in cui la formazione di Magalotti non ha confermato le aspettative della dirigenza e della tifoseria.
Nell’altro incontro la Florentia, che aveva vinto la gara di andata a Camogli, ha prevalso nella vasca di casa solo ai supplementari.
I bianconeri, dopo aver subito per due tempi il gioco della squadra di Sottani, hanno reagito nella seconda parte della gara, rendendo la vita difficile ai locali.
La finale tra la Carpisa Yamamay Acquachiara e la Florentia si giocherà con andata il 17 maggio a Napoli, ritorno il 20 a Firenze, ed eventuale bella il 23 ancora alla Scandone.
Bruno Ramagli