Olimpiadi – Torneo maschile
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N.B.: gli orari sono locali (Italia +1)
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CANNONIERI (dopo la terza giornata, a cura di Edvin Calderara)
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Girone A: Croazia 6; Spagna 4; Italia e Grecia 3; Australia 2; Kazakhstan 0
Girone B: Usa 6; Serbia 5; Montenegro 3; Ungheria e Romania 2; Gran Bretagna 0
REGOLAMENTO: le prime quattro di ogni girone si qualificano per i quarti di finale
Day 3 – 2 agosto
ITALIA-CROAZIA 6-11 (3-4, 1-1, 1-3, 1-3)
Italia: Tempesti, Perez, Gitto 1, Figlioli 2, Giorgetti 1, Felugo, Giacoppo, Gallo 2, Presciutti, Fiorentini, Aicardi, Premus, Pastorino. All. Campagna.
Croazia: Pavic, Buric 1, Boskovic 3, Dobud 1, Jokovic 1 – rig., Buljubasic, Muslim, Buslje, Sukno 3 – 1 rig., Barac, Hinic, Obradovic 2, Vican. All. Rudic.
Arbitri: Juhasz (Ung) e Alexandrescu (Rom)
Superiorità numeriche: Italia 5/14, Croazia 6/11 +2 rig.
Note: usciti per limite di falli nel quarto tempo Buslje e Boskovic (C), Figlioli (I).
STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a08/index.html
IL COMUNICATO FIN CON LE INTERVISTE
http://www.federnuoto.it/pallanuoto.asp?p=articolo&id=26322
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LA PARTITA VISTA IN TIVU’
Tre sberle. La Croazia parte subito forte con 3 dei suoi fuoriclasse che vanno subito a segno consecutivamente: Buric, Sukno e Boskovic. Sulla seconda rete di quest’ultimo Porzio esclama: “Questo è il tiro di Boskovic. Lo sanno tutti che tira lì”, esaminando la conclusione del croato.
Figlioli e Gallo. Sono loro i primi due giocatori che segnano per l’Italia. I due bomber che il Settebello ed i suoi tifosi asoettavano con ansia. Gallo dopo la rete sfoga tutta la sua rabbia. Parole di elogio per Figlioli da parte della coppia di telecronisti. “Ha tirato da casa sua” osserva Barone dopo la rete del 3-4; “E’ uno dei tiratori più forti al mondo. Non ha, però, la consapevolezza di questa sua qualità” ribatte Porzio.
Boskovic. Ennesimo capolavoro dell’ex Vasas, ancora una volta dai 4 metri del lato cattivo in superiorità: un marchio di fabbrica. “E’ totalmente bravo che riesce sempre ad ingannare tutti i portieri pur facendo sempre lo stesso tiro” esclama Porzio.
Uomo in più. La rete del 5-7 di Sukno matura su una superiorità numerica giocata magistralmente dalla nazionale a scacchi. “Fondamentale Barac” osserva Pino Porzio
Flashback. Sandro Sukno ai 5 metri conro Tempesti. Nel 2008, appena diciottenne, siglò una rete su rigore proprio al portiere recchelino in finale di Eurolega ai tempi supplementari. Stavolta si ripresenta sul virtuale dischetto di rigore a distanza di 4 anni e con una maturità diversa. L’esito non cambia: gol (5-8).
Copia ed incolla. Per due occasioni consecutive Giorgetti riesce a mandare nel pozzetto Boskovic ma sugli sviluppi dell’uomo in più centra in petto Pavic, sprecando. “Dobbiamo ave maggior pazienza” esclama Porzio.
Penalty. Rigore non concesso all’Italia dopo una trattenuta di Sukno su Giacoppo in inferiorità numerica. “Per me questo è rigore perchè Sukno trattiene il braccio a Giacoppo” afferma Porzio. “Eh si, rigore netto” conferma Barone dopo il replay.
Super Obradovic. Due reti del neo acquisto del Primorje spengono le speranze di rimonta azzurre. Due staffilate dall’esterno con l’uomo in più chiudono, di fatto, la partita (6-10).
Ingenuità difensiva. A 13 secondi dalla fine Giorgetti viene espulso. Dopo i 20″ di stop, però, rientrano in gioco due giocatori azzurri (lo stesso Giorgetti e Gitto). Inevitabile il rigore per la Croazia. “Non è comprensibile a certi livelli commettere ingenuità del genere” spiega Porzio; “Hanno perso la concentrazione e la lucidità” osserva Barone.
The end. La parola fine sul match la scrive il mancino dello Jug Maro Jokovic che realizza il rigore finale (6-11).
Gianluca Leo
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ITALIA-CROAZIA VISTA DA FRANCO CARRELLA
Analizziamo Italia-Croazia con l’aiuto di Franco Carrella.
Un primissimo giudizio?
Il punteggio finale è bugiardo, cinque gol di scarto sono esagerati per quello che si è visto in acqua. La Croazia, che comunque ha strameritato la vittoria, ha allungato nelle battute finali grazie al rilassamento degli azzurri, certi ormai di aver perso la gara.
C’è da essere preoccupati dopo questa prima sconfitta?
Assolutamente no. Per tre quarti di gara gli azzurri hanno giocato alla pari con la Croazia pur sbagliando tantissimo con l’uomo in più, pur regalando agli avversari molte superiorità sicuramente evitabili. Inoltre, abbiamo giocato con l’handicap di un Felugo gravato da due falli.
Sono arrivati finalmente i gol di Figlioli e Gallo, questa è sicuramente una nota lieta…
Sì, perché sono giocatori per noi importantissimi. I gol realizzati alla Croazia daranno loro fiducia e morale. Adesso mi aspetto qualcosa di più da un altro grande giocatore che finora non si è espresso all’altezza delle sue possibilità. Sto parlando di Presciutti.
Una sconfitta che può essere salutare…
Esatto. La gara con la Croazia ci ha detto innanzitutto che dobbiamo evitare di lasciare troppo spazio a giocatori come Boskovic e Sukno, che tra l’altro conosciamo benissimo. Inoltre dobbiamo tornare ad avere un approccio positivo alla gara, come è accaduto contro l’Australia: per Settebello e Setterosa sta diventando un vizio la partenza ad handicap.
Ci stiamo avvicinano ai quarti di finale, ormai è quasi certo che affronteremo una di queste quattro squadre: Montenegro, Serbia, Stati Uniti, Ungheria. Quale sceglieresti, se potessi?
Non mi pongo assolutamente il problema: in ogni caso, l’avversaria sarà fortissima e temibilissima.
Mario Corcione
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SPAGNA-AUSTRALIA 13-9
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a07/index.html
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KAZAKHSTAN-GRECIA 4-11
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a09/index.html
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MONTENEGRO-SERBIA 11-11
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400b08/index.html
LA PARTITA VISTA IN TIVU’
Sfera Magica. “Quella di far dirigere a Caputi e Stravidis è una scelta che condivido- annuncia Porzio nel pre gara- Si vuole cercare di punire il gioco duro”. Detto, fatto. Al termine del secondo tempo già fischiate 16 espulsioni.
Recco docet. Le 4 reti del primo tempo portano la firma di 4 diversi giocatori recchelini (Prlainovic, Filipovic, Ivovic ed ancora Prlainovic). Sottolinea questo dato Barone che poi chiede a Porzio “Che ne sarà di questi giocatori dopo il terremoto di poche settimane fa?”, “Faccio fatica a parlarne- risponde Porzio- Sono quelli più svantaggiati, perchè stranieri, ma sono grandi giocatori e non avranno problemi a trovare sistemazione”.
Nemici-Amici. Nel primo tempo, grande duello al centro tra Zlokovic ed Udovicic. Il montenegrino manda nel pozzetto il serbo (che terminerà il primo tempo, già carico di due falli). “Questo per me è rigore”, dirà Porzio dopo il fischio del direttore di gara.
Cose di famiglia. La rete del pareggio montenegrino (4-4) è totlamente confezionata dai fratelli Janovic. In superiorità Mladan si lascia attaccare dal difensore serbo per poi scaricare al fratello Nikola uscito dal palo 5. Rete dell’ex Posillipo e pareggio del Montenegro.
Portiere, ruolo di testa. Sul 4-5 per la Serbia, Draskovic s’invola in contropiede ma a tu per tu con Soro, spara sulla fronte dell’estremo difensore del Partizan.
Sorridete, Cheese. La rete di Filipovic del 5-6 è una vera e propria fotografia per Scepanovic che non vede nemmeno partire il tiro. Alzo e tiro dai 5 metri del lato cattivo che gira anche il braccio del difensore Ivovic, insaccandosi sul primo palo.
Partita interminabile. “Una partita che non finisce mai”, “Tanta, tanta classe in acqua”. Le esclamazioni di Barone e Porzio dopo l’ennesimo aggancio del Montenegro (8-8), con Mladan Janovic, dopo essere stati in svantaggio di due reti.
Prlainovic. È un extraterrestre. Cinque reti per lui, comprese le ultime due che hanno provato a regalare il definitov vantaggio (8-10 e 9-11). Tante magie e grande potenza per uno dei gioielli dello scorso mercato recchelino, prelevato dal Partizan. A 14″ dalla fine, forza in superiorità e sul punteggio di 11-11 non riesce a regalare la vittoria ai suoi.
Volpe Pijetlovic. A 6 secondi dalla fine commette fallo da espulsione su Janovic, allontanandogli il pallone di almeno 3 metri. Il Savonese è stato, così, costretto a battere da dove era la sfera mentre la difesa serba è andata a pressing all’interno, facendo così scadere il tempo di gioco.
Che spettacolo. 11-11 è il risultato finale. “Giusto così” esclama Barone al termine. “Partita di grandissima qualità”aggiunge, poi, Pino Porzio.
L’Italia s’è desta. Tutte le reti del match, ad eccezione del goal di Radovic e di Brguljan, sono state siglati da giocatori che giocano o che hanno giocato nel campionato italiano di pallanuoto. Che peccato che il prossimo anno l’Italia potrebbe non schierare alcuna società nelle competizioni continentali.
Gianluca Leo
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ROMANIA-UNGHERIA 15-17
TABELLINO E STATISTICHE SU
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GRAN BRETAGNA-USA 7-13
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400b07/index.html
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Day 2 – 31 luglio
GRECIA-ITALIA 7-7 (2-1, 1-2, 2-3, 2-1)
Grecia: Deligiannis, Mylonakis, Miralis 1, Kokkinakis 1, Chatzitheodorou, Theodoropoulos 1, Christos Afroudakis 2 (1 rig.), Delakas, Georgios Afroudakis, Fountoulis 2, Mourikis, Voulgarakis, Karampetsos. All. Andric.
Italia: Tempesti, Perez, Gitto 1, Figlioli, Giorgetti 2, Felugo 1, Giacoppo, Gallo, Presciutti 2, Fiorentini, Aicardi 1, Premus, Pastorino. All. Campagna.
Arbitri: Brguljan (Mne) e Ciric (Srb).
Superiorità numeriche: Grecia 3/10 + 1 rigore, Italia 4/11.
Note: usciti per limite di falli Kokkinakis (G) nel terzo tempo e Gitto (I) nel quarto.
STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a06/index.html
IL COMUNICATO DELLA F.I.N. CON LE INTERVISTE
http://www.federnuoto.it/pallanuoto.asp?p=articolo&id=26299
LONDON – E’ la più storica delle sfide. Roma contro Atene, Italia contro Grecia. Andò bene nel secondo secolo avanti cristo quando la Grecia fu assoggettata allo strapotere dell’allora impero romano, non è andata benissimo oggi dove, a distanza di 2000 anni, la legione italica ha pareggiato 7-7 in questa seconda sfida di torneo olimpico proprio contro la nazionale ellenica. Un pareggio che la Grecia ha ottenuto negli ultimi 3 minuti di gioco che, però, non consente alla nazionale azzurra l’aggancio alla prima posizione in classifica.
Amarcord per il CT Campagna che nel 2008, a Pechino, sfiorò la medaglia olimpica alla guida della nazionale greca.
Prima frazione che si apre con una magia di Aicardi da posizione di centroboa ma è sfortunato il savonese che trova la respinta di Deligiannis. La risposta dei greci è immediata e concreta: primo tiro e primo gol per gli ellenici con Fountoulis. Italia che timbra la prima rete con Christian Presciutti. Esce leggermente da 4 in superiorità, riceve e scarica in porta sul secondo palo. Gol e pollice in bocca per lui. A 4 secondi dalla fine della prima frazione, sulla zona M dell’Italia, ci prova Kokkinakis dalla distanza e la sua conclusione va a buon fine; la palla passa tra il braccio e la testa di Presciutti che raddoppiava sul centro e di gambe stava andando a chiudere l’attaccante ellenico. L’errore, però, è del difensore azzurro piazzatosi tra posizione 2 e 3 che ha consentito di far tirare il greco nonostante il suo uomo (posizione 2) stava già tornando in difesa. Fine primo tempo. Punteggio parziale 2-1 per la Grecia.
Nel secondo tempo la rete del pareggio porta la firma di Matteo Aicardi con un gran goal di beduina dalla posizione di centroboa. La risposta dei greci è affidata a Miralis in superiorità che riporta i suoi in avanti. L’Italia non riesce a passare con l’uomo in più ed allora ci riprova Aicardi dal centro ma è sfortunato nella circostanza: la sua sciarpa sbatte sul palo. La rete del pareggio azzurro la sigla Presciutti che concretizza una controfuga.
Fine secondo tempo e punteggio di 3-3.
Il terzo tempo si apre con una nuova superiorità per l’Italia, la sesta. Stavolta, però, va bene agli azzurri che si portano in vantaggio, per la prima volta nel match, con Gitto che schiaccia in rete dal palo 5. Stavolta è la Grecia a rincorrere. Gli ellenici conquistano tiro di rigore: sul dischetto ci va Christos Afroudakis. L’ex Posillipo fa 4-4 anche se Tempesti aveva intuito l’angolo.
Lo stesso Christos compie un bel dribbling su Figlioli, mandando l’italo australiano nel pozzetto. Sugli sviluppi dell’uomo in più Theodoropoulos riceve da posizione 5 e beffa sul tempo Premus, suo diretto marcatore, infilandola sfera sul primo palo. La sveglia per l’Italia la suona Alex Giorgetti. Il miglior giocatore di Shanghai 2011 si alza da 5 metri e scarica un bolide nella porta difesa da Deligiannis. E’ la rete numero 5 per l’Italia proprio come il numero della calottina di Giorgetti. Un minuto dopo, Aicardi conquista espulsione; palla tra le mani di Giorgetti che, ancora una volta, non sbaglia, regalando il nuovo vantaggio ai suoi. La penultima frazione termina col la bomba di Pietro Figlioli che si schianta sul palo.
Ultimo tempo. Passano pochi secondi e Georgios Afroudakis sbaglia a tu per tu con Tempesti, dopo aver conquistato espulsione, tirando alto. Forse, scivola il pallone dalla mano del centro ellenico. Il pareggio dei greci arriva poco dopo, con la rete di Fountoulis che, dalla distanza, quasi, spiazza Tempesti. Su un 5 contro 4 in fase offensiva, ci pensa Felugo a rimettere il naso avanti con un gran gol dai 4 metri del lato buono che s’insacca (6-7). Tre minuti alla fine: espulsione a favore della Grecia; il CT greco Andric chiama time-out. Dopo il giro di palla degli ellenici, Afroudakis prova il tiro da 4 e va a bersaglio. Parità ristabilita per la Grecia.
Aicardi in attacco conquista espulsione ed ora è Campagna a concedersi il time-out ma sull’uomo in più il tiro di Figlioli viene neutralizzato dal portiere Deligiannis. Ultimi 20 secondi di gioco…l’Italia prova, ad uomini pari, ad andare al tiro con Gallo su alzo e tiro ma la coppia arbitrale fischia fallo in attacco al Settebello decretando, così, la fine del match.
Migliori in campo per l’Italia Giorgetti ed Aicardi. Per la Grecia bene, oltre al portiere Deligiannis, Fountoulis ed Afroudakis.
Gianluca Leo
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LA PARTITA VISTA DA MAURIZIO MIRARCHI
Con l’aiuto di Maurizio Mirarchi analizziamo il match Grecia-Italia.
Pareggio giusto…
Sono d’accordo. Partita molto equilibrata, abbiamo affrontato un’ottima Grecia, questa partita abbiamo anche rischiato di perderla.
Cosa è mancato per vincerla?
La precisione con l’uomo in più che abbiamo avuto contro l’Australia, ma anche con l’uomo in meno stavolta non siamo stati impeccabili.
Però, in una partita in cui Tempesti è tornato sulla terra ridiventando umano, abbiamo incassato soltanto 7 gol…
Rilievo giustissimo. Però ne abbiamo fatto altrettanti, e sono troppo pochi. Ci mancano ancora i gol di Figlioli e Gallo, giocatori per noi importantissimi. Ma arriveranno.
Aicardi nota lietissima…
Più gioca e più entra in forma, e Aicardi quando è al top è il n. 1 al mondo nel suo ruolo.
Dopo gli orrori visti in più di un’occasione a Londra, finalmente un arbitraggio degno di tal nome…
Brguljan e Ciric sono stati all’altezza della situazione. Direzione di gara positiva ed equa.
Mario Corcione
UNGHERIA-MONTENEGRO 10-11
TABELLINO E STATISTICHE SU
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LONDRA – Si affrontano le due grandi deluse della prima giornata di gare; entrambe hanno dovuto arrendersi a Serbia ed USA. Fino a metà del secondo tempo le due formazioni sembrano equivalersi in toto. Ad ogni vantaggio del Montenegro, risponde puntalmente l’Ungheria. Nel secondo quarto, poi, l’allungo degli slavi, prima con Jokic che firma il 4-3 e poi con l’allungo di Ivovic (5-3). Da qui fino al termine del tempo il copione non cambia: botta e risposta tra le due compagini (vanno a bersaglio Kasas e Varga per l’Ungheria e Brguljan per il Montenegro). Si va al cambio cambio sul 5-6 in favore dei montenegrini.
In apertura di terzo tempo, doppia sberla del Montenegro con una bella rete di Zlokovic (si stende sul dorso da centro, ricede da lato cattivo ed insacca) e col solito Brgulja, autore di una partita strepitosa, che acciuffa il massimo vantaggio (5-8).
Ungheria in palla; Kemeny sostituisce il portiere Szecsi e schiera tra i pali Nagy. Da capire le cause del cambio. Poco dopo Harai va a segno per i magiari e riporta i suoi sul -2. Nel finale di tempo le reti ungheresi di Steimetz (gran gol sul palo in superiorità su grande passaggio di Denes Varga da 4) e di Peter Biros. Per il Montenegro segna Gojkovic.
Si inizia il quarto tempo sull’ 8-9 per il Montenegro. Ad aprire le danze nell’ultima frazione è il savonese Mladan Janovic su rigore ma grande ingenuità di Hosnyanszky che commette fallo da rigore sulla battuta di un due metri montenegrino. Per un rigore andato a buon fine per i montenegrini, uno siglato anche dagli ungheresi con l’ever green Biros. 10-9 per il Montenegro ed ancora tutto aperto quando mancano 5,30 minuti alla fine. Dopo vari errori da ambo le parti (il più grossolano quello di Kiss su giro di palla dall’esterno) entra sul tabellino dei marcatori anche Radovic per il Montenegro; ma a riaprire tutto, ancora una volta, è Harai, doppietta per lui (10-11). L’unico sussulto di Denes Varga è quando ad 1 minuto dalla fine prova la magia: dribbling da 3 sul marcatore diretto, stoppata ai 5 metri e palo clamoroso. Un’azione da applausi per l’ex astro nascente, oggi certezza, della pallanuoto ungherese. Lo stesso Varga ha provato a risolvere il match a 34 secondi dalla fine tirando sulla traversa l’ultimo uomo in più per la sua squadra.
A due secondi dalla fine accade l’imorevedibile dopo il cambio palla: Nagy serve ancora Denes Varga involatosi in contropiede; l’ungherese riceve, si gira sul dorso ed a tu per tu con Scepanovic si fa ipnotizzare. L’errore assegna di fatto la vittoria al Montenegro che vince col punteggio di 11-10.
Migliori in campo per l’Ungheria Biros ed Harai, per il Montenegro su tutti Jokic, Brguljan e Mladan Janovic. Partita da dimenticare per Denes Varga e Gergely Kiss, sponda magiara.
Gianluca Leo
LA PARTITA VISTA IN TIVU’
Senza peli sulla lingua. Barbieri-Angelini, altra coppia molto efficace scelta da Sky per le telecronache olimpiche. L’ex regista del Savona si fa apprezzare soprattutto per la sua schiettezza, dice senza mezzi termini quello che pensa. In apertura di telecronaca, in particolare, dichiara: “Se fossi in Perovic schiererei sempre tra i pali Scepanovic, anche se il portiere montenegrino non sempre si fa apprezzare per l’impegno negli allenamenti”.
Ivovic. Su Ivovic Angelini dice: “Mi piacerebbe vederlo più concreto nella marcatura del centro”. Il fuoriclasse recchelino lo accontenterà, e segnerà pure gol importanti.
Palombe. Danno spettacolo Mladjan Janovic e Biros con due palombelle vincenti, ma quella del montenegrino sembra davvero imprendibile, quella dell’ungherese no.
Kasas. Ruba il pallone in difesa alla sua maniera, serve un assist a Daniel Varga che però si fa parare il tiro da Scepanovic. Ma Kasas non ci sta, è suo il guizzo in superiorità numerica che permette all’Ungheria di rimanere aggrappata (4-5) ad un Montenegro sicuramente più determinato rispetto ai magiari.
Brguljan. Ma oggi Perovic può contare su un Brguljan molto efficace in fase di conclusione. Il montenegro con una doppietta stacca gli avversari (5-8).
Kemeny e Szecsi. “Cos’ha l’Ungheria che non va?” chiede Barbieri ad Angelini durante un time out. Ecco la risposta: “Vedo un po’ di confusione nel clan magiaro. Soprattutto non mi piace che sia Szeczi a parlare ai compagni, e non Kemeny”.
Harai. Confusione o no, l’Ungheria si riporta sotto grazie soprattutto ad Harai, giocatore di cui sentiremo parlare molto in futuro. Ma l’aggancio non arriva mai.
Foca. Potrebbe arrivare, il pareggio, se il “numero da foca” di Denes Varga, che si incunea nella difesa montenegrina col pallone sempre in mano, non si concludesse con un tiro sul palo. E non è finita qui: nelle ultimissime battute lo stesso Varga non sfrutta un autentico regalo degli avversari: invece di girare comodamente il pallone fino alla sirena conclusiva, i montenegrini lo spediscono al centro dove la difesa ungherese ha la meglio. Sette secondi di speranza, lancio a Denes Varga spostato sulla sinistra, ma la conclusione viene respinta dal portiere magiaro.
Mario Corcione
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CROAZIA-SPAGNA 8-7
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a04/index.html
LONDRA- La vittoria di una delle due compagini può già significare primo allungo nel Gruppo A, gruppo nel quale è inserito il Settebello di Campagna.
La prima frazione di gioco termina sul 2-1 in favore della Croazia. A bersaglio per la nazionale a scacchi biancorossi i ragusani Sukno e Buslje (ha iniziato benissimo la sua Olimpiade); ma il primo vantaggio è stato iberico con la palombella di Albert Espanol. Nella prima frazione Marc Minguell, ex ormai giocatore del Posillipo, sbaglia un rigore; in gran spolvero Pavic.
Nel secondo tempo è subito Croazia ed è subito Dobud. Fa tutto da solo: conquista espulsione, riceve palla ai due metri e fa gol. Chapeau. Devastante la risposta della Spagna con Perrone che s’invola in contropiede ed a tu per tu con Pavic non sbaglia. 2-3 per la Croazia. Poco dopo ancora Perrone prova la magia: dribblin ai 2 metri su Boskovic (non uno chiunque), rotazione completa, prova la palombella ma Pavic tocca con i polpastrelli evitando il gol.
La Croazia non ci sta e torna a spingere. Palla a Boskovic dai 4 metri del lato cattivo in superiorità, Hinic esce di gambe dal palo 6 verso lato buono…palla all’ex Brescia che mette dentro (prima rete in queste Olmpiadi per lui). Ancora +2 per la nazionale slava. Poco dopo nuovo contropiede dell’infaticabile Perrone, crazy horse, che porta il due contro uno insieme al compagno Minguell, palla all’ex Posillipo e Barceloneta e gol. Neanche il tempo di esultare che è ancora Croazia: missile di Buric con un tiro a schizzo che s’infila nel sette (5-3). Nel terzo tempo va in scena la “remuntada” spagnola che sotto di 3 reti (segna prima Boskovic in apertura di terzo tempo e dopo la rete di Espanol segna anche Dobud in superiorità) riesce a riacciuffare il pareggio con un grande Espanol e soprattutto un grande Perrone che firma la rete del 7-7. L’ultima frazione inizia sul punteggio di parità assoluta.
La prima rete della frazione arriva ad un minuto dalla fine con la rete su rigore di Sandro Sukno. L’azione precedente ha visto sbagliare un clamoroso gol a Minguell in superiorità numerica sul palo. La rete del “delfino di Cavtat” che regala il +1 ai suoi (8-7) sarà la rete decisiva che regala vittoria e primato nel girone alla Croazia di Ratko Rudic.
A 4 secondi dalla fine un giallo clamoroso: Sukno lascia, colpevolmente, provare la beduina ad Ivan Perez dai 5 metri del lato cattivo; il pallone oltrepassa la linea di porta completamente ma la coppia arbitrale annulla nonostante la convalida del segnalinee.
Aguilar, con grandissima civiltà ed educazione, si precipita a parlare con Lonzi e Margeta nella speranza di un’eventuale convalida, ma niente da fare. Tra le polemiche Croazia batte Spagna 8-7.
Migliori in campo Espanol e Perrone per la Spagna; Dobud e Boskovic per la Croazia. Nota di merito anche per i due portieri Lopez Pinedo e Pavic: bella la prestazione dei due estremi difensori.
Gianluca Leo
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AUSTRALIA-KAZAKHSTAN 7-4
TABELLINI E STATISTICHE SU
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SERBIA-GRAN BRETAGNA 21-7
TABELLINO E STATISTICHE SU
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USA-ROMANIA 10-8
TABELLINO E STATISTICHE SU
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LONDON – Massimiliano Caputi dirige un altro match molto importante dopo aver arbitrato Serbia-Ungheria. Per due tempi c’è in acqua una bella Romania, con Radu in gran forma. Il suo quarto gol, sicuramente il più bello del match, segna però il passaggio del testimone tra le due squadre. Gli Stati Uniti, sotto anche di due lunghezze (3-5), dopo il 7-6 realizzato dall’ex fiorentino fanno il break (9-6) decisivo. Bailey dorme per due tempi, ma nel terzo e quarto è devastante. Bravissimo Varellas, micidiale in fase di conclusione. Nel finale Azevedo rovina un po’ la festa a stelle e strisce facendosi espellere da Caputi per atteggiamento irriguardoso.
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Day 1 – 29 luglio
ITALIA-AUSTRALIA 8-5 (3-0, 2-2 0-1, 3-2)
LE PAGELLE DI GIANLUCA LEO SU
https://waterpolodevelopmentworld.com/?p=87516
STATISTICHE SU
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Italia: Tempesti, Perez, Gitto 1, Figlioli 1, Giorgetti 2, Felugo 2, Giacoppo, Gallo, Presciutti, D. Fiorentini, Aicardi 1, Premus 1, Pastorino. All. Campagna.
Australia: Dennerley, Campbell 1, Cleland 1, Cotterill 1, Younger, Beadsworth, Roach 1, McGregor, Whalan, Woods, Howden 1, Miller, Clark. All. Fox.
Arbitri: Margeta (Slo) e Koryzna (Pol).
Superiorità numeriche: Italia 8/13, Australia 1/8 +1 rig. (fallito da McGregor nel secondo tempo – parato da Tempesti).
Note: usciti per limite di falli Premus (I) nel terzo tempo, Miller (A) nel quarto tempo.
LONDON – Un tempo e mezzo giocato in maniera perfetta (5 su 5 con l’uomo in più e grande attenzione in difesa) consentono al Settebello di guadagnare quel +3 che la squadra di Campagna conserva fino al termine. Nei due tempi centrali la perdita di lucidità in fase di conclusione (quattro superiorità numeriche sbagliate di fila) e un’Australia più convinta fanno diventare la partita più difficile per gli azzurri, costretti per giunta a giocare praticamente senza centroboa di ruolo per l’uscita di Premus (tre falli) e le non perfette condizioni di Aicardi. I gialloverdi vanno a -2 (5-3) e mettono sotto assedio la porta azzurra nel tentativo di accorciare ulteriormente le distanze, ma la risposta di Tempesti alle loro conclusioni è sempre la stessa: non si passa. Impressionante per chi lo vede, disarmante per gli avversari. E così, rincuorati da una lunga serie di parate del loro portiere, gli azzurri ritrovano la mira con l’uomo in più (reti di Giorgetti e Figlioli), allungano a +4 (7-3), amministrano il vantaggio e mettono il sigillo alla prima vittoria a Londra con Felugo allo scadere. Giusto così, risultato ed epilogo: il recchelino, dopo Tempesti, è stato sicuramente il migliore in acqua.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
http://www.federnuoto.it/pallanuoto.asp?p=articolo&id=26256
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LA PARTITA VISTA DA FRANCO CARRELLA
Analizziamo Italia-Australia con l’aiuto di Franco Carrella, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”.
Debutto positivo, d’accordo?
Sicuramente. Ottimo l’approccio alla gara, l’Italia ha giocato molto bene ed ha conquistato un importantissimo +3 che le ha consentito di disputare una partita in discesa. Non dimentichiamo, inoltre, che si trattava della gara d’esordio, che non è mai facile da affrontare. Ne sa qualcosa la Croazia.
Nella parte centrale della gara gli azzurri hanno trovato qualche difficoltà in più…
Era prevedebile. In primo luogo non tutti sono ancora al top della condizione, che raggiungeranno nel corso del torne. E poi avevamo di fronte un’Australia bravissima nello sfiancare gli avversari con il suo gioco molto fisico. Infine era prevedebile una reazione dei gialloverdi, ma anche quando si sono portati a -2 non ho mai temuto che potessero raggiungerci.
Anche perchè tra i pali Tempesti è stato davvero bravissimo.
So che molti faranno gli scongiuri, ma ho rivisto il Tempesti di Shanghai. Para praticamente tutto, dà fiducia ai compagni, demoralizza gli avversari.
Gli altri azzurri che ti sono piaciuti maggiormente?
Felugo, innanzitutto, e non perchè abbia segnato due gol. Si è distinto anche e soprattutto in difesa, rendendo la vita dura agli avversari anche nelle situazioni di uomo in meno. E poi ha recitato in maniera perfetta il suo ruolo di leader, l’ho visto a fine gara “rimproverare” qualche compagno che aveva commesso qualche ingenuità. Mi è piaciuto molto anche Giorgetti, molto incisivo in attacco. Tra l’altro è suo il gol più importante, quello che sul punteggio di 5-3 ci ha consentito di superare il momento più delicato della gara.
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LA PARTITA VISTA DA LUCA RUSSO
E’ un Sette…bello a metà. Sì, l’esordio sa di vittoria e considerando lo scarso potenziale che può esprimere il Kazakhstan, potremmo già ragionevolmente ritenere di aver messo almeno due squadre alle nostre spalle ed in cassaforte l’accesso alla fase ad eliminazione diretta. Bene, bravi. Ma guai ad ignorare le zone d’ombra di una prestazione eccellente solo a sprazzi. Se la nostra vittoria non è mai stata messa seriamente in pericolo dai downunder è perché nel momento in cui abbiamo perso quota ci ha pensato Tempesti ad evitare l’atterraggio d’emergenza, chiudendo la saracinesca alle sue spalle, infilando una serie impressionante di parate che hanno impedito agli australiani di raccogliere più della sconfitta che francamente hanno meritato. Un Tempesti così ci servirà soprattutto quando affronteremo la ben più quotata Croazia, nel girone, ed una tra Serbia, Ungheria, Montenegro e Stati Uniti nei quarti di finale. In vista dei prossimi impegni e di rivali molto più pericolosi della comunque discreta e decentemente attrezzata Australia, ci servirebbe anche una circolazione di palla più fluida, che sia in grado di spostare sul serio la difesa avversaria e di proiettare la sfera lì nei due metri dove oggi siamo capitati pochissime volte. Eccolo uno dei difetti che ci portiamo dietro da tempo: giochiamo troppo sul perimetro. Per carità, le reti non mancano. Ma arrivano con conclusioni scagliate dalla lunga e media distanza. Lì nel mezzo la nostra bandiera proprio non riusciamo a piantarla. Ci manca il fisico, forse. Del resto è con i muscoli che l’Australia ci ha tenuti a bada, ed a secco di reti (che non sono arrivate nemmeno con l’uomo in più), per metà del secondo quarto e per tutta la terza frazione di gioco. E saranno i muscoli – materia in cui zoppichiamo parecchio – a penalizzarci quando affronteremo i croati ed una delle quattro armate che stanno dandosi battaglia nell’altro raggruppamento. Ma non pensiamoci adesso. Il futuro ha il nome ed i colori della Grecia. Batterla non sarà una passeggiata di salute, ne sa qualcosa la Croazia. Niente paura: non servirà nemmeno un’impresa. Ci basterà replicare la buona difesa espressa contro gli australiani, che in linea di massima è (insieme al muro Tempesti) il vero punto di forza del Settebello, e dare un po’ più di ritmo alle nostre manovre d’attacco. Coraggio ragazzi, la corsa all’oro è appena cominciata… ma i quarti sono già lì, ad un passo.
Luca Russo
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GRECIA-CROAZIA 6-8 (2-1; 1-2; 2-2; 1-3)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a01/index.html
LA PARTITA VISTA IN TIVU’
Riflessi sull’acqua. Incredibile ma vero: anche alle Olimpiadi partite disturbate dai riflessi sull’acqua nella zona delle due aree. Fortunatamente le riprese, in particolare quelle dall’alto, sono bellissime, c’è un gran pubblico nel magnifico impianto londinese e soprattutto è all’altezza della situazione il tandem Miraglia-Tempestini. Ottimo debutto olimpico.
Primo gol. la prima rete delle Olimpiadi 2012 la segna Boskovic con un “alzo e tiro” di grande potenza. La palla picchia sul sostegno interno della porta e rimbalza fuori. Risponde Fountoulis in superiorità numerica: 1-1.
Sorpasso e svista. Mourikis, che alla fine sarà il migliore dei greci, conquista un penalty. Miralis lo trasforma e la Grecia passa a condurre. Nell’azione successiva Hinic, che in precedenza si era divorato un gol a tu per tu con Deligiannis, si riscatta con un “alzo e tiro”, ma gli arbitri sorprendentemente non gli convalidano il gol. “Rete regolarissima, è la seconda decisione degli arbitri che non mi convince”, commenta Tempestini. Errore grave ma ininfluente perchè la Grecia sbaglia l’uomo in più del possibile 1-3 e perchè Sukno segna ugualmente il gol del 2-2 in superiorità.
Portieri e goleador mancati. Pavic e Deligiannis fanno il loro dovere, anche qualcosa in più. Non si può dire altrettanto degli attaccanti, che si mangiano gol già fatti anche a tu per tu con l’estremo difensore avversario.
Polpastrelli fatati. Il gol che riporta avanti la Grecia è da antologia, alla fine del torneo sarà ricordato sicuramente tra i più belli di questa Olimpiade: passaggio vincente del 37enne Chatzitheodorou a Mourikis, che al volo con la punta delle dita spiazza Deligiannis. “Alta pallanuoto”, commenta Miraglia. “Polpastrelli fatati”, aggiunge Tempestini riferendosi ovviamnte alla deviazione di Mourikis.
Buslje. Fondamentale il suo apporto in questa fase di gioco nella quale la Croazia stenta moltissimo, anche per merito di una Grecia molto attenta in difesa. Dopo aver sventato con una deviazione l’uomo in più ellenico del possibile 1-3, Buslje porta al sorpasso la squadra di Rudic (squalificato, in panchina c’è Fatovic): 3-4.
Pavic si arrabbia. Sukno fallisce il +2 in controfuga (“Poteva fare meglio”, commenta Tempestini) e consente alla Grecia di impattare con il solito Mourikis. Poi è 5-5 con il botta e risposta Muslim-Delakas. Pavic si arrabbia, sia perchè il gol del nuovo pareggio greco arriva quasi allo scadere del terzo parziale sia perchè Hinic non è proprio perfetto nella marcatura su Delakas.
Campioni. Nel quarto tempo la Croazia risolve la gara con una bellissima “sciarpa” di Dobud, un’invenzione di Boskovic e un gran tiro da fuori di Sukno. “Quando una squadra non gioca bene, come nel caso della Croazia di oggi, spesso sono le giocate dei campioni a tirarla fuori dai guai”, commenta Tempestini.
Gli arbitri sono strani. Con questa frase, molto indovinata, Tempestini sottolinea una superiorità concessa alla Grecia sul punteggio di 5-7 “per un fallo veniale, dopo che nell’azione precedente non avevano fischiato nulla per marcature croate per più arcigne”.
Mario Corcione
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KAZAKHSTAN-SPAGNA 6-14 (2-4; 1-5; 1-3; 2-2)
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400a02/index.html
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UNGHERIA-SERBIA 10-14 (2-2; 1-3; 3-6; 4-3)
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400b01/doc=playbyplay.html 18.20
LONDON – Sul 3-3 la Serbia mette il turbo e stacca la squadra di Kemeny con cinque reti consecutive, realizzate nell’ordine da Nikic, Udovicic, Filipovic, Prlainovic e Pijetlovic. La partita in pratica finisce qui.
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ROMANIA-GRAN BRETAGNA 13-4
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400b02/index.html
MONTENEGRO-USA 7-8
TABELLINO E STATISTICHE SU
http://www.london2012.com/water-polo/event/men/match=wpm400b03/index.html
LONDON – Due punti pesantissimi per gli Stati Uniti, che raggiungono il massimo vantaggio (3-6) con il terzo gol personale di Varellas. Il Montenegro ovviamente non ci sta e accorcia le distanze: 5-6, poi 6-7. Sembra davvero finita per la squadra di Perovic quando Azevedo a poco più di 50″ dalla sirena mette alle splle di Sefik con un gran tiro da fuori il pallone del 6-8, ma Gojkovic replica in men che non si dica (7-8) e così, dopo l’ultimo possesso di palla statunitense, il Montenegro ha 17 secondi a disposizione per raggiungere il pari. Ma, nonostante il time out chiesto da Perovic, i giallorossi li utilizzano nel peggiore dei modi non arrivando neppure al tiro.
Day 4 – 4 agosto
10.00 Montenegro-Romania (B)
11.20 Croazia-Australia (A)
14.10 Grecia-Spagna (A)
15.30 Italia-Kazakistan (A)
18.20 Ungheria-Gran Bretagna (B)
19.40 Serbia-Stati Uniti (B)
Day 5 – 6 agosto
10.00 Kazakistan-Croazia (A)
11.20 Grecia-Australia (A)
14.10 Romania-Serbia (B)
15.30 Ungheria-Stati Uniti (B)
18.20 Gran Bretagna-Montenegro (B)
19.40 Spagna-Italia (A)
Quarti di finale, 8 agosto
ore 14.30 Quarto: 1A – 4B
ore 15.50 Quarto: 2A – 3B
ore 18.40 Quarto: 3A – 2B
ore 20.00 Quarto: 4A – 1B
Semifinali, 10 agosto
ore 14.20 Semifinale 5°-8° posto
ore 15.40 Semifinale 1
ore 18.30 Semifinale 5°-8° posto
ore 19.50 Semifinale 2
Finali, 12 agosto
ore 10.20 Finale 7° – 8° posto
ore 11.40 Finale 5° – 6° posto
ore 14.30 Finale 3° – 4° posto
ore 15.50 Finale 1° – 2° posto
LONDRA – Si affrontano le due grandi deluse della prima giornata di gare; entrambe hanno dovuto arrendersi a Serbia ed USA. Fino a metà del secondo tempo le due formazioni sembrano equivalersi in toto. Ad ogni vantaggio del Montenegro, risponde puntalmente l’Ungheria. Nel secondo quarto, poi, l’allungo degli slavi, prima con Jokic che firma il 4-3 e poi con l’allungo di Ivovic (5-3). Da qui fino al termine del tempo il copione non cambia: botta e risposta tra le due compagini (vanno a bersaglio Kasas e Varga per l’Ungheria e Brguljan per il Montenegro). Si va al cambio cambio sul 5-6 in favore dei montenegrini.
In apertura di terzo tempo, doppia sberla del Montenegro con una bella rete di Zlokovic (si stende sul dorso da centro, ricede da lato cattivo ed insacca) e col solito Brgulja, autore di una partita strepitosa, che acciuffa il massimo vantaggio (5-8).
Ungheria in palla; Kemeny sostituisce il portiere Szecsi e schiera tra i pali Nagy. Da capire le cause del cambio.
Poco dopo Harai va a segno per i magiari e riporta i suoi sul -2.
Nel finale di tempo le reti ungheresi di Steimetz (gran gol sul palo in superiorità su grande passaggio di Denes Varga da 4) e di Peter Biros. Per il Montenegro segna Gojkovic. Si inizia il quarto tempo sull’ 8-9 per il Montenegro.
Ad aprire le danze nell’ultima frazione è il savonese Mladan Janovic su rigore ma grande ingenuità di Hosnyanszky che commette fallo da rigore sulla battuta di un due metri montenegrino. Per un rigore andato a buon fine per i montenegrini, uno siglato anche dagli ungheresi con l’ever green Biros. 10-9 per il Montenegro ed ancora tutto aperto quando mancano 5,30 minuti alla fine. Dopo vari errori da ambo le parti (il più grossolano quello di Kiss su giro di palla dall’esterno) entra sul tabellino dei marcatori anche Radovic per il Montenegro; ma a riaprire tutto, ancora una volta, è Harai, doppietta per lui (10-11). L’unico sussulto di Denes Varga è quando ad 1 minuto dalla fine prova la magia: dribbling da 3 sul marcatore diretto, stoppata ai 5 metri e palo clamoroso. Un’azione da applausi per l’ex astro nascente, oggi certezza, della pallanuoto ungherese. Lo stesso Varga ha provato a risolvere il match a 34 secondi dalla fine tirando sulla traversa l’ultimo uomo in più per la sua squadra.
A due secondi dalla fine accade l’imorevedibile dopo il cambio palla: Nagy serve ancora Denes Varga involatosi in contropiede; l’ungherese riceve, si gira sul dorso ed a tu per tu con Scepanovic si fa ipnotizzare. L’errore assegna di fatto la vittoria al Montenegro che vince col punteggio di 11-10.
Migliori in campo per l’Ungheria Biros ed Harai, per il Montenegro su tutti Jokic, Brguljan e Mladan Janovic.
Partita da dimenticare per Denes Varga e Gergely Kiss, sponda magiara.
By mcorcione, 29 luglio 2012 @ 13:24
RICEVIAMO DA LUCA RUSSO VIA MAI E PUBBLICHIAMO
Dunque, sarebbe questo il modo in cui si vuole imporre all’attenzione delle
‘grandi masse’ anche discipline minori come la pallanuoto? Offrendole a
pagamento? Complimenti a Sky ed a chi ha permesso che le Olimpiadi gli
venissero ‘assegnate’. E’ semplice coprire integralmente gli eventi, a
differenza di quello che avrebbe potuto fare la Rai, quando in media ogni tuo
abbonato ti garantisce 400 euro all’anno (per sentir parlare di calcio dodici
mesi all’anno e di qualche disciplina minore solo in occasione di grandi
tornei). Non solo raccolta pubblicitaria, dunque. Ma anche un canone che guarda
il caso nessuno considera eccessivo se si tratta di Sky. E che ritiene di non
dover pagare quando è la Rai a pretenderlo (peraltro a cifre di gran lunga
inferiori), perché la Rai fa televisione di bassa qualità. Io però non vedo
alcuna differenza tra programmi spazzatura come Isola dei Famosi e amentià
simili e quelli dedicati al Calciomercato (materia insulsa che qualifica chi ne
parla e chi se ne nutre da spettatore) o alle interviste, vuote e nel 95% dei
casi noiose, dei lunghi dopopartita del campionato di calcio italiano. Parere
personale, sia chiaro.
Se a Londra i prezzi non fossero lievitati spaventosamente, ci avrei speso le
ferie per seguire il torneo olimpico di pallanuoto. Del resto come avevo già
fatto due anni fa a Zagabria per l’europeo che ci vide sconfitti in finale dai
padroni di casa della Croazia. E come del resto probabilmente farò l’anno
prossimo per i mondiali spagnoli. Ma non ho potuto perché certe cifre, quelle
proposte, in termine di ‘accomodation’, da Londra, non sono all’altezza del
contenuto tecnico del torneo che avrei voluto seguire dal vivo. Sappiamo tutti
che il meglio della pallanuoto è in Europa e che una parte, quella iniziale,
del torneo olimpico potrebbe anche non essere disputata visto lo scarso
contenuto tecnico che ci offrirà.
LUCA RUSSO
By Marco, 29 luglio 2012 @ 14:44
Forza azzurri!
By , 29 luglio 2012 @ 16:58
Finalmente la pallanuoto in televisione!! Con sky si riesce a vedere campo, i giocatori, le azioni, i 5 metri, i replay sopra e sotto: che bello veder la pallanuoto cosi!!!!
Cosi qualcuno potrebbe aver voglia di investir qualcosa se la Fin volesse….. Figurati se non si trovano 10 grandi aziende che si abbinano alle squadre con marchio su calotta e cartellonistica e passaggi pubblicitari nelle pause: basta volere.
Purtroppo non si vuole orticelo orticello.
roby
By STUFO, 29 luglio 2012 @ 19:07
Sig. Corcione, premetto che il suo lavoro per la pallanuoto è qualcosa di più unico che raro.
Però smettiamola tutti di essere così tristi e monotoni!
come si può pretendere di cambiare qualcosa quando noi stessi(gli appassionati) siamo i primi ad affondare questo sport?
un po’ d i vita ragazzi!
La FIN non crea l evento? benissimo Corcione, lo crei Lei che è l unico che può farlo!!
oggi abbiamo vinto la prima gara DELLE OLIMPIADI, creiamo entusiasmo, riempiamo le prime pagine del sito, facciamo festa, esaltiamo i nostri campioni!!
non un mini-trafiletto nella home page.
Ma come potete pensare che la pallanuoto diventi un grande sport se i primi a diffamarla siamo noi interni al sistema? secondo voi noi stiamo attirando o respingendo gente?
proviamo per il resto delle olimpiadi a chiudere gli occhi, accettare tutte le schifezze di questo sport e provare a vendere il pacchetto pallanuoto come il più entusiasmante del mondo!
Tentar non nuoce e vi assicuro che continuare ad evidenziare i soli difetti non è la via migliore.
USA docet( gli stati uniti sono pieni di problemi ma sono tutt oggi venduti come il paese delle opportunità DAGLI STESSI AMERICANI
)
Sveglia.
Forza Azzurri.
RISPONDE MARIO CORCIONE: Sulle Olimpiadi stiamo facendo una valanga di articoli e statistiche. E non da oggi. Noi badiamo alla sostanza, non all’apparenza, che purtroppo ci è vietata da problemi di carattere tecnico. Inoltre il nostro sito ha carattere internazionale, dobbiamo dare spazio anche alle altre nazioni, pur privilegiando ovviamente l’Italia. In ogni caso cercheremo soluzioni che possano accontentarla.
By arturo, 29 luglio 2012 @ 22:29
premetto che non possiedo l’abbonamento a sky e quindi ho seguito in differita la solita telecronaca RAI, mi interessava sapere come è stato il commento tecnico di porzio sul canale sky.
grazie.
RISPONDE MARIO CORCIONE: Molto tecnico. Ha commentato le varie fasi di gioco dando spiegazioni su cosa avveniva in acqua. In particolare ha posto l’accento sui molti falli compiuti da Premus in attacco, precisando che ciò accadeva anche quando il centro azzurro giocava con la Pro Recco.
By Ignazio, 30 luglio 2012 @ 12:07
Il commento di barone in coppia con porzio è quello che ci vuole per vedere una partita di pallanuoto in tv. Mi sembrava di vedere una partita di premier league di calcio come entusiamo. Non mi capitava da tantissimo tempo di appassionarmi così in tv, quando solitamente abbassavo il volume per non sentire quel noiosissimo commento dei collaboratori della Rai (senza entusiamo). Mi sono divertito pure a vedere Gran Bretagna-Romania 12-3. Figuriamoci! Spero che la federnuoto si renda conto di tutto ciò lasciando spazio alle altre emittenti (facendole interessare al nostro prodotto) e sopratutto interessandosi alla pallanuoto (non solo alle nazionali) e non solo al nuoto. Unica nota stonata sono sempre quei riflessi sull’acqua che nel nuoto pero non si vedono affatto! Saluti
By Luca Russo, 30 luglio 2012 @ 16:42
Alla luce dell’entusiamo che traspare da grossa parte dei commenti qui riportati, spero che l’emittente a pagamento inizi ad occuparsi anche delle competizioni per club. Ma so che la mia è e resterà una speranza che cadrà nel vuoto. E’ facile, fin troppo, occuparsi delle Olimpiadi (dunque, ANCHE di pallanuoto) con l’intenzione di far cassa. E’ un po’ più complicato farsi carico del campionato italiano sapendo in anticipo che trattasi di un torneo dal quale, in termini di raccolta pubblicitaria ed audience, si ricava molto poco. Ho il sospetto, e non sto scoprendo l’acqua calda, che Sky stia sfruttando a dovere l’evento Olimpiadi…e che discipline minori, quali per esempio la pallanuoto, non ne stiano ricavando granché. E’ solo un dare, senza che ci sia anche un avere. E’ un cerchio che non si chiude. E oltretutto credo che la pallanuoto non abbia ricevuto più visibilità di quella che avrebbe ricevuto se l’evento fosse stato coperto integralmente dalla Rai.
Ne riparliamo tra due settimane. Quando il sipario sarà calato sulle Olimpiadi…dunque, ANCHE sulla pallanuoto. E quando Sky tornerà a raccontarci, ventiquattro ore su ventiquattro, di quanti starnuti ha fatto Totti durante l’allenamento e quante sigarette ha fumato Zeman alla vigilia di un big match.
By gigi, 30 luglio 2012 @ 17:37
Mancava il solito commento “distruttivo” nei confronti della Rai. ma secondo voi è la federnuoto che vuole concedere (in sostanziale monopolio) alla Rai la trasmissione delle partite di capionato di pallanuoto, oppure sono le altre emittenti che, in considerazione dello (obiettivamente) scarso appeal di questo sport, se ne disinteressano del tutto durante il corso dell’anno, per evitare investimenti in prodotti non remunerativi? i grandi eventi (mondiali, europei, olimpiadi, world league)sono unici, taluni irripetibili e mi sarei decisamente stupito se, con un tale dispiegamento di risorse, mezzi e uomini, SKY non avesse confezionato un prodotto ottimo (lo stesso ottimo prodotto che fece la Rai quando, “giocando in casa”, organizzò le riprese dei Mondiali di Roma: qualcuno, per caso, ricorda quante telecamere erano posizionate in piscina?): ma il singolo evento, se non seguito da programmazione continua, è destinato a sgonfiarsi e ad essere dimenticato.
Cosa farebbe Ignazio se la Rai effettivate rinunziasse (come egli sembra auspicare) a trasmettere le partite di campionato…?sono certo che a quel punto la TV sarebbe costretto a spegnerla definitivamente, visto che nessun altro assumerebbe su di se gli ingenti costi di produzione (qualcuno ha idea dei costi?io no, ma non penso si tratti di spiccioli…). in alternativa ci sarebbe sempre qualche buona partita del campionato greco in streaming…ma lì penso che Ignazio il volume dovrebbe davvero abbassarlo, sia pure per motivi diversi.
Paragoni come quelli proposti da Ignazio mi sembrano del tutto fuori luogo ed ingenerosi (poi, se vogliamo dirla tutta, è vero che le telecronache di Barone sembrano quelle di una partita di Champions league:è un commento fresco e coinvolgente. Ma, per il resto, i toni degli altri commentatori, tutti di elevatissimo spessore tecnico (stiamo sempre parlando di campioni), mi sembrano decisamente meno entusiastici ed euforici…leggermente più compassati, direi): sky sta realizzando un ottimo prodotto e bravissimi sono i commentatori scelti per le partite di pallanuoto; altrettanto bravo(anche se decisamente più affiatato) mi sembra, però, il duo di commentatori Rai.
Quel che davvero mi soprende è che, se c’è qualcuno che consente, durante la “noiosissima” ed “inutile” (e non è certamente colpa dei commentatori se prima di incominciare a giocare gli ultimi 7 campionati già si prevedeva chi avrebbe vinto) regular season, di vedere giocare in vasca la sesta contro l’ottava in un’anonima piscina di periferia, semideserta, e lo fa con impegno ed entusiasmo (Ignazio, se alzassi il volume ogni tanto ti potresti rendere conto di quello che dico!), sia continuamente fatto oggetto di critiche.
PS facciamo una doppia scommessa: a) dopo le olimpiadi, nessuno si farà avanti per comprare i diritti del campionato di pallanuoto e la copertura sarà ancora una volta (purtroppo per Ignazio) assicurata solo dalla RAI; b)il canale tematico della pallanuoto (che pure è una grande ed interessante novità di SKY) scomparirà all’improvviso e, con esso, tutte le curiosità che pure potrebbero avvicinare il pubblico a questo sport.
By Ignazio, 30 luglio 2012 @ 23:56
Caro Gigi, Non capisco perché te la sei sentita così tanto. Forse sarai parente/amico di qualche collaboratore Rai oppure vuoi anche tu il peggio dalla pallanuoto vista in tv. Il mio commento era solamente indirizzato a voler far notare che se qualcuno vuole (fin) potrebbe affidarsi ad un emittente televisiva che ha nel suo staff collaboratori che sanno fare bene il proprio mestiere. Il rugby è decisamente meno comprensibile della pallanuoto ma la federazione rugby ha fatto “decollare mediaticamente” questo sport anche grazie a SKY. Io penso che alla fin della pallanuoto importa veramente poco e ti invito a vedere la nuova normativa della a1 maschile del prossimo anno per comprenderne le motivazioni, anche televisive. Comunque è impensabile
dire che il commento Rai sia superiore a quello che offre SKY. In conclusione, se la Rai rinunciasse a trasmettere le partite, forse qualche società potrebbe gestirsi i propri diritti tv “liberamente”.
By Fabrizio, 31 luglio 2012 @ 02:38
Ognuno può avere i propri giudizi sulle coppie di commentatori, sono bravi quelli della Rai (Postiglione in particolare) come quelli di sky.
Ma il problema non sono i commentatori e/o le immagini che trasmettono i broadcaster locali (che hanno gli stessi problemi che incontra la Rai o sport Italia con i riflessi sll’acqua) ma il fatto che la pallanuoto non e’ uno sport televisivo. Caro ignazio il rugby a differenza della waterpolo si gioca fuori dall’acqua e con quattro regole che, comprese, rendono fruibile lo spettacolo; inoltre ti invito a riflettere su una cosa: come mai sky ha preso solo il sei nazioni e non ha acquisito anche i diritti del campionato italiano? Perché mentre il sei nazioni trascina anche 80.000 persone (vedi la partita di Milano a San Siro) il campionato non fa più di 300 spettatori.
Chiediti anche come mai dopo neanche due anni anche la pallavolo ed il basket (notoriamente più popolari e con un numero di spettatori e telespettatori superiore a quello della pallanuoto) dopo essere stati a sky sono tornati alla Rai?
La risposta e’ semplice..sky non aveva alcun ritorno; ritorno che ora ha in quanto sai parlando di olimpiadi (viste da milioni di persone), ma il campionato non ha lo stesso appeal.
Concludo dicendo che ben venga la concorrenza e che se anche sport Italia avesse trasmesso le olimpiadi sarebbe stao soltanto un bene per la nostra pallanuoto.
Ciao a tutti e forza ragazzi e ragazze fateci sognare!!!!
By Luca Russo, 31 luglio 2012 @ 09:40
Io poi son dell’idea che se si arriva ad una situazione come quella in cui versa la nostra pallanuoto, la colpa è anche dello spettatore. Che in Italia non riesce più ad apprezzare la qualità. In qualsiasi ambito e non solo nello sport. Mi spiego meglio: l’italiano medio riesce ad attaccarsi ad un noiosissimo Catania-Cagliari e poi se in tv becca una semifinale europea tra Italia ed Ungheria (di pallanuoto) può anche tranquillamente cambiare canale. E magari in acqua si sta disputando una partita dai contenuti tecnici ed agonistici molto alti. La serie A italiana, parlo di calcio perché è l’unico sport che riscuote vero successo dalle nostre parti, è piena di partite che farebbero addormentare qualsiasi spettatore neutrale anche se avesse una fiala di adrenalina piantata nel cuore. A me vien da pensare che all’italiano medio interessi poco dei gesti tecnici e dello sport in senso stretto. Gli serve solo materiale per discutere al bar sotto casa o sul posto di lavoro, per prendere in giro gli amici di altre squadre e per mettersi in auto a far carosello dopo una vittoria. Niente di male, per carità. Ma non vengano a raccontarmi che la pallanuoto non è divertente come il calcio e dunque ha meno appeal rispetto al ‘pallone’. Perché ho il dubbio che se non è addirittura più divertente, è noiosa quanto il calcio. Né più, né meno.
AGGIUNGE MARIO CORCIONE: L’italiano è così cieco da non accorgersi che nel calcio ormai c’è più spazzatura che altro e che la Giustizia non fa pulizia come dovrebbe perchè, se si rompe il giocattolo che piace di più agli italiani, la gente comincia a pensare che ci sono tante altre cose ben più serie che nel nostro Paese non funzionano. E questo non deve accadere.
By w SKY, 31 luglio 2012 @ 13:07
Sto guardando in diretta Croazia – Spagna e la parola che mi viene in mente e’ : FELICITa’.
Che entusiasmo, e’ vero ci sono ancora i riflessi ma nulla a che vedere con quelli del campionato italiano. Qui c e’ l alta definizione! Mamma mia che bella la pallanuoto vista cosi’.
Godiamoci questi giorni amici miei, e’ il paradiso della pallanuoto ! Grazie Sky!!
Quello che nessuno comprende e’ che uno come Volpi se davvero avesse voluto fare il bene della pallanuoto andava da questa emittente, bussava alla sua porta, gli lasciava qualche milioncino (non si contano quelli SPRECATI in questi anni) e gli diceva “benissimo, ora trasmettimi tutto il campionato crendo un altro canale dedicato alla pallanuoto”..
E’ tutta una questione di soldi gente, Volpi li aveva e ha preferito gonfiare le tasche di mercenari piuttosto che prommuovere il movoimento come tanto voleva farci credere!!
By Marco Serinelli, 31 luglio 2012 @ 14:14
Qualcuno sa dirmi se oggi Italia Grecia verrà trasmessa in diretta dalla Rai? Eventualmente a che orario verrà trasmessa in differita? Grazie
RISPOSTA: Sicuramente non ci sarà la diretta, non è prevista; non abbiamo certezze sulla differita, nulla c’è stato comunicato dalla Rai a riguardo. Il consiglio che le posso dare è seguire con pazienza i programmi su Rai 2 sperando che ci siano comunicazioni in merito.